HITLER e il NAZISMO: come funziona un’ECONOMIA DI GUERRA?
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Nel 1919, con la firma del Trattato di Versailles, la Germania è costretta ad accettare condizioni dure che segnano l’inizio di una grave crisi economica. Dopo la sconfitta nella Prima Guerra Mondiale, la fragile Repubblica di Weimar si trova a fare i conti con l’iperinflazione e un pesante debito di guerra, che porta il costo di una semplice pagnotta di pane a raggiungere cifre astronomiche.
Nel periodo successivo, l’economia tedesca inizia lentamente a riprendersi grazie a prestiti concessi dagli Stati Uniti, con il famoso Piano Dawes che nel 1924 porta un prestito di 800 milioni di marchi. Tuttavia, l’inizio della Grande Depressione nel 1929 porta a una nuova crisi: la Germania, ancora fragile, affronta una contrazione economica pesante, con disoccupazione e fallimenti aziendali su larga scala.
Negli anni successivi, la risposta del governo alla crisi è drastica: il cancelliere Heinrich Brüning implementa politiche di austerità che colpiscono duramente le fasce più vulnerabili della società. Le disastrose condizioni economiche favoriscono l’ascesa di due movimenti estremisti: il comunismo e il nazismo. Il partito nazista, guidato da Adolf Hitler, attrae i consensi degli industriali, degli agricoltori e dei nazionalisti, promettendo il riscatto della Germania e attribuendo la colpa della crisi agli ebrei e alle istituzioni democratiche.
Nel 1933, Hitler diventa cancelliere e subito inizia a riformare l’economia tedesca, con l’obiettivo di riarmare il paese e stimolare la crescita. Sotto la direzione dell’economista Hjalmar Schacht, il governo tedesco crea strumenti finanziari come i “MeFo” per ottenere prestiti senza causare inflazione. La creazione di infrastrutture come le autostrade porta alla creazione di nuovi posti di lavoro, mentre la Germania raggiunge la piena occupazione nel 1936, nonostante le critiche per la restrizione dei diritti dei lavoratori.
Nel 1936, Hermann Goering presenta il piano quadriennale, incentrato sul riarmo e sull’autarchia. L’industria tedesca si concentra sulla produzione di acciaio e ferro per sostenere l’esercito, ma le annessioni dei territori come l’Austria e i Sudeti, pur incrementando il potenziale bellico, aggravano le difficoltà economiche a causa delle risorse limitate disponibili.
Nel 1939, la Germania è ormai un’economia di guerra, impegnata a produrre risorse per la macchina bellica. La fine dei MeFo porta a un aumento del debito, mentre la guerra continua a deviare risorse vitali per il sostentamento della popolazione civile. Hitler, in cerca di nuove terre e risorse, invade la Polonia, dando inizio alla Seconda Guerra Mondiale.
Il conflitto su due fronti, unito alla crescente difficoltà economica, porta alla disfatta della Germania nazista. Nel 1945, il suicidio di Hitler segna la fine del Terzo Reich, lasciando dietro di sé una catastrofe economica, sociale e morale, con interrogativi sul controllo e sulla gestione economica sotto i regimi totalitari.
INDICE:
00:00 Intro
00:29 La Grande Depressione tedesca
06:28 Il “miracolo economico” nazista
13:09 Il piano di Goering
16:29 La corsa finale
FONTI:
Treccani
BBC
CEPR
Il Sole 24 Ore
Banca d’Italia
Britannica
Autore: Giunio Panarelli
Revisione Testo: Cosimo Volpe e Andrea Costantini
Montaggio: Daniele Ponzi
Animazioni: Dario Bozzi
Coordinamento: Simone Conti
Responsabile Editoriale: Edoardo Scirè
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33 Comments
La Storia si è ripetuta 😂😂😂😂
Gran video Eduardo, mi viene normale il parallelismo con la nostra situazione attuale, sia dell'italia che dell'Europa. Crisi totale e ora forzare un riarmo totale dell'Europa e continuare a spingere contro un comportamento aggressivo verso la Russia. Far entrare l'Europa in guerra contro la Russia e l'America sotto a venderci armi. Prego perchè una cosa del genere non succeda.
Vi prego parlate dei dazi che sono appena entrati in vigore.😢
Divulghiamo per consapevolizzare le persone!!!!!!
Vi lascio qui sotto un riassunto del libro "Traitors" di Frank Walker, che ho letto il mese scorso. Ho utilizzato GPT per la stesura del riassunto, in modo che sia più ordinato e di facile lettura. A voi le conclusioni.
La collaborazione economica e finanziaria con la Germania nazista
Durante la Seconda guerra mondiale, nonostante il conflitto ideologico e militare contro il regime nazista, molte aziende e istituzioni finanziarie occidentali mantennero rapporti economici con la Germania hitleriana. Questo fenomeno include operazioni bancarie, scambi commerciali e cooperazioni industriali che, in alcuni casi, continuarono anche dopo l’inizio del conflitto.
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1. L’oro saccheggiato e il ruolo delle banche svizzere
I nazisti sottrassero ingenti quantità di oro da paesi occupati, banche centrali, e anche da vittime dell’Olocausto. Questo oro fu poi fuso e venduto sul mercato internazionale, spesso attraverso la Banca Nazionale Svizzera o istituti privati in Svizzera.
La Svizzera agì come intermediario neutrale, accettando oro di dubbia provenienza in cambio di valuta o altri beni strategici.
Gran parte di questi fondi venne riciclata in conti bancari segreti, molti dei quali rimasero attivi anche dopo la fine della guerra.
Alcune banche americane e britanniche erano collegate indirettamente a questi movimenti, attraverso operazioni internazionali, consorzi o partecipazioni azionarie.
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2. Il coinvolgimento di grandi aziende occidentali
Alcune multinazionali occidentali intrattennero rapporti diretti o indiretti con la Germania nazista, contribuendo allo sviluppo industriale e militare del Reich.
IBM fornì tecnologia per la catalogazione e il censimento della popolazione in Germania, inclusi sistemi che vennero poi utilizzati anche nei campi di concentramento.
Standard Oil (USA) e IG Farben (Germania) ebbero accordi per la fornitura di carburanti sintetici e altri materiali fondamentali per l’esercito tedesco.
Thyssen-Krupp, uno dei principali produttori di armi del Terzo Reich, ricevette finanziamenti e sostegno bancario anche da istituti statunitensi, come Brown Brothers Harriman, che gestiva interessi del magnate Fritz Thyssen.
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3. Conseguenze e silenzi del dopoguerra
Dopo la fine della guerra, molte di queste collaborazioni vennero coperte o minimizzate:
Alcuni dirigenti industriali e banchieri coinvolti evitarono il processo di Norimberga.
L’inizio della Guerra Fredda portò a una rapida riabilitazione di ex nazisti e collaboratori, considerati utili contro l’espansione sovietica.
Le richieste di restituzione dell’oro rubato furono parzialmente soddisfatte, ma una grande quantità rimase non reclamata o dispersa.
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Conclusione
Il rapporto tra poteri economici e la Germania nazista rivela una complessa rete di interessi in cui la logica del profitto e della geopolitica spesso prevalse sulla giustizia e sulla memoria storica. Comprendere questo intreccio è fondamentale per analizzare le responsabilità non solo politiche, ma anche finanziarie e industriali, nel contesto dei grandi conflitti del Novecento.
Ricordiamo a tutti che I nazisti erano nazional-socialisti.. come lo era mussolini
Bravissimo Edoardo. Mai piu’ di oggi questo tema e’ attuale. Il piano di riarmo europeo va esattamente in questa direzione: ad un certo punto i conti rischieranno dinon tornare piu’ e ci troveremo con Stati senza risorse ed eserciti armatissimi. cosa credi succedera’ allora?
Complimenti per il video. Sarebbe bello se questi argomenti venissero trattati in questo modo anche nelle scuole
Bravo!
Da pelle d'oca il paragone con la Federazione russa attuale.
Un contributo davvero interessante da rileggere nell'attualità dell' economia tedesca
AH si è suicidato….dov’è il corpo?🤔
Stalin diede un grande aiuto ad Hitler: mise a disposizione 5 basi in territorio sovietico dove i tedeschi poterono sviluppare nuove armi in segreto aggirando il trattato di Versailles. Un'altra testimonianza della coincidenza tra nazismo e comunismo: regimi disumani.
Di solito non ci capisco niente di queste cose ma siete riusciti a spiegarle veramente bene, grazie!
Fa impressione questo video e anche la Russia di Putin ormai ha un economia di guerra, possibile che in futuro faranno altre guerre per non affossare la loro economia come la germania N4z1st4?
Siete davvero bravi, nulla da dire!
Molto bello e interessante questo video. Fino adesso ho sempre visto i documentari sul regime nazista da un'ottica tattico-storica. Questo invece mi ha aiutato a capire diverse discrepanze sul piano economico di quel tempo.
Tutto corretto,a parte il suicidio di Hitler.
Possibile fare lo stesso per il fascismo?
Bene… Quindi fate corsi per consulenti finanziari…
E non vi siete accorti che ciò che state narrando nel video è ESATTAMENTE ciò che sta succedendo adesso con la UE? 🤨
video da 9 pronuncia da 3……..la pronuncia imbarazzante lo rende quasi poco credibile !!!!
Un video molto bello, ben strutturato e mirato a far capire il lato economico. Mai visto così in nessun documentario. Comunque si basta vedere il passato per non commettere gli stessi sbagli in futuro.
Avrebbero potuto produrre la maggiolino e altre strumentazioni da esportare e far crescere il PIL e il benessere generale.
N 1 il più grande leder
15:40 – per lo stesso identico cazzo di motivo la Russia ha invaso Ucraina
scusa, commento che non c'entra nulla, dove hai preso quella maglietta? con le candele dentro il logo nike
Grandi!
Come fare ad evitare che un paese in crisi sia preda dell'ascesa dei totalitarismi? Semplice, con una buona istruzione diffusa
4:08 come in Italia tra il 2021 e il 2024….
sti BUM BUM a inizio video sono insopportabili veramente
Bei tempi quando si potevano odiare gli ebrei
Mentre vedevo questo video ho trovato inevitabile i dovuti confronti con quello che sono adesso stati uniti e Russia . Entrambi stanno seguendo lo stesso percorso dei nazisti . Il nostro futuro e molto cupo
Insultato da tutti ma intanto ha portato un paese al collasso a conquistare tutta la merda francese
Ottima analisi. Complimenti