Caffè e Trading ☕ | Azioni asiatiche in rally, dubbi sull’inflazione USA, PMI in bilico

Oh, oplà, eccoci qui. Buongiorno a tutti traders. Ben ritrovati, buon mercoledì mattino, oggi 6 agosto. Riprendiamo di fatto quindi anche il nostro appuntamento mattutino proprio per fare una adeguata intelaiatura ai mercati, cercare di essere sul pezzo, capire ed essere più consapevoli di ciò che avviene sui mercati ed intorno a noi. Allora, i temi caldi di questa mattina sono sostanzialmente tre. Il primo, Asia in Forte rally. Tra tutti gli indici a livello globale, chi al momento sta dimostrando maggior resilienza, per quanto possa sembrare un po’ un’anomalia, in realtà sono gli indici asiatici. Molto bene il Nickei, bene anche il topix in generale. Ehm, bene l’Asia. A trainare il mood di questi indici è in primis il comparto automobilistico, in secondis quello bancario. Adesso facciamo zoom in e cerchiamo di capire meglio che cosa sta avvenendo. Il secondo tema caldo di quest’oggi ancora da monitorare è la bontà dei dati sull’inflazione che si riflette di fatto sul mondo obbligazionario. Qualcosa scricchiola e l’abbiam visto con i dati sui non farm, cioè i dati sui non farm però sono si sono dimostrati pressoché inaffidabili. era un qualcosa che avevamo già detto tempo addietro, eh forse un anno fa circa ne avevamo parlato, vi avevo fatto vedere un grafico dove eh si metteva in luce come il 60% delle aziende, e parlo di più di un anno fa, ehm, rispondeva ai sondaggi, ma mai si era ritoccato i pic dell’80-90%, cioè sempre meno aziende rispondevano ai sondaggi o comunque in forte ritardo. Questa cosa si è cronicizzata fino all’esplosione di quello che è avvenuto venerdì con i non far. Lo stesso mood si potrebbe riflettere sui dati relativi all’inflazione. I dati relativi all’inflazione che vengono ugualmente elaborati dal laboratorio di statistica nazionale uguale, ehm, vanno tuttavia ad impattare su quelli che sono i tips, cioè l’obbligazione indicizzata all’inflazione va a prendere i dati proprio dal laboratorio di statistica nazionale, quindi il dato che noi andiamo a leggere va ad impattare direttamente sui prezzi del mondo obbligazionario e Anche qui, visto che è della prossima settimana l’inflazione USA, cominciano gli operatori a cercare di mettere bene il naso dentro e capire se vale ancora la pena o meno seguire questi dati. In ultimo, ieri PMI per il mondo service USA. Allora, il dato ha generato ampia volatilità alla sua pubblicazione, come abbiamo detto nei giorni scorsi, nei vari report, articoli, eccetera eccetera, chi ci segue lo sa, il focus adesso via si sposta sempre di più su quelli che sono i dati macro. La congiuntura USA adesso diventa il fulcro. dopo la pubblicazione dei nonfarm, lo shock che hanno avuto i mercati, la paura di una nuova fase recessiva, sì, vero? Subentrerà probabilmente la Fed, ma non sappiamo se riuscirà o meno a salvare l’economia USA. Fatto è che gli operatori mando sempre di più a caccia di indizi per mettere insieme, no, i puntini, fare un bel puzzle e capire se davvero l’economia è indirizzata verso una recessione oppure no. Ieri dati PMI abbastanza bruttini, 50.1 per il mondo service, vero? Sì, oltre il trigger di 50, ma decisamente penalizzante rispetto al dato precedente, men che meno. Adesso andiamo a fare zoom in tutti sotto tutte le sottocategorie dati sul mercato del lavoro per il settore service, stiamo parlando, così come i nuovi ordini, tutto in calo decisamente eh molto molto molto brutto. L’unico elemento a favore sono i prezzi e gli ordini arretrati, ma questo tiene un po’ a galla l’intero indice. Di fatto un dato negativo che pesa sulla fiducia negli Stati Uniti e sulla ripresa della congiuntura macro. Mh gli indici americani fanno un po’ capolino così, poco convinti. Questi tre temi caldi naturalmente. Adesso andiamo a vedere poi anche che cosa avviene sugli indici, sul mondo effects, sulle commodities. Entremo come sempre nel dettaglio. Bon, fatta la dovuta carrellata iniziale. Ciao Francesca, buondì a te, bentrovata. Allora, vado alla condivisione del desk, vi faccio subito più piccino a questo punto. Ecco qua. Allora, partiamo dalla rubrica dedicata alle news e ai dati. Ehm, vado direttamente su Bloomberg sulla parte relativa ai mercati. La prima pagina di Bloomberg si concentra tanto su Trump, i dazzi imposti poi all’India per il Farma e ovviamente il mondo chi. Eh, tutto questo nasce anche dalle sanzioni derivate, dall’acquisto di petrolio dell’India dalla dell’India alla Russia, quindi l’India compra petrolio russo, cosa che ovviamente non piace e quindi si mette un po’ nell’occhio del ciclone l’India. Al momento anche l’indice ehm azionario indiano perde qualche punticino percentuale. Il resto delle news di prima pagina, a dire la età non sconvolge, secondo me, eh più di tanto il mercato. Preferisco scendere un po’ nel dettaglio. Azioni asiatiche che sono al momento predilette a quanto pare dagli operatori salgono grazie ai guadagni di case automobilistiche e un po’ anche il petrolio che aiuta. Allora, le azioni asiatiche si preparano per il terzo giorno di guadagni ed è obiettivamente così, almeno per il nicki ancora il topix più ancora rialzista. Molto belli gli indici eh giapponesi. Ehm avevano guadagnato terreno grazie all’ottimismo che il paese sarebbe riuscito a ottenere dazzi più bassi sulle auto nei negoziati con gli Stati Uniti. I titoli del settore dei chips invece sono dei chips sono in calo. La verità è che ora il focus si sposta su Giappone, Cina, proprio perché Trump continua a dire “Siamo più vicini all’accordo con la Cina, siamo più vicini ad, cioè oramai si stanno stringendo tutti i colli di bottiglia per gli accordi internazionali USA con l’Europa, Cina, Giappone, chi più ne ha più ne metta”. Quindi a mano a mano che ci avviciniamo a questi target, naturalmente i mercati lo sentono, cercano di anticipare come giusto che sia e quindi si punta tanto sull’Asia. In più un po’ di trimestrali buoni. Toyota Motors che ha pubblicato gli utili giovedì e balzata del 2%. In generale i future sull’SNP sono saliti dello 04, ma è poca roba, indicando che il pessimismo dato dopo i dati sui servizi statunitensi, appunto i PMI Service, potrebbe essere di breve durata. I contratti per le azioni europee sono aumentati dello 05. Il capo negoziatore commerciale giapponese Akazawa si retirerà a Washington, dove Toki intende sollecitare gli Stati Uniti a procedere a un taglio dei dazzi sulle auto, comparto automobilistico che è ovviamente strategico per il Giappone. Cercano di difenderlo in tutti i modi, come promesso nell’accordo. Ok, i titoli sui dazzi sono di nuovo in primo piano con Trump che ha dichiarato di essere molto vicino all’accordo con la Cina. Ovviamente queste news si susseguono e si ripetono in ogni dove ecco che questo porta a dei a buone performance sull’aspettativa per l’Asia. Ovvio, attenzione ragazzi, se l’aspettativa viene delusa, lo sappiamo che cosa avviene, eh? Se queste aspettative vengono meno, bam, i mercati sgonfiano. Non solo settore auto, che diventa quindi eh focale, perché se si riescono davvero a trovare un accordo, potrebbe esserci un boom dell’intero settore, quindi si traina su tutto l’indice. Fanno bene anche le banche. J Morgan, attenzione, non parliamo JP Morgan USA, parliamo delle sedi giapponesi, ok? supera gli utili grazie al boom. Vediamo delle operazioni. Lo scorso anno JP Morgan Chase ehm ha superato i guadagni in guadagni sui rivali globali in Giappone dopo aver capitalizzato su una serie di accordi commerciali alimentato alla spinta della nazione asiatica a migliorare le governance aziendale. L’utile netto della filiale locale, parliamo sempre appunto quella giapponese, dell’Istituto di credito statutenze specializzate in titoli e più che raddoppiato, raggiungendo i 45.6 miliardi di yen, circa 309 milioni di dollari, non poco l’anno, ok, concluso sia a marzo, il livello più alto degli ultimi 7 anni e beh, devo dire davvero tanta roba. Qui vi fa vedere un po’ i risultati delle banche globali in Giappone, quindi sempre focus sull’Asia, ok? Che divengono dopo un anno eccezionale. Qui fa vedere proprio JP Morgan 2024, un boom praticamente rispetto al 2023. andare così. Gli unici che avevano fatto meglio è stato Goldman Sax che invece vedevo una forte riduzione giù. Poi tutto il resto non li stiamo neanche a guardare. L’utile netto cale in generale un po’ ovunque ma poco male. Andiamo sul secondo punto. Il secondo punto inflazione. Questo diventa importante a mio parere nevralgico, soprattutto per la prossima settimana. Iniziamo a metterci, facciamo un po’ il nodo al fazzoletto, no? cominciamo a mettere un po’ eh un tassellino. Allora, qual è il punto focale? Il punto focale è uno. i tips, cioè il mondo delle obbligazioni che protegge dall’inflazione perché i suoi rendimenti sono indicizzati strettamente all’andamento dell’inflazione, quindi a differenza di un obbligazionario sovrano generico, il decennale USA, all’interno del quale entrano parametri quali il costo del denaro, l’aspettativa di inflazione e la prospettiva di recessione, chi più ne ha più ne mette, tutte queste belle robe qua. Il mondo dei tips ha un solo parametro, ok? ha un solo parametro che è inflazione. Cioè io ti garantisco che ti do il rendimento giusto affinché tu sia coperto dall’inflazione, ovviamente inflazione attesa. Ora la domanda che gli operatori si pongono è se è vero che il laboratorio di statistica dove il capo McFir interfare boh. Erica è stata licenziata perché ha fatto danni sui dati sui non farm che ci dice a noi che non vadano anche rivisti i dati sull’inflazione. L’articolo mette anche il focus sul metodo di calcolo. Mi vado a leggere questo legame forse più evidente nei titoli del tesoro protetti dall’infrazione dove il valore nominale di di un’obbligazione viene adeguato in base all’indice dei prezzi al consumo. Ok? Eh, calcolato dal laboratorio di statistica, eccetera eccetera. Il pagamento degli interessi si basa su si basa su tale capitale variabile. Se il laboratorio di statistica viene eh politicizzato e in qualche modo i dati non sono credibili, ciò rappresenta un rischio enorme nel tempo per il mercato dei tips. Ovvio che se Trump interviene, licenzia il capo, mette al suo posto un qualcuno che riesce magari un po’ a pilotare questi dati, si perde un po’ la bontà del dato e quindi si va ad interferire direttamente sul mercato. Questo è un po’ il concetto. Quello che volevo farvi leggere, eh, vabbè, non lo trovo poco male, era proprio il punto dove il metodo di calcolo tra noi europei e quello degli Stati Uniti è leggermente differente proprio per la pesatura degli elementi di questo indice. E se per assurdo il laboratorio di statistica nazionale USA dovesse adeguare il metodo di calcolo a quello nostro europeo, di fatto ci sarebbe una revisione sul totale dell’inflazione, cioè l’inflazione sarebbe risulterebbe più bassa negli Stati Uniti. Ora volevo trovarlo, credevo di averlo. Eccolo qui. L’integrità di questi dati è almeno altrettanto importante dei dati sull’occupazione. Ok, questo è un articolo di Michael Feroli che poi Bloomberg riprende. In questo caso anche modifiche tecniche apparentemente innocque possono avere un impatto. Ad esempio, calcolare l’indice dei prezzi al consumo con un metodo utilizzato dall’Unione Europea, in realtà è la pesatura percentuale che cambia, ridurrebbe di circa 20 punti base l’inflazione annuale. Ora è ovvio che se per assurdo Trump vuole fare pressioni cambia il capo del laboratorio di statistica e dice cerchiamo di rivedere un po’ sti dati non è che ci voglia tanto. Il dato rimane comunque ipoteticamente affidabile, semplicemente viene rimodulato il sistema di calcolo e l’inflazione va giù. Questo per dire che come sempre dobbiamo prendere molto con le molle e mai affidarci ad un singolo dato, ma cerchiamo sempre di avere un puzzle abbastanza completo di quello che è la congiuntura macro generale. Tips, ovviamente questo si ripercuote eh in maniera integrale sul mercato obbligazionario, ripeto, dei tips. I tips vengono molto seguiti, è un mercato molto grande, copre circa il 7% dell’intero mercato obbligazionario e eh viene molto seguito perché lavora sull’aspettativa di inflazione, ok? Quindi laddove io metto in portafoglio obbligazioni per coprirmi principalmente dal rischio inflazione, cioè il primo obiettivo di un portafoglio di investimento è la tutela dall’inflazione, cioè ok, questo mi sembra chiaro? Quindi i tips sono proprio l’emblema di questo obbligazione, asset per lo più sicuro indicizzato all’inflazione. Ok? La crescita dei prezzi è stata sostenuta in gran parte dell’anno scorso, il che ha sostenuto le performance dei tips. Allora, qui ragazzi il principio è abbastanza easy, cioè l’inflazione che tutti si aspettavano dovesse collassare e in maniera molto più rapida di quanto poi in realtà ha fatto non è successo questo. Non è successo. Quindi l’aspettativa di inflazione soprattutto legata ai dazzi, no? cere i dazzi, ora entra nei dazzi, l’inflazione risalirà e bla bla bla. Poco a fare i tips scontano rapidamente questa aspettativa di inflazione più alta. Indice Bloomberg dei titoli obbligazionari indicizzati all’inflazione del tesoro ha guadagnato il 57 del 2025. Eccolo qua. Questo ovviamente è l’indice Bloomberg. Ok? molto buono in ogni caso. I titoli del tesoro protetti dall’inflazione, eccolo qua, in circa il 7% del debito totale. Molto interessante perché a mio parere potrebbe essere tema per i prossimi giorni soprattutto legata alla pubblicazione dei dati sull’inflazione. La pubblicazione dei dati sull’inflazione impatterà direttamente sull’obbligazionario e quindi anche su questo settore. Piccola nota fuori dalla dalla scaletta. il platino. Ne abbiamo parlato mesi fa, vi ho fatto vedere un report, quindi siamo andati a fondo nella lettura di questo settore. Il platino che veniva visto come asset utile a switchare dagli investimenti in oro, quindi metalli preziosi con un oro a $3500, un po’ caro per gli investitori ritornava utile guardare il platino. abbiam detto che era sotto i 1000 attualmente a 100-1400. l’articolo eh mette ancora di più il focus su questo asset e mette proprio in luce la eh la corsa mh a fare scorte di platino. La tensione del mercato ha reso il platino una delle materie prime con le migliori performance quest’anno, alimentando costi di finanziamento alle stelle per il metallo prezioso. I timori di dazzi hanno convogliato grandi volumi verso i magazzini statunitensi, mentre le importazioni cinesi continuano a superare il consumo interno stimato. La Cina, c’è poco da fare, sta facendo acquisti massicci di tutti i metalli preziosi, quindi non solo oro, anche platino. Qui fa vedere le scorte di platino nei magazzini degli Stati Uniti che ancora una volta stanno schizzando nuovamente al rialzo. Tutti fanno una corsa ai metalli preziosi come nuovo asset di fiducia per il mondo. L’accumulo di scorte di platino in Cina, ovviamente la Cina ha fame di metalli preziosi e questo fa svuotare il resto del mondo. Stanno convogliando tanto in Cina, la Cina sta mettendo in pratica la sua strategia. Ok, veniamo all’ultimo punto e poi passiamo ai mercati. Da un punto di vista tecnico, l’ultimo punto di questa mattina, PMI Service, pubblicato ieri. Allora, mi devo spostare, altrimenti ragazzi non vedete Abra Cadabra. Ok, ok, così dovresti andare meglio. Ok, allora PMI ser, ora aspettate non vedo più. Eccoci qua. PMI Service, pubblicazione relativa al mese di luglio 2025. 50.1. Sì, sicuramente sopra il trigger di 50, ma non meglio del dato precedente che era 58. Vado a leggere i punti chiave. A luglio il PMI dei service ha registrato il 50.1%, 07 punti percentuali in meno rispetto al dato di giugno. Ripeto, 50.8 8 a giugno. Eh, in territorio di espansione e va bene, ok, lascia molto il tempo che trovo. L’indice delle attività economiche è rimasto in espansione a luglio supra 50, ovviamente registrando il 52,6 eccetera eccetera. Qui fa un po’ l’analisi dei vari sottopunti, ma lo vediamo in tabella, per cui non voglio andare troppo oltre. Quello che rimane interessante è andare a vedere i settori che hanno dato crescita a luglio e i settori che invece hanno dato contrazione. Tra quelli in contrazione ci sono i servizi di alloggio e ristorazione, l’edilizia, molto male, attività estrattiva, servizi educativi, agricoltura e poco male, pesca e caccia, intrattenimento e tempo libero. Attenzione, noi qui stiamo parlando all’interno del mondo service, ok? Quindi qui di manifatturiero comunque non ci troviamo nulla. Quindi all’interno del mondo service eh c’è intrattenimento del tempo libero e in genere è proprio il fulcro di questo di questo secondo pilastro dell’economia, cioè il boom post Covid è stato dato da questo praticamente. Ok, andiamo a vedere un po’ in tabella. Questo è il 50.1 un totale, ve lo ricordo, i PM sono un indice sintetico, quindi di fatto in un solo numero cercano di riassumere l’intero stato dell’economia, in questo caso del comparto service. Andando un po’ ad esplodere il dato, sotto troviamo attività commerciale produzione addirittura 52,6 in calo dell’ 1,6, non molto buono. Qui dice crescente perché ovviamente veniamo da altri mesi comunque positivi, però l’ultimo dato è deludente. Nuovi ordini 50 e3 in calo dell’1% occupazione 46,4 benché meno voglio dire le uniche buone sono le consegne del fornitore, gli inventari anche questi sono in calo, i prezzi che salgono, gli arretrati che sono ancora abbastanza sostenuti e poi nuovi ordini di esportazione -32% un taglio proprio drastico. importazioni, non ne stiamo neanche a parlare, commercio, quindi in generale zero, praticamente non c’è collegamento col resto del mondo e così via. Insomma, in generale il dato molto molto molto brutto che abbinato ovviamente ai dati sui non farm sono un sassolino in più all’interno di questa bilancia che pesa al momento nell’ottica per l’ottica di recessione. Non basta ovviamente solo questo, dobbiamo avere il quadro completo, ciò non di meno. mercato in prima risposta è andato un po’ giù, poi c’è stato il recupero e andiamo adesso proprio sul lato tecnico. Eccoci qui. Ok, veniamo un po’ alla parte tecnica e quindi facciamo un po’ il quadro. Allora, abbiam detto Asia, Giappone, Cina, oggi il Topix guadagna più 0,76. Non siamo poi così lontani dai massimi, ragazzi. Eh, Topix molto buono, decisamente positivo, eh, prossimo oramai 3000 punti e ci siam lì. Abbiamo toccato, abbiamo aggiornato questi massimi il 24 di luglio, oramai stiamo tornando su quei medesimi livelli. Qualcosina di buono e positivo in Giappone sta avvenendo. Continuiamo su base daily a rimanere sulla media 21. Tutti i tentativi, per quanto più o meno profondi, distornano ribassista, vengono tutti riassorbiti. Hanno provato ad andare ai 2008,75, si continua a spingere su. molto molto buono. Dopo il crollo di fatto del mese di aprile che è stato un crollo globale, decisamente molto più lineare la ripresa del topics. Non male neanche il nicki, se devo essere sincero. Io stamattina ho messo qualcosina in tasca di nicki. Buono anche da un punto di vista tecnico. Continuiamo a rimanere sopra la media 21 giorni su base daily. anche il tentativo qui del 4 di agosto di affondare e tornare nuovamente ad aggredire un po’ quelli che sono poi, no, i supporti primi i 39.129 da 129 120 punti vengono subito riassorbiti, si rimane belli todici e adesso si sta andando almeno per ora a completare un buon pattern su base daily di breakout di questa spinning top, quindi probabilmente possiamo vedere qualche ulteriore ripresa dell’indice. Per il momento mi mantengo cauto. Vediamo anche un po’ sui time frame inferiori. Questa la possiamo definire una buona flag che per ora, ok, siamo prossimi proprio ai breakout. Il livello trigger per i più prudenti, naturalmente sono i 41.280 punti. In generale l’Asia mi sembra abbastanza buona. Ritorno su base daily perché ancora ci andiamo a prendere un po’ gli indici anche Cina, ok? cominciamo un po’ a vedere SS 300 e il lo Shanghai Composite. Attenzione, lo Shanghai Composite èamente molto più positivo, è proprio impressionante la salita cinese è davvero molto importante, imponente. Attenzione, questo è l’indice total return. Lo Shanghai Composite in realtà ne ha due di strumenti, uno è a total return, l’altro no. Ve lo ricordo la caratteristica del total che gli utili aziendali vengono reinvestiti nell’indice, quindi l’indice vede un rialzo delle quotazioni molte volte anche grazie al reinserimento degli utili laddove le aziende generano migliori utili. Ovviamente c’è poco da fare, l’indice sale più rapidamente. Nel suo complesso Asia molto molto molto positiva. Come proxy dell’Asia abbiamo detto Europa lo guardavamo già ieri pomeriggio per chi ci ha seguiti. Siamo proprio ora ai primi tentativi di breakout di questi che erano i livelli di resistenza prima supporto ora diventato resistenza dei 24.000. Ci stiamo mettendo un po’ il nasino sopra. Cerchiamo qualche allungo rialzista. Vediamo se l’Europa davvero riesce a dare un po’ di sprint. A me non dispiacerebbe vedere nuovamente il DAX nelle aree di balance e quindi ve lo ricordo ancora una volta la distribuzione per rientrare oppalmente dentro la high volume area del compositile che di fatto è questa in bianco quiù. Ok? Il POC a 24.330 punti. Va bene? Questa è un po’ l’idea eventualmente di un allungo equities, dando spazio maggiore all’Europa. Per quanto riguarda l’America, poco male. Ieri c’è stato lo scroll, scendiamo un po’ nel dettaglio con un H1, c’è stato lo scrollista dovuto proprio ai dati sui PMI, quindi uno dei tre pilastri che abbiamo analizzato oggi, PMI, non poi così brillanti, hanno dato un input di sfiducia agli operatori e entrambi gli indici, sia l’SNP che il NASDAQ, hanno visto una fase momentanea di ribasso innegabile. Pian pianino, pian pianino, pian pianino. Gli indici USA stanno recuperando terreno. Allora, ragazzi, poco da eh da aggiungere su questo. L’abbiamo detto già ieri pomeriggio per chi di voi ci ha seguiti. Se non sii andati giù se non sii andati giù alla pubblicazione dei nonfarm che hanno visto, cioè si è anche andato giù, cioè per l’amore del cielo, i non farm hanno tirato giù le esempi fino ai 6242, ma si è recuperato in modo così prepotente dopo la pubblicazione del dato, quando il mercato oramai ha digerito un po’ tutto. difficile che adesso i soli PMI Service, tra l’altro, neanche il manifatturiero, potessero riportare l’indice su quei valori, cioè la voglia di acquistare rimane. Ora, premesso, c’è effettivamente un trend, no? Posso dire che al momento che stiamo in una fase comunque di incertezza è abbastanza palese, ci stiamo piantando qui in laterale, ok? Eh, questo è anche un po’ noioso, innegabile, però rimane saldo il supporto sui 600265 2002 60040. È una buona area supportiva, l’ha dimostrato con la pubblicazione dei non farm. Siamo rimbalzati adesso, ieri nuovo test di questi primi low volume node sul composite. Questo è il composit di agosto e continuiamo ad oscillare all’interno di questi range, la parte alta del range di agosto. Anche qui pennino, datemi un secondo. Anche qui, ragazzi, vediamo se riesco. Ok. L’idea è parte alta della distribuzione, area livello supportivo accettazione e parte bassa della distribuzione. Ok, da qui hanno accumulato per ripartire, retest e via, andare su. E adesso continuano a rimanere qua. Per poter parlare di allunghi strutturali, a mio parere, dobbiamo tornare sopra i 6380 punti. Se non andiamo lìù, eh, potremmo rimanere un po’ in laterale e la cosa diventa abbastanza noiosa. Ciò non di meno, su base daily, il trend long sembrerebbe avere ancora la meglio sino a che non si violano i 6241 punti, il trend rimane ancora vivo e vegeto a rialzo. Attenzione, ripeto, se riusciamo a braccare i massimi di ieri, allora potremmo vedere qualche allungo più importante a recuperare addirittura i 6480. Stiamo a vedere un po’ che cosa accade. Eh, buoni anche gli indici industriali. Il DAU mantiene bene questa struttura rialzista su base daily. Abbiamo toccato la media a 100 periodi, vero? Era anche una buona area supportiva. Di fatto è il POC del composite annuale qui 43.100 165 punti. Continuiamo a rimanere long rialzisti. Buoni anche in questo caso le opportunità che vengono dalla ripartenza eventuale dello stocastico. Vediamo se riusciamo a giungere sopra i 45.245 punti. Potrebbe essere un’opportunità di a lungo rialzista. Chi è entrato qui effettivamente ha colto un’occasione. Buono lo storno, le onde rimangono ancora ben strutturate. A mio parere si può continuare a salire. Bene anche Russell. Devo dire che il recupero visto già di inizio settimana dopo il venerdì di discesa che ha preso i primi punti supportivi ebbene riassorbimento, un buon pattern a doppia candela su base daily. Via con i breakout long. Si continua a salire anche il Russell. Ehm, dico bene, anche Russell non mi sembra poi così cattivo. Vorrei vedere un ritorno verso le aree di massimo dei 2300 punti. In generale le equity, nonostante i brutti dati sui PMI, sembrerebbero intenzionati a salire. meglio l’Asia strutturata in questo momento in maniera migliore già gradisce i massimi. Un pochino indietro l’America, ma comunque strutturata long, molto più incerta indietro l’Europa che al momento rimane un po’ ferma al palo. Una fase di compressione di volatilità, ci auguriamo, preludio ad una nuova espansione di volatilità. Bon, andiamo un po’ sul mondo effect, andiamo a prendere anche un po’ l’andamento del mondo Forex. Oggi brillano un po’ le commodities currencies. Buono l’australiano, bene il canadese e New Zealand fanno fanalino di coda, francvizzero, yen ed euro, asset rifugio che vanno giù, asset da investimento invece che vanno su, valute cicliche quindi che spingono mentre le valute acicliche restano un po’ al palo. Segnale questo che completa il quadro di Riscon che sembrerebbe avviare la giornata. Quindi un buon Riscon non mi sembra poi un qualcosa di così cattivo. Ok. Eh, su base weekly ancora il dollaro rimane un po’ fanalino di coda, ma qui è da aggiornare perché ovviamente la settimana è iniziata il giorno 4. Questo è quello che è avvenuto, ok? Dalla pubblicazione dei dati sui non farm. La settimana si sta allineando anche questa al mood di Riscon con Yen, francosvizzero, asset rifugio, fanine di coda, Australia, sterlina invece che spingono bene al rialzo. Buono così, è interessante. Vediamo un pochino il quadro tecnico, quindi Dollar Index che tutto sommato non si muove poi più di tanto dai valori di ieri. Siamo fermi qui, 98 e34, un po’ di spacchettini rialzisti, ma di per sé non si va da nessuna parte. euro rimane abbastanza tonico sotto le prime aree di resistenza 11590. Attenzione, se andiamo su base oraria e quindi scendiamo un pochino, è abbastanza chiara l’area di resistenza eh che si sta creando proprio da inizio agosto. Questo è il composite di agosto. Quiù ora è abbastanza ovvio che sarà pieno zeppo di ordini in stop, cioè le liquidità saranno tutte addensate quiù, le nuvole di ordini saranno tutte tutte tutte tutte addensate qui suù. Motivo per il quale nuove spinte rialziste tutto sommato sono anche plausibili. Anche la sterlina ripiega qualcosa. Il dollaro sembrerebbe essere leggermente tonico stamattina, ma nulla di così eclatante. La distribuzione mensile è questa, ragazzi. Il Forex al momento è in compressione di volatilità. C’è un buon Psaphape, ma in realtà eccolo qui, cioè ci stiamo andando a chiudere m nell’intorno delle aree di Fervelio. 132/4. Questo è per la sterlina. Non si va al momento da nessuna parte. Vorrei vedere qualche breakout long, son sincero, proprio a segnalare di nuovo un po’ di debolezza di dollaro, ma per ora non se ne parla nemmeno. Ok, Bitcoin, attenzione al mondo delle crypto. Più tardi vi pubblico anche un video dedicato proprio a questo comparto in generale. Bitcoin che è sceso dopo l’Explois, abbiamo visto i $15.000, Praticamente se è andato su 124,50. Poi un po’ di storno c’è chi ne abbiamo fatto video, anche questo lo proietta i 200.000 entro la fine dell’anno. Staremo a vedere. Fatto sta che tecnicamente rimaniamo ancora sotto le prime aree di resistenza 116.300. Dobbiamo iniziare a breccare questi livelli per poter parlare di allunghi rialzisti, quindi iniziare ad andare di nuovo quiù per riconquistare questa area di valore, ok? E rientrare dentro questo ehm questo range, va bene? Se non vediamo questi breakout, ovviamente l’attesa potrebbe essere molto molto lunga, il mercato potrebbe andare a rimpolpare un po’ queste inefficienze che si sono viste qui sotto. Fino a 112.000 Ci sta tutto una fase di accumulo. Ok. Eh, commodities d’obbligo andare a vedere un po’ al volo le commodities. Ci dobbiamo andare a prendere un attimino il VTI che oggi rimbalza qualcosina dai $65 eh barile. Non posso ancora dire che siamo in una fase rialzista. Per me lo vorrei comprare, ma a prezzi molto più bassi, 610, in maniera molto molto molto più bassa. M al momento non se ne parla. Buono, il Silver sta ancora lottando con questi $37.86. Una spinta long, non mi dispiacerebbe per vedere i 39 $40, un po’ un ritorno verso le aree di massimo proprio in scia anche con un po’ di fame di metalli. Attenzione al platino, ve ne ho parlato nella fase generale, ok? nell’introduzione generale ha avuto un un buono ottimo storno dopo che eh ha toccato praticamente i $1500, siamo tornati giù ai 1270. Potrebbe essere una valida opportunità per rientrare nuovamente sul trend. Il rame, attenzione, sta sedimentando su questi $4396. Ehm, meglio magari comprare qualcosina un po’ più in basso. Io aspetterei ancora qualcosa. Sono aree supportive sicuramente, ma secondo me senza al momento iper occasione. Ok. Ok, ragazzi, questo l’abbiam visto. Abbiam visto, credo, un un po’ tutto. Direi che abbiamo fatto una giusta panoramica di tutto. Ok, Abra Cadaber, eccoci qua. Ciao Gianni, buondì a te, bentrovato. Mettete like, iscrivetevi al canale YouTube. Bravissimo, ricordalo a tutti. Mi raccomando ragazzi, a voi non costa nulla lasciare un like, ma mi premia del lavoro fatto di mattino per lettura, analisi, condivisione, grafici, report, chi più ne ha più ne metta. Mi raccomando, iscrivetevi al canale YouTube così rimanete aggiornati sia su tutti i prossimi video appuntamenti anche di live trading che facciamo qui sui canali Ky to Trading. Vi aspetto sul canale Telegram ufficiale Ky to Trading Italia. Mi raccomando, ogni giorno key to charts, cioè un grafico chiave per la giornata in corso. Insomma, tanti tanti tanti contenuti. Grazie a chi si iscrive e lascia un like per il lavoro svolto. Io vi auguro a tutti un buon trading. Ci vediamo su Discord con tutta la communities. Ciao. Ciao.

Oggi a Caffè e Trading analizziamo tre spunti caldi dai mercati: il rally delle azioni asiatiche spinto dalle auto giapponesi e dal petrolio, la crescente sfiducia verso i dati sull’inflazione americana che minaccia un mercato da 2 trilioni di dollari e il PMI Servizi USA di luglio che resta in zona neutra al 50,1%. Un mix di segnali da leggere con attenzione per orientarsi nella settimana.

èetrading etrading
èETrading #FED #Powell #Banche #NATO #SpesaMilitare #MercatiFinanziari #TodaysTrading #SalvatoreBilotta #MacroEconomia #Trump #RegolamentazioneFinanziaria

I CFD sono strumenti complessi e comportano un elevato rischio di rapida perdita di denaro a causa della leva finanziaria. Il 35,70% dei conti degli investitori al dettaglio perde denaro negoziando CFD con questo fornitore. Dovresti valutare se comprendi il funzionamento dei CFD e se puoi permetterti di correre l’elevato rischio di perdere denaro.

Comments are closed.