Perché anche il Giappone si sta riarmando?

Ma quante cose succedono in Giappone! Per la prima volta nella storia viene letta una donna in un paese super maschilista, poi è in corso il riarmo dopo decenni di marginalità militare e geopolitica e si sta sviluppando una nuova centralità nell’Indo Pacifico. Ma va tutto bene oppure servirà molto di più al Sol per essere Levante? Nella mia testa suonava meglio. Vediamo un po’. sigla. Un attimo di contesto politico del Giappone per chi non ne sapesse assolutamente niente. Il Giappone, come sapete, ha una lunga tradizione imperiale e guerriera ed è un paese che in nemmeno 70 anni si riorganizza completamente. Si innova, costruisce ferrovie, si arma e si struttura come si deve e in breve si fa potenza. Infatti è la prima potenza asiatica a sconfiggere una potenza europea, i russi. E dopo diversi spassi e dopo aver commesso inimmaginabili atrocità alla popolazione cinese, eccoli ad ingaggiare gli americani in una ferocissima guerra tra giungle e oceano, il tutto culminato nelle famose due bombe. Da lì il Giappone, occupato e disarmato, un po’ come noi e i tedeschi, ricostruisce il suo setto politico e istituzionale, guidato molto dagli americani, e si fa una nuova costituzione democratica. L’imperatore perde ogni potere politico e il paese diventa una bella democrazia. Repubblica parlamentare con bicamera, tripartizione dei poteri, suffragio universale, tutto bello. E da quel momento una delle più impressionanti crescite economiche della storia. Grazie a una forza lavoro disciplinata, una dirigenza competente e l’aiuto degli americani che volevano un alleato forte in Asia tra i 50 e 70, il PIL giapponese galoppa sul 10% annuo con tutto quanto quello che comporta: urbanizzazione, industrializzazione, interi panorami che si trasformano. Del resto Miazzaki questo lo aveva notato e la ricchezza si accompagna allo sviluppo tecnologico e dell’elettronica. Arrivano Toshiba, Nissan, Sony, Panasonic, il paese cresce ancora e sembra non fermarsi più e resta un paese di destra, conservatore, tradizionalista, una società molto dura. Del resto parliamo di secoli di impero militarista e certo all’epoca del miracolo economico le sinistre lottarano anche con violenza. Da ricordare le lotte della classe media degli intellettuali e degli studenti, i figli del pacifismo e della nuova Costituzione, ma non ottennero mai granché. Soltanto dopo la crisi dei 90, nei primi 2000, gli eredi dei socialisti, ossia i social liberali, spuntarono qualche anno di governo. Ma guidare veramente il paese sarà sempre il Partito liberal democratico, il Giminto, un partito concentrato sulla crescita economica, l’alleanza con gli americani e conservatorismo sociale, guidato per anni da personaggi come Sato e Isaku, tra l’altro premio Nobel o Shinzoabe, con le sue abbnomics e ricorderete è stato assassinato nel 22. E arriviamo al nuovo primo ministro giapponese Sanae Takaichi che ha fatto molto discutere. È la prima donna a ricoprire la carica di primo ministro eletta a ottobre di quest’anno dopo aver vinto la leadership del Partito Liberal Democratico l’anno prima. È una ultra conservatrice con un’ammirazione esplicita proprio per Shinzoabe, di cui si considera erede politica. Le sue posizioni sono nazionaliste, conservatrici, anche con cosine che impattano un bel po’ la coscienza nazionale. Per esempio, si batte per il santuario di Yasukuni, dove vengono venerate le anime dei combattenti per l’imperatore, inclusi quegli animali che commisero massacri indicibili sui cinesi e vuole potenziare ancora di più le gai, le forze di autodifesa del Giappone che anche se la Costituzione avrebbe qualcosa da ridire, sono forze armate fatte e finite. Takaici arriva in un periodo non facile per il partito, il quale è stato sconvolto da diversi scandali, l’ultimo di recente per corruzione nel 2024. Tanto che alle elezioni anticipate il partito perde, ed è questo un risultato storico, la maggioranza assoluta e allora deve campare con fragili alleanze con il centrosinistra o gli indipendenti. Il tutto con un parlamento lancinato da polarizzazioni su temi fondamentali come l’aumento del budget per la difesa, riforme costituzionali, scandali e un bello slancio dell’estrema destra, perché certo ovviamente c’è anche questa cosa qua, non si può mai essere troppo a destra. Si tratta del San Seito, un partito ultranazionalista che a sorpresa, perché questi qua arrivano sempre a sorpresa, ha ottenuto 14 segge. Sono antisistema, inteso che nascono su internet, in età opposizione ai mezzi tradizionali e con un numero ragionevole di cianciamenti complottisti che fanno sempre colore. Sotto la guida del leader Sohei Camia propongono di tutto: riarmo totale, la cosiddetta reemigrazione delle minoranze varie e questi rischiano di essere lago della bilancia per questioni un po’ delicatine, per esempio temi come l’invecchiamento demografico o le tensioni con la Cina o la Corea. E già ora l’opposizione critica l’agenda di ferro di Takaici su sicurezza ed economia. Quindi in realtà il partito è un incrocio storico. O dare un bel calcio in avanti o invece proseguire la decadenza. Decadenza. Infatti voi ci siete mai stati in Giappone? Perché da quello che ho capito sono praticamente come noi conservatori anziani, odiano i pagamenti elettronici. Un ottimo posto dove andare se non fosse un incubo. Perché viaggiare è un incubo? Organizzare, pagare, fare le valigie, trovare gli hotel, coordinarsi con il branco che ti porti appresso. Per non parlare di internet, i 2 gig che hai finiscono subito, non funzionano e avere a che fare con i provider è un inferno, soprattutto se ti trovi in un posto, proprio come il Giappone, dove a quanto pare non si parla nemmeno tanto l’inglese. Quindi è fondamentale arrivare, accendere il telefono e sbom! Internet. Ed è qui che entra in gioco uno sponsor storico. Sale, la conoscete? Sale offre un servizio di e SIIM, ossia SIM virtuali che ci permettono di usare la rete del posto senza contratti strani o cambiare scheda. È disponibile per più di 200 destinazioni in tutto il mondo, 4G o 5G, evitandoci, tra l’altro le tariffe per il roaming. Ed è super semplice e funziona come un’applicazione. La scarichiamo, la installiamo e scegliamo la destinazione. Arrivati, attiviamo la SIM e sbom, subito internet a tutta velocità. E se avete guai c’è l’assistenza clienti 24 ore su 24. E a differenza di altre iSIM dove ogni volta devi scaricare la SIM di riferimento per il paese, qua vi basta semplicemente aggiungerla nell’applicazione. Ideale se vi piacciono i road trip. E qui la cosa si fa [ __ ] perché se appunto dovete andare in più posti ci sono i piani regionali per risparmiare, tipo il piano Europa 35 paesi, l’Asia 19, ma se per questo c’è anche Africa, Medio Oriente, America Latina e se siete dei matti folli assurdi c’è il piano globale con 113 paesi e ovviamente il mio scolicione. Se userete il link in descrizione verrete indirizzati già con la promo oppure vi basta usare il codice Jop Pizzi per ottenere il 15% di sconto sul primo acquisto. Insomma, sale è la soluzione perfetta per un problema odioso e almeno in vacanza, perché non renderci le cose un po’ più facili? Se la cosa vi interessasse, come al solito, tutto quanto è qua sotto in descrizione. Sali in viaggio con una rogna in meno. E arriviamo al presente giapponese che in maniera non troppo dissimile dalla nostra non è che sia proprio entusiasmante. Il Giappone ha navigato un decennio di crescita modesta in media circa l’1% anno del PIL reale con un debito pubblico al 260% del PIL che è il più alto tra le democrazie avanzate e transizione da deflazione allieve inflazione post pandemia. Leomics di Shinzoabe dal 2013 al 20 erano politiche con una forte impronta keinesiana, ossia molto interventiste da parte dello Stato nei meccanismi di mercato più aumento della spesa pubblica e hanno avuto il loro effetto. Hanno stimolato le esportazioni e l’occupazione, ma la pandemia del 2020 e gli shock energetici del 2022 hanno accentuato la volatilità. In ogni caso l’economia non crolla. Nel 2025 parliamo ancora di un’economia da 4.030 miliardi di dollari e una crescita prevista dell’1,1%, ma vive pressioni per uno yend debole e tassi in rialzo. Per farla breve, l’economia giapponese tiene, ma uno shock globale potrebbe fargli tanto male. A questo punto il piano di Takaichi è quello di rilanciare l’economia nazionale con stimoli sull’innovazione per il digitale e con un terreno che ancora oggi è oggetto di importante dibattito che è quello della difesa. Anche perché poi, nota a margine l’innovazione per il Giappone è stato un elemento determinante per la sua incredibile crescita. Non a caso i giapponesi sono i grandi vincitori della penultima rivoluzione industriale, ossia chimica fine, auto, materiali avanzati, automazione e processi produttivi. Prendiamo la Toyota, o meglio il Toyotismo, ovvero processi snelli, essenziali e senza costi inutili, coinvolgimento dei dipendenti nelle scelte e il cosiddetto just in time, cioè lavorare senza magazzino, ma con i componenti che arrivano dove e quando servono. E poi l’elettronica. C’è anche da dire che la Toyota ha puntato molto sull’ibrido, dove adesso è leader e il mercato le dà ragione, ma se dovesse fallire sarebbe un po’ un casino. Ma per le nuove rivoluzioni, la rivoluzione dell’intelligenza artificiale, l’internet 2.0, il digitale avanzato, l giapponesi sono molto più indietro. Nella filiera dei semiconduttori ci sono molti operatori nipponici, ma dov’è il Giappone già potenza nell’hardware nel settore delle big tech, di internet, le software? Fino al decennio perduto, ossia gli anni 90 della crisi economica, Giappone e Innovazione erano la stessa cosa, era il paese del futuro. Ma oggi, oggi non solo sono indietro, ma come praticamente tutto quanto il resto dell’Asia hanno un problema gigantesco che è quello demografico. Se guardiamo anche solo il tasso di natalità, vediamo che se l’Europa naviga tra il 7 e meo e l’8 e me in Giappone siamo a sei e anche guardando l’età media le cose non migliorano. E questo, come noterete, è un incubo in prospettiva. una popolazione sempre più vecchia, sempre più stanca, sempre più costosa da mantenere e sempre più numerosa, si fa sentire in termini ovviamente economici e non umani è un peso e sabota lo sviluppo della nazione. Poi, certo, calma, mettiamo le cose in chiaro. Oggi il Giappone è comunque un titano della Madonna, guardiamo il grafico di Voronoi. Il Giappone è saldamente uno dei più grandi esportatori mondiali, guarda là, neanche troppo lontano ci siamo noi. E di fatto le esportazioni sono in crescita rispetto a 10 anni fa e un po’ come noi nei servizi sono molto più carenti, ma i problemi sono l’estrema dipendenza verso gli Stati Uniti e la Cina per il mercato delle elettroniche e dell’auto più questo problema della difficoltà nell’innovazione e in più le tensioni geopolitiche, anche se un intervento fondamentale non poteva non darlo il nostro caro amico arancione. Ora considerate questo. Cina, Giappone e Corea del Sud si odiano sostanzialmente a morte non solo per ottusi nazionalismi specifici che ognuno coltiva, razzismo vecchia scuola, ma anche per ferite derivanti dai conflitti mondiali mai veramente sanate. E una delle poche cose che li accomuna è la dipendenza dalla domanda del mercato americano. E che fanno gli americani da un anno a questa parte? Esatto, i dazzi. E questo ha avvicinato i tre paesi per lo sviluppo di nuovi accordi commerciali e processi di cooperazione per supportarsi a vicenda. l’ennesimo trionfo geopolitico della destra americana. Ora il piano di riarmo proposto dalla nuova Premier. Importante notare che questo è certamente sì per loro un tema fondamentale, ma comunque anche gestirlo con successo difficilmente li solleverà da tutti quanti i loro casini. Cioè, come molti di voi sapranno, nella Costituzione scritta per buona mano dagli americani, il Giappone non può avere un esercito, ma hanno appunto le gai, forze di autodifesa, un nome così appiccicato a delle vere e proprie forze armate. E qui, certo, c’è sia la giustificazione del vabbè però qua ci dobbiamo difendere un minimo e infatti questo minimo è enorme, ma c’è anche un lungo dibattito politico se sia effettivamente necessario modificare la Costituzione. Ora, come detto, Takichichi cerca di rilanciare l’economia nazionale con un impianto che non è troppo diverso, appunto, da quello di Shintoabe, ossia con uno stato che interviene neanche poco nell’economia del paese. Per esempio, una proposta è uno stimolo economico da 14.000 miliardi di yen per il carovita, ma soprattutto una grande attenzione alla difesa. Il punto gigante è portare il budget della difesa al 2% e questa è anche una mossa politica di Takaichi per legarsi ancora di più con Trump. Ma si tratta in Giappone questo del più grande rilancio sulla difesa dagli anni 70. Ah, tra l’altro notate poi conservatori di ferro però molto dirigisti nell’economia. Del resto Conservatore non per forza fa rima con liberale. Ma comunque questa cosa del riarmo per i giapponesi è abbastanza un fatterello. È un po’ una cosa su cui discutere, anche perché ricordiamo è il paese che si è beccato due bombe atomiche, anche perché è trascinato da chi? Dall’imperialismo dei militari. E questo è uno scherzetto rimasto nella memoria collettiva. Ci basta guardare un qualsiasi cartone per capire in media che sì, le armi sono anche [ __ ] ma basta un attimo e guarda che [ __ ] Guarda cosa succede quando la palla la giocano i cazzo di militari. Quindi dopo la guerra ci fu un enorme lavoro guidato ovviamente dagli americani per sfasciare lo slancio imperialista sia nell’impostazione economica e politica, ma anche in quella culturale. Nel 47 le forze di occupazione fecero promulgare una legge di deconcentrazione industriale, di fatto smontando i conglomerati economici degli Zaibatsu. Questo sia per sterilizzare l’industria bellica, sia per montare le basi per un’economia costruita da una classe media borghese in una nuova impostazione democratica, cosa che pagò molto bene. E ci fu anche la separazione tra lo stato e la religione per evitare che lo scintoismo desse fuoco all’imperialismo nazionale. Così da decenni in Giappone va avanti la dottrina Yoshida, anche se probabilmente si dice Yoshida, perché arriva dal premier giapponese dal 48 al 54 Shigeru Yoshida, che immagino sarà una roba del tipo Shigeru Yoshida. E questa dottrina ha impostato praticamente tutta la politica estera giapponese fino ad oggi. La dottrina è semplice, l’obiettivo del governo non è altro che quello della crescita economica. Dobbiamo ricostruire, essere ricchi, tutto quanto il resto, la difesa, la postura verso il resto del mondo. A quello ci pensano gli americani e va bene così. Ed è vero, ci stava che gli americani li proteggessero dai coreani al costo del totale asservimento. Del resto, noi abbiamo fatto in Europa esattamente la stessa cosa. Ma adesso le cose sono cambiate. Adesso laggiù c’è la cuina. Anche se, come detto, c’è un riavvicinamento economico dovuto a Trump. Comunque i due sono storicamente nemici. Comunque la Cina oggi è un titano armato fino ai denti e le preoccupazioni sulla sicurezza regionale ci sono. Per questo in carriera Shinzoab ha fatto di tutto per smontare il famoso articolo 9 e così adesso la sua autoproclamata erede rilancia proprio sulla difesa, sulle forze armate, sul Giappone che alza la testa e dice di no. Sia questo per l’innovazione, per l’apparato industriale, ma anche per un rilancio politico e culturale, per quella che è una collettività non esattamente frizzante. Perché sì, certo, per noi occidentali il Giappone è il sushi, gli anime, la pulizia, i fiori di cilieggio, tutti rosa e questa roba c’è, ma non so come dire, è la statua di Tetsuo col cannone così che c’è il revival, no? fest sopra un palazzo fatto con l’amianto. Stiamo parlando di una collettività che in breve tempo si è trasformata culturalmente ed economicamente con grande vergogna secondo pensatori come Mishima. Si tratta di una collettività sempre più ricca che non solo si è globalizzata, è stata globalizzatrice proprio con la cultura pop che ben conosciamo. E queste trasformazioni così rapide che insieme alla Corea del Sud sono una rappresentazione perfetta del capitalismo più esplosivo, consumista, deumanizzante, hanno stretto la società tutta in un contesto super competitivo, per cui se sei un attimo fuori non servi più a niente. Uniamolo poi a un rettaggio culturale tipicamente repressivo, normalizzatore, violento, dove davvero si teme più la vergogna che la morte. Tutta la storia dei samurai che si tolgono la vita a noi sembra un folklore buono per il cinema, ma è un punto focale di una cultura antica, per cui questo dettaglio riecheggia ancora oggi, anche se in modi diversi. I giapponesi oggi non si uccidono per non essere riusciti a vendicare il daimio, ma per sentirsi inutili, inservibili, messi ai margini di una società che corre troppo veloce. Ed è per questo che il Giappone ha uno dei tassi di suicidio più alti tra i paesi sviluppati. È per questo che la gente si rinchiude in casa. Il termine icocomori non arriva a caso dal Giappone? O è per questo che il governo si inventa agenzie del welfare per aiutare i giovani a parlarsi tra di loro, sposarsi e magari fare figli e cercare di rilanciare quello che è un paese effettivamente in declino con il patriottismo. Questo militarismo è proprio la carta stronza storica dell’estrema destra e questa roba, chiediamoci nella storia funziona? M boh. Oh, del resto paese che vai, rogna che trovi. Squadra tra poco è Natale. Noi ci becchiamo ancora prima della pausa natalizia e spero che per voi sia effettivamente l’occasione di una pausa. Poter staccare un attimo il cervello. Se siete di quelli che fanno il bilancio di fine anno a fine anno, vi invito a essere molto clementi nei vostri confronti. Ve lo dico anche perché non vorrei essere uno di quelli che dice “Sì, sì, no, no, capite dove state, capite come essere, come fare meglio per la prossima volta, come essere più produttivi, come farvi più”. Ma perché è tutto così così serrato? Tutti ci spremono in continuazione. Non possiamo per una volta stare cal e uscite dalla comfort zone. Ma perché? Ma si sta così bene? Ci sono una fatica della Madonna a metterla su sta comfort zone. Oh, calmi, no? Compratevi il mio libro. Tra poche ore buio, un bel regalo da fare, lo trovate qua sotto in descrizione.

Vai su https://saily.com/giopizzi e usa il coupon GIOPIZZI su app e sito per avere il 15% di sconto sul tuo primo acquisto su Saily!

Compra il mio LIBRO “Tra poche ore è buio”: https://www.amazon.it/tra-poche-ore-e-buio-giovanni-pizzigoni/dp/8804789786/?tag=librimondadori-21

Il Giappone soffre una crisi demografica, mancanza di innovazione, ed è in ritardo sul digitale, e parliamo dello stesso paese che decenni fare era il campione della globalizzazione non solo per la cultura pop, ma proprio per l’innovazione e la tecnologia. Oggi devono gestire tensioni geopolitiche con la Cina e la Corea, devono contrastare un grande invecchiamento demografico, e provare a rilanciarsi nel mondo, nonostante partano da una grande base economica, essendo grandi esportatori dipendenti dal mercato americano. La risposta della nuova premier Sanae Takaichi è quella di un’economia dirigista, come quella di Shinzo Abe, e un rilancio sull’esercito. Ma tutto questo basterà?

► MONDADORI STORE:

Tra poche ore è buio


► FELTRINELLI: https://www.lafeltrinelli.it/tra-poche-ore-buio-libro-giovanni-pizzigoni/e/9788804789789?inventoryId=112944110&queryId=43beabb10cb40560de8029b335e5e0f0
► IBS: https://www.ibs.it/tra-poche-ore-buio-libro-giovanni-pizzigoni/e/9788804789789?utm_source=tradedoubler&utm_medium=cpa&utm_campaign=2993006&utm_content=affiliazione&tduid=b7744cbbe98276cb28f15746ee67d196

●“Verranno dalle pianure”:
► AMAZON: https://amzn.to/3KbsqFc
► MONDADORI STORE: https://bit.ly/3K6Xfuw
► FELTRINELLI: https://bit.ly/3Ipd3HO
► IBS: https://bit.ly/3XEkBKV

● “Rapaci”:
►AMAZON: https://amzn.to/2YA0Ds0
►MONDADORI STORE: https://www.mondadoristore.it/Rapaci-Giovanni-Pizzigoni/eai978880474079/
►FELTRINELLI: https://bit.ly/3A18uNc
►IBS: https://bit.ly/3A20hbE

● “Carne sprecata”: https://amzn.to/374VQzu

Supportami su:
● PATREON: https://www.patreon.com/GioPizzi

●ISCRIVITI: https://goo.gl/eqHygH

Seguimi su:
● INSTAGRAM: http://bit.ly/2uIyStO
● TWITTER: http://bit.ly/2sHhwft
● TWITCH: https://www.twitch.tv/gio_pizzi
● FACEBOOK: http://bit.ly/2tFWRtx

IL MIO PODCAST: https://bit.ly/2C3wFyY

Pianta un albero nella mia foresta su TREEDOM: https://bit.ly/2TyM4R4

● Secondo Canale YouTube: https://goo.gl/A4jhEo

#Giappone #Riarmo #Cina

Collaborazione con Amedeo Maddaluno e Andrea Muratore
Instagram: https://www.instagram.com/amedeomaddaluno/
Linktree: https://bit.ly/3XLjXwz

Andrea Muratore, “ItalStrat”: https://italstrat.substack.com/

FONTI E LINK INTERESSANTI

– Chi è Sanae Takaichi? (INSIDE OVER): https://it.insideover.com/politica/profilo-takaichi-sanae-la-donna-che-punta-a-guidare-il-giappone.html
– Il tasso di fertilità in Asia crolla (NIPPON): https://www.nippon.com/en/japan-data/h02015/
– Guerra dei dazi, Corea del Sud, Giappone e Cina insieme (IL SOLE 24 ORE): https://www.ilsole24ore.com/art/guerra-dazi-giappone-corea-sud-e-cina-si-uniscono-contro-l-offensiva-usa-AGUy5yqD
– La dottrina Yoshida (INSIDE OVER): https://it.insideover.com/difesa/perche-il-giappone-potrebbe-abbandonare-la-dottrina-yoshida.html
– Seppuku e Harakiri: https://www.lunieditrice.com/seppuku-e-harakiri-verita-e-differenze-di-due-riti-giapponesi/
– Il trading giapponese e Warren Buffett (INVESTIRE): https://investire.biz/analisi-previsioni-ricerche/azioni/sogo-shosha-quali-sono-societ-trading-giapponesi-preferite-warren-buffett

BIBLIOGRAFIA

– Il potere dei generali; Simone Dossi: https://www.amazon.it/potere-dei-generali-S-Dossi/dp/884308500X
– Il Giappone che dice no; Shintaro Ishihara: https://www.amazon.it/Japan-That-Can-Say-No/dp/0671726862
– Il samurai e il sacro; Stephen Turnbull: https://www.amazon.com/Samurai-Sacred-Stephen-Turnbull/dp/1846030218
– Il crisantemo e la spada; Ruth Benedict: https://www.amazon.it/crisantemo-la-spada-Benedict-Ruth/s?k=Il+crisantemo+e+la+spada+Benedict%2C+Ruth
– La morte volontaria in Giappone; Maurice Pinguet: https://www.amazon.it/morte-volontaria-Giappone-Maurice-Pinguet/dp/8879843060
– Il sole e la runa; Marco Zagni: https://www.mursia.com/products/marco-zagni-il-sole-e-la-runa
– Kokoro; Nomi Pelagalli: https://www.amazon.it/Kokoro-Giappone-tra-pop-disincanto/dp/B0C8S8S412

22 Comments

  1. Perché se non gli fosse stato impedito l' avrebbero fatto già da parecchio tempo. Spesso si parla di come hanno fatto i conti col loro passato i paesi dell' Asse, di base la Germania ci ha provato davvero, noi abbiamo fatto credere di averlo fatto ma sotto sotto ci teniamo i buontemponi oggi boscaioli, il Giappone non ha proprio idea di cosa si parli…

  2. Ragazzi i Giappone era ponente la big bomb gli ha dato un po di time per il rebuilding, ora e l'è levante e non vorrà perdé null'altro DHN preparatevi quella isoletta si sta potenziando tantissimo (pokemo, mitsubishi co i cnc le supra nove di pacca i ramen, totoya, le zoccole a pagameno, anime ecc ecc.)
    E a sto giro, si pijierà tutto icchè pole 😊😊😊
    E fà bene diahane missile🎉🎉🎉

  3. C'era questo meme che metteva a conforto la Meloni, questa e quella tedesca (di AfD) e la didascalia diceva "welcome back Axis powers – Girlboss edition"