Dario Fabbri: “Perché Trump ha attaccato l’Iran” – Noos 23/06/2025
un mondo che spesso oggi è difficile è diventato difficile da capire Pensiamo alle guerre ai conflitti ai massacri di cui sentiamo parlare in questi anni in questi mesi in queste ore La geopolitica non è una scienza ma ci offre proprio questo l’occasione di andare alla radice dei fatti alle notizie E anche quest’anno con noi c’è Dario Fabri potreremo regolarmente e tra l’altro le notizie internazionali ci impongono anche degli approfondimenti Cerchiamo quindi di capire qualcosa sul paese di cui tutti parlano e forse del quale non sappiamo abbastanza L’Iran Allora gli attacchi di Israele poi e i bombardamenti dell’altro giorno eh decisi da Trump Siamo di fronte a una guerra che può riscrivere la mappa di un intero pezzo del mondo e non solo senza dubbio Anzi l’obiettivo è proprio quello L’obiettivo centrale prima israeliano e poi diventato anche statunitense è impedire all’Iran di Tarsi della bomba atomica cioè di inserirsi in quel cono di oscurità neanche d’ombra nel quale un paese che ha l’atomica non può essere attaccato almeno non può essere attaccato massicciamente Per scongiurare tutto questo Israele è partito all’offensiva nella convinzione che l’Iran fosse davvero ad un passo dallo sviluppare alcuni ordigni atomici Gli Stati Uniti beh all’inizio non volevano partecipare o almeno la presidenza americana non voleva partecipare Ma come spesso capita in un impero e anche negli Stati Uniti intorno ci sono gli apparati quelli che avremmo detto i cortigiani una volta i pretoriani qualche tempo ancor prima Cioè chi si occupa tecnicamente di questi dossier e ha creduto che la linea rossa fosse proprio impedire l’atomica iraniana e allora ha messo di fatto Trampa davanti al fatto compiuto invitandolo a spingere il pulsante rosso e questo è capitato
Ora in questa situazione quale ruolo gioca l’Europa e l’Italia Il gioco che abbiamo da giocare è quello di osservatori essenzialmente incrociando le dita di non finire nel conflitto Ad esempio se questo conflitto non lo possiamo escludere si allargasse al Mediterraneo in forma di rappresaglia iraniana oppure perché si complicasse ulteriormente gli americani ci chiedessero di intervenire chissà se indirettamente Un altro grande ruolo e noi non lo abbiamo in questa fase è pensare che un tempo era molto diverso Ma sì perché bisogna un po’ ricordare che l’Iran ci vede come un paese amico
specialmente noi italiani Esatto Ci sono tantissime collaborazioni soprattutto culturali Abbiamo tantissimi studenti che studiano di nel nostro paese Viene insegnata la la lingua italiana a Team cioè voglio dire c’è siamo visti c’è un rapporto d’amicizia Diciamo che in generale l’Italia riesce sempre a a farsi ben volere Il passaporto italiano è sempre uno dei
se non il più ambito del mondo
e con l’Iran in particolare noi abbiamo una memoria ai noi un po’ corta ma gli irani si ricordano molto bene di Enrico Mattei e del ruolo che ebbe ai tempi dello Scia nel convogliare il loro petrolio essenzialmente in lotta contro le sette sorelle Addirittura all’epoca fu creata una società petrolifera italo-iraniana e per molto tempo chissà se ancora all’interno del Ministero specifico per energia per gli idrocarburi d’Iran c’era un ritratto di Enico Mattei Questo raccontano diversi testimoni Pensare quanto legame vi fosse allora tra noi e l’Iran
Certo questo è il passato però ricordiamo che è anche un patrimonio da tenere nel presente in generale adesso senza fare scelte Diciamo che però l’avete capito l’Iran è un paese unico innanzitutto non è un paese arabo è persiano Quanto conta questa differenza Moltissimo È come se parlassimo di alieni in un continente il grande Medio Oriente nel quale le popolazioni sono semite quasi tutte oppure turche quindi altaiche e poi ci sono i persiani che sono induropei Cioè parliamoci chiaro è come se avessimo tra virgolette dei parenti parliamo chiaramente di qualche millenno fa Sì E è tutto attorno sono persone che sono molto diverse rispetto a noi Parlo dal punto di vista proprio diciamo linguistico però ci sono delle parole in iraniano che ricordano quelle italiane o europee
Assolutamente sì Ma e non parole minori che so Prendiamo uomo che si dice Mard cioè quindi ricorda il man delle lingue germaniche oppure figlia che si dice doctark che sembra il doter inglese anzi sembra è direttamente collegata o il termine per dire luogo paese che è stan storicamente
quindi Afghanistan Esattamente Che si allaccia lo stat tedesco che indica un luogo in quel caso la città Quindi ma potremmo proseguire ovviamente il persiano il farsi come si chiama è una lingua indoeuropea direttamente imparati Siamo noi che siamo imparati con loro a dire la verità Mi sembra che il paradiso venga detto pardis Quindi è incredibile come diciamo il nostro paradiso viene dal persiano Esatto Quindi c’è questa bisogna ricordare non stiamo parlando di persone di un altro mondo ma tutto sommato quello che ci insegna la storia che siamo tutti interconnessi Ora l’Iran di oggi che paese è come abbiamo visto pochi mesi fa e è e anche il paese di dei giovani e delle donne che protestavano contro il regime Ed è proprio questa la fotografia È un paese molto giovane 70% della popolazione sotto i 40 anni
70% sotto i 40 anni
è un impero cioè soltanto il 60% della popolazione è persiana il resto non lo è nella Repubblica Islamica d’Iran Cioè il resto è innanzitutto a zero cioè gli azeri sono turchi etnicamente sebbene siti larga parte di confessione sono circa 20 milioni Poi ci sono i curdi che invece sono iranici cioè imparentati con i persiani ma diversi Infatti sono sunniti mentre come sappiamo gli irani sono in larga parteciti e poi ci sono anche minoranze arabe minoranze balucci anche i baluci sono iranici ma ancora diverse È un impero molto complesso in cui i giovani non vogliono probabilmente più la teocrazia cioè questa dittatura opprimente teocratica Ma attenzione non vuol dire neanche che vogliano vivere come noi perché gli irani anzi i persiani sono al mondo da molti secoli e se hanno mantenuto tra le varie occupazioni quelle arabe quelle turche che hanno attraversato nei millenni se hanno mantenuto una cifra è proprio quella distintiva il voler essere se stessi Quindi mai credere che siano a un passo dal diventare noi soltanto perché respingono come fanno chissà in quale parte ma di certo in una parte massiccia il loro regime in questo momento Quindi dovessero abbattere un regime non è detto assolutamente che verrebbero dalla nostra
La storia ci dice questo il 78 non andò così hanno abbattuto lo scià per crearne un altro Bene grazie Dario Fabbri per averci aiutato con gli strumenti della geopolitica a scavare dietro
Scopri gli ultimi video in evidenza di Playlist24 su www.raiplay.it – “Prima Israele e poi gli Stati Uniti hanno bombardato l’Iran e i suoi impianti nucleari per fermare la possibilità che il Paese islamico potesse dotarsi pienamente dell’atomica, la loro convinzione è che l’Iran fosse ad un passo dal possederla”. È l’analisi di Dario Fabbri, giornalista ed esperto di geopolitica, che sottolinea anche il lungo legame di collaborazione, nel passato, tra l’Italia e l’Iran, grazie alla figura di Enrico Mattei, fondatore dell’Eni.
30 Comments
La spiegazione di Fabbri dell'attacco israeliano e statunitense all'Iran è sorprendentemente semplicistica (e quindi del tutto inutile)
6:22 non voglio probabilmente più la teocrazia 😊
Probabilmente…
Ma neanche vivere alla occidentale 😊
Ok
Perché è fuori di testa!!!
Ah non pensavo che anche Fabbri fosse un corrotto servo della casa bianca
Ma stai scherzando?
Ma, un accenno alla mancata sottoscrizione ,da parte di Israele , del Trattato di Non Proliferazione Nucleare sarebbe da fare…
"amicizia" forse no! Magari "non odio"!
👍
Che marea di kazzate.. dette da uno come fabbri che le cose le sa ..
l'Iran è la centro dell'Asia, è ricco di risorse, è una chiave della geopolitica.. altroché la bomba che è solo una scusa di quello che è il mastino il cane da riporto degli interessi amerikani in loco
ragazzi sta regia col pavimento i muri e il soffitto che si muovono e sta musica è da mal di testa
Le regie disturbate e disturbanti con effetti e musiche distraenti e stancanti sono tra i motivi per i quali non vedo la televisione da decenni. La RAI è fonte di danno pubblico confondendo il pubblico.
Fabbri è sempre interessante ma mi era parso che l'altro volto fosse sospetto.
Non lo avevo riconosciuto, non frequento Alberto Angela perché lo ritengo il figlio mal riuscito di uno dei migliori divulgatori scientifici.
E nel mio pessimo giudizio sulla pseudo divulgazione di alcune trasmissioni televisive il principale motivo è il diseducativo e indigesto frullato di "spigolature" e "forse non tutti sanno che" senza un approfondimento filato, ma il secondo motivo di fastidio e di mio giudizio negativo PROFESSIONALE sono i fuochi d'artificio di tutti i possibili distrattori: regie sincopate, rumori fuori scena (inclusa musica) effetti visivi, quasi sempre non di chiarificazione e arricchimento del messaggio ma solo di disturbo.
La cialtroneria di Fabbri è ogni volta più disarmante. Dichiarare che Israele ha bombardato l'Iran perché sta per creare l'atomica è una clamorosa fandonia, come dimostrato dai rapporti dell'AIEIA e dei servizi di intelligence statunitensi. Poi ci butta quattro banalità di storia e di linguistica e si ammanta di un'aura di conoscenza. Patetico.
Magia del caos
Enrico Mattei ❤😢.Fabbri sempre lucido affabulatore anche se essendo finanziato da mitraglietta spesso si autocensura
Perchè Fabbri non fai come Mentana……levati dalle palle!
Bravo Fabbri bravo
Ma….alla fine….dopo tutto….Dario Fabbri è riuscito a laurearsi? Così per sapere
fabbri un grande.
Dal momento in cui l’Iran ha rifiutato gli accordi sul nucleare l’attività di intelligence si è intensificata. Mossad e Cia devono avere dimostrato senza ombra di dubbio che l’Iran era ad un passo dall’atomica. A quel punto Israele e USA hanno agito.
Prima Israele ma quando le spie all’interno dell’iran hanno dimostrato che con i bombardamenti classici i danni erano esigui essendo i laboratori e la produzione nel cuore delle montagna a 100 mt di profondità,allora sono intervenuti gli USA con quelle bombe che sono in grado di perforare cemento e roccia. Il problema è che l’Iran non ci rinuncerà perché avere l’atomica gli consentirebbe la supremazia in tutto il medioriente. Non devono tenere a bada solo Israele ma altre realtà che proprio amiche non sono,Arabia Saudita, Iraq,Emirati. Temo che ci saranno altre puntate
😂
alberto angela e dario fabbri prima di gta VI
si capisce che questo tenente Kojakko è studiato
Sul fatto che la Repubblica islamica fossero vicini all'obbiettivo ci sono tuttora molti dubbi
Ottimo
Il suono in sottofondo è fastidiosissimo
Non ti si può ascoltare fin dalle prime battute
😂😂😂anche da lei si dice solo propaganda. Ammesso e non concesso….per quale motivo un paese non dovrebbe munirsi di ordigni atomici, chi lo stabilisce, e poi un paese canaglia come Israele perché dovrebbe invece averli?
Non era la storia il tuo campo?
No vabbé….Dario Fabbri ed Alberto Angela.
Mi sto bagnando.
Come sempre nel disperato tentativo di appropriarsi del petrolio altrui perché da tempo loro non né hanno più una goccia. Vedi Afganistan, Libya, Iraq, (per cui hanno abbattuto anche due grattacieli) ora Iran. Ma dall' alto della loro follia tornano sempre a casa a mani vuote