Il “decennio perduto” del Giappone
Le conseguenze dello scoppio della bolla giapponese furono profonde e durature, ben oltre le immediate perdite finanziarie e le conseguenze più profonde furono quelle sociali. Iniziò infatti a sgretolarsi quello che era il sistema di impiego a vita che aveva caratterizzato l’economia giapponese nel dopoguerra e questo perché le aziende per sopravvivere iniziarono a licenziare i dipendenti e a sostituire i lavoratori a tempo indeterminato con lavoratori temporanei. Ed è così che piano piano si sviluppò la cosiddetta generazione perduta, ovvero tutti quei giovani che si affacciarono al mercato del lavoro negli anni 90 e che non riuscirono mai a trovare un impiego stabile. fattore che, tra l’altro, provocò un cambiamento profondo sulla società giapponese con il tasso di matrimoni e quello di natalità che diminuirono drasticamente. Aumentarono invece i casi di depressione e il numero di suicidi. Tutto questo nel suo complesso ha contribuito a un periodo davvero difficile per il Giappone.
Quello che (forse) non sai sulla crisi giapponese degli anni ’90:
Dopo lo scoppio della bolla speculativa, il Giappone è piombato in una crisi senza precedenti.
Le grandi aziende hanno iniziato a licenziare, il lavoro stabile è diventato un miraggio, e una generazione intera – la “generazione perduta” – ha vissuto senza certezze, con meno matrimoni, meno figli, e una società profondamente cambiata.
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