Salvare la GERMANIA mantenendo i PENSIONATI al lavoro | The Essential
Nel The Essential di sabato 18 ottobre, Chiara Piotto si sofferma sull’iniziativa tedesca di pagare i pensionati 2000 euro al mese per farli rimanere operativi al lavoro e rilanciare così – nelle intenzioni del cancelliere Merz – l’economia stagnante e contrastare il crollo demografico. La Germania non è l’unica a voler puntare le proprie risorse economiche su questa fascia della popolazione – più numerosa – invece di introdurre politiche più mirate alle nuove generazioni.
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33 Comments
Più che farli lavorare occorre che investano! I pensionati italiani hanno 1200 miliardi sui conti correnti. Ma non investono!
Troppo tardi, per l'italia non farei nemmeno pipì…
In pratica si vuole spingere su un sistema che non solo sta fortemente scricchiolando ma che non porta da nessuna parte, senza creare grossi divari tra le generazioni.
Il lavoro è una forma di schiavitù accettata socialmente, si passa 1/3 della propria vita a fare qualcosa che nella stragrande maggioranza dei casi non piace o addirittura si detesta… quando arrivi alla pensione tiri un respiro di sollievo ed è giusto che ti goda quel poco che ti rimane della tua vita.
Se si aumenta di nuovo l'età pensionabile, lo stato ci risparmia, ma stai solo rimandando il problema, a meno che speri che di questo passo saranno sempre meno le persone che ci arrivano alla pensione…ma è una cosa profondamente ingiusta. 40 anni di contributi sono un'enormità, è giusto lasciare il posto ai più giovani, visto che probabilmente la pensione neanche l'avranno…
Ora si vive in un sistema economico che è agli sgoccioli e ,anzichè cambiarlo viste i limiti e le diseguaglianze che ha generato, si sta cercando in ogni modo di portarlo avanti creando ancora più disparità, ma vi sembra normale ?
Grazie
Puntare tutto su persone anziane che sono arrivate alla fine della propria vita. Cosa potrebbe andare storto?
wow che genialata! i giovani gen z apprezzeranno! cosi possono fumare droga e pippare coca tranquillamente
Apposto siamo.
Non lo so, a me sembra una grossa cavolata, un rimedio economico mal riuscito, salvo lavori specifici, dopo una certa età è palese come le persone diventino più dei FRENI e non dei contributi, a carico poi degli altri, che compensano le loro inefficienze. Potrebbe essere un'alternativa più valida, con metà dell'orario lavorativo settimanale, cosa che spinge in parte le aziende al ricambio generazionale, ma in ogni caso la vedo come una falla mal rimediata.
Le domande da porci sono innumerevoli, in primis, accettando che il mondo è cambiato e noi come Europa siamo anni luce da posti tipo l’America e sopratutto la Cina, capisco la necessità di richiedere misure drastiche. È anche vero che siamo abituati ad un livello di “welfare” che ci piace dar per scontato anche se scontato non lo è, con tutte le sue perplessità. La domanda da porci però è: è “sano” per un ecosistema far lavorare gli anziani? Se si, in quale ruolo? E sopratutto, qual è la loro effettiva produttività? Qua stiamo dando i numeri.
Sono matti, siamo guidati da gente che non capisce quello di cui abbiamo veramente bisogno, e non parlo solo per l'Italia. Sembrerà assurdo, ma se ponessero la stessa domanda all'IA si potrebbe avere una risposta e/o possibile soluzione per capire cosa è meglio o peggio
Siamo alla follia più totale!!! Invece di incentivare il lavoro per i giovani disoccupati, regalano soldi a chi lavora da una vita e che magari si sarebbe anche rotto il cazzo di farlo. Benvenuto nell'era dove TUTTO va esattamente al contrario di come dovrebbe andare.
Che spettacolo che sei
sarebbe meglio fare lavorare anche i morti… se non hanno finito di pagare i contributi.
Io ho i capi ufficio di 80 anni e fanno solo danni, per favore mandateli in pensione! Gli anziani a lavoro sono un disastro!
Che ideona che hanno avuto i tedeschi, per non pagare le pensioni manteniamo i vecchi al lavoro mentre i giovani li lasciamo a spasso.
Quanta gente muore dopo i 67 anni? La statistica è tutta lì
In Italia il lavoro sta sparendo. ,☆cosa facciamo? Arteriosclerotici al lavoro e giovani sul divano? Ma per piacere!
Comunque non credo che il cosiddetto inverno demografico sia negato da qualche parte politica. Anzi. Però sono diversi gli approcci. Direi che a meno di una rivoluzione che coinvolga l' intero sistema economico e sociale l' unica opzione immediata sia quella di importare mano d'opera qualificata. Ma su questo in effetti alcune posizioni politiche radicare nella destra ed in alcune posizioni demagogiche sono poco possibilisti.
Credo che il problema in Italia sia legato all'ingresso 20 anni fa nell'unione europea, la moneta unica per gestire 27 economie differenti, con leggi sul lavoro differenti , con differenze culturali marcate tra i vari stati, con cessione di sovranità abbia ingessato e frenato lo sviluppo del paese.
Va cambiato il paradigma: i pensionati devono imparare a vivere insieme così risultano meno esposti a spese con case fornite dallo stato, altrimenti non c'è speranza, il sistema diventa un enorme schema Ponzi.
Quello che avanza si dà a chi è giovane e fa figli.
⚠️Scusate ma ho bisogno di capire come si genera questo circolo vizionioso:
Ho 22 anni ed è da quattro anni che cerco un lavoro stabile e ben retribuito. al momento sono disoccupato con due specializzazioni da tecnico informatico e meccatronico sul portfolio (con annessi tirocini), adeso sto iniziando l'università nella speranza di avevre un titolo più antisonante da utilizzare nei colloqui di lavoro.
Nella mia situazione vi sono molti altri ragazzi e colleghi che non riescono a lavorare in sistemi più tutelanti (senza l'ingresso come tirocinante) o prendere stipendi sopra i 1500€, come dovremmo supportare le generazioni precedenti se non riusciamo ad accedere al lavoro o ad una retribuzione edeguata al mantenimento di una famiglia?
Per amor della divulgazione, qualcuno mi spieghi.
il "problema" (che per me non lo è, essendo io antinatalista) della natalità è dovuto alla eccessiva libertà delle donne, che, se messe in condizioni di scegliere perchè 1) vengono da famiglie/nazioni agiate economicamente 2) socialmente è accettato che facciano quello che vogliono 3) politicamente hanno troppi diritti in quanto considerate a priori categoria svantaggiata 4) hanno esclusiva sui diritti riproduttivi: è chiaro che 1) formare famiglie in questo contesto per un uomo, in media, non è pensabile 2) molte preferiranno vivere 'sex n the city' invece di farsi una famiglia, finchè possono 3) la maggiorparte dei maschi verrà rigettata come partner, essendo le femmine molto più selettive e avendo molta + scelta dei maschi.
Se dai 2k al mese alle nuove generazioni fanno ancora meno di quello che fanno ora !!! Purtroppo.
A parte lo schifo di questa riforma, ma a questo punto se i vecchi rimangono a lavoro, perchè mai dovrei continuare a pagargli le pensioni?
In una parola incompetenti. De Gasperi diceva il politico pensa alle prossime elezioni, lo statista alle prossime generazioni. Purtroppo siamo circondati da dilettanti allo sbaraglio che non vedono oltre il proprio naso.
Non sono un esperto, però chiedere ai pensionati di contribuire a sostenere il sistema pensionistico non mi sembra così lungimirante, ma i tedeschi avranno certamente fatto i loro conti.
Riguardo al tema denatalità, sicuramente c'è chi vorrebbe avere figli, ma non è nella situazione economica per farlo. Però mi piacerebbe sapere quanti, potendo, non lo desiderano, o al massimo scelgono di fermarsi ad uno. Forse il problema è più di "desiderio di genitorialità" che non "economico". Se si guarda alle famiglie molto numerose, ad esempio, molto spesso le oggettive difficoltà economiche vengono superate dal "desiderio di generare vita" (che certamente poi comporta dei sacrifici da parte di tutti, e necessita anche di ottime doti "logistiche" 😄).
Comunque grazie per gli interessanti spunti di riflessione!
Sempre interessato il sabato
Non sarebbe meglio dare 2 mila euro ad un giovane che entra nel mondo del lavoro? 🧐
In Svizzera, dopo l'età pensionabile, se lavori i primi 1000 e passa franchi non vengono tassati. Considerando la situazione orrenda che ci aspetta, non mi sembra una cattiva idea.
Si mi sembra un'ottima strategia quella di tenere i vecchi a lavoro. I vecchi del "si è sempre fatto così", i vecchi che non sanno usare un pc, i vecchi con una vecchia mentalità, i vecchi già ricchi che continuano ad arricchirsi lavorando e lasciando a casa i giovani poveri che saranno ancora più poveri. Penso sia giunto il momento di far vedere i muscoli e i denti a questi vecchi che ci comandano.
Le aziende da noi non gli vogliono. Vedi le banche esempio. Preferiscono giovani pagati meno. Poi tanti anziani vorrebbero godersi la pensione. Invece meglio lavorare fino alla fine no… Dovreste andare in fabbrica e poi ne riparliamo
Ma io non capisco cosa gli dica la testa onestamente. Dopo i 60-65 anni la stragrande maggioranza delle persone inizia a lottare contro le malattie e la cattiva salute, e intorno ai 65 anni mediamente si cessa del tutto o quasi di essere operativi, eccezion fatta per una ristretta cerchia di privilegiati che ha la fortuna di avere la genetica dalla propria parte. Se pensano di risolvere questo problema così, beh, sono semplicemente da internare. Per quanto mi riguarda non mi avranno mai. Smetterò di lavorare ben prima dei 60 anni. Sono scemi.
Ah, un'altra cosa che sfugge a questi geni del male: le aziende tendenzialmente dopo i 50 anni non ti vogliono. Conosco tante aziende, nazionali e multinazionali, che mediamente cercano in ogni modo di mandare via i dipendenti sopra i 55 anni, perché costano di più e non performano come i giovani. Mio padre stesso è stato mandato via dalla grande multinazionale farmaceutica per cui lavorava a due anni dalla pensione, perché hanno iniziato a offrire scivoli ed incentivi a tutti coloro che avevano più di 50 anni. Stanno facendo i conti senza l'oste: le aziende, salvo rari casi, i lavoratori anziani NON LI VOGLIONO. Mi viene da ridere…