Diplomazia zen: la via giapponese a Trump
Il Giappone si muove sul filo perché da un lato ci sono i nuovi dazzi annunciati dal presidente Donald Trump, dazzi al 25%. Dall’altro lato c’è una crisi interna, una crisi interna fatta di inflazioni, fatta di tensioni sui prezzi per quanto riguarda per esempio eh il riso e di tensioni in generale agricole. In tutto ciò c’è anche una crisi interna di natura politica perché il prossimo 20 luglio si vota per la Camera Alta, un voto che sarà anche un test per la tenuta stessa del governo Shiba. E oggi a Macro abbiamo cercato di fare il punto un po’ su questa situazione, su un Giappone che si trova quindi a metà tra il cercare di rispondere alle richieste statunitensi e cercare però anche di far valere le proprie istanze e le proprie esigenze. Lo abbiamo fatto con due ospiti d’eccezione, Marco Masciaga e Guido Alberto Casanova. La puntata, come sempre, la potete rivedere sul sito del Sole 24 Ore in formato video, ma anche in formato podcast sulle principali piattaforme di streaming.
In un momento cruciale per la politica giapponese e per gli equilibri commerciali globali, Tokyo si trova stretta tra le minacce tariffarie di Washington – che ha annunciato nuovi dazi al 25% a partire dal 1° agosto – l’inflazione interna e un delicato gioco di equilibrio tra economia, agricoltura e difesa. Con le elezioni dietro l’angolo (il 20 luglio i giapponesi saranno chiamati a scegliere metà dei parlamentari che siedono nella Camera alta della Dieta) e i prezzi del riso alle stelle, il governo nipponico deve decidere quanto cedere agli Stati Uniti senza perdere consensi interni. Al momento, il primo ministro Shigeru Ishiba si dice intenzionato a cercare un accordo con gli Usa «che porti benefici a entrambi i Paesi, tutelando allo stesso tempo l’interesse nazionale del Giappone». Nel frattempo, i mercati internazionali osservano con attenzione: lo yen resta al centro del carry trade globale, ma l’impennata dei prezzi rischia di far saltare i meccanismi finanziari tradizionali. Ne discutono a “Macro” Guido Alberto Casanova, ricercatore dell’Osservatorio Asia di ISPI, e Marco Masciaga, corrispondente dall’Asia del Sud del Sole 24 Ore con base a New Delhi.
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