Come gli AMERICANI usano il DOLLARO per controllare il mondo

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Il dollaro americano nel corso della Storia è arrivato ad un livello di egemonia senza precedenti storici, tanto che tutti i Paesi di fatto sono obbligati a usare il dollaro in qualche misura. Possiamo dire che il dollaro controlla l’economia globale. Negli ultimi anni però qualcosa sta cambiando.

La storia dell’egemonia del dollaro inizia dopo la prima guerra mondiale. Al tempo il valore di una valuta era legato in modo stretto all’oro o ad altri metalli preziosi. Quindi dipendeva molto dalla capacità dello Stato o dell’ente che la emetteva di garantire la convertibilità di quella valuta in oro e la quantità di oro, o altro, presente nelle monete.

Durante la guerra gli Stati Uniti avevano venduto enormi quanutità di armi e viveri agli Stati alleati. Tuttavia si erano fatti pagare solo in oro fisico. Così dopo la guerra gli americani si trovano ad avere la più grande riserva d’oro al mondo.

Questo portò il dollaro americano ad essere visto come la valuta più affidabile, quella con la più alta garanzia di poter sempre essere cambiata in oro senza svalutazioni improvvise. Così il dollaro supera la sterlina britannica e diventa la prima valuta più usata al mondo.

Il dollaro quindi diventa la valuta dominante ma non ancora quella egemone. L’egemonia vera e propria arriverà infatti dopo la Seconda Guerra Mondiale.

Nel 1944, infatti, si firmano l’importantissimo accordo di Bretton Woods. Questi sancivano la convertibilità dei dollari in oro al livello fisso di 35 dollari per oncia. Inoltre, però, i Paesi aderenti devono adottare un cambio fisso con il dollaro, cambio che può essere modificato solo in accordo con Washington.

Da qui il valore di ogni valuta, com’è ancora oggi, viene espresso in dollari a livello internazionale.

Con il crescere dell’economia, però, il valore dell’oro a disposizione inizia ad essere più basso di quello dei dollari necessari. Così nel 1971 gli Stati Uniti annullano l’accordo di Bretton Woods.

Ma la stabilità data dal riferimento del dollaro è troppo funzionale per tutti. Così, anche senza la convertibilità in oro, si decide di continuare a usare il dollaro come valuta di riferimento globale.

Solo l’euro, per via della sua stabilità intrinseca, riuscirà a competere in parte dalla sua nascita, restando però sempre al secondo posto.

Nel 2025 però diversi segnali e le politiche economiche e monetarie su cui spinge il governo Trump mettono in dubbio secondo molti la stabilità del dollaro. Inoltre, sempre più Paesi iniziano a voler ridurre l’enorme influenza degli Stati Uniti sull’economia globale grazie alla forza del dollaro.

Così l’utilizzo di valute secondarie a livello internazionale è in forte crescita e non è in possibile che l’euro possa diventare la valuta dominante superando il dollaro negli anni. Tuttavia, l’euro per la struttura dell’Unione Europea non potrebbe mai diventare egemone né uno strumento di potere forte come lo è stato ed è il dollaro per gli Stati Uniti. Quindi diventerebbe la valuta dominante ma non egemone.

INDICE:
00:00 Intro
00:28 L’inizio dell’egemonia del dollaro
03:21 Il mondo di Bretton Woods
07:51 Il dollaro diventa il nuovo oro
13:26 Chi potrebbe sostituire il dollaro

FONTI:
Treccani
usmint.gov
Investopedia
FED
Statista
BCE
HCBC
ISPI

Autore: Cosimo Volpe
Revisione Testo: Andrea Costantini
Montaggio: Daniele Ponzi
Animazioni: Dario Bozzi
Coordinamento: Simone Conti
Responsabile Editoriale: Edoardo Scirè

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24 Comments

  1. il video mi è piaciuto parecchio, un ottimo contenuto! Da esperto in materia ti vorrei dire che in sostanza il sottostante del dollaro non è in sè il valore totale dell'esuberante economia americana come hai mostrato bene tu ma anche, perchè a mio giudizio il vero sottostante "reale" è rappresentato dalle riserve di petrolio mondiali, perchè il petrolio è denominato ovunque e scambiato praticamente solo in dollari…(perchè è così… rassegnatevi! no way!!) quindi il dollaro e il petrolio sono "gemelli siamesi" sono la stessa cosa (fino agli anni 90 per telefonare dai telefoni pubblici bisognava avere i gettoni della compagnia telefonica monopolista pubblica; questi gettoni valevano 200 lire e se un caffè costava 600 lire potevi pagare con 3 gettoni, benchè non avessero corso legale); se vuoi comprare un barile di petrolio devi procurarti, in questa epoca , dai 40 ai 100 dollari, stampati dallaa FED che può over-stampare allegramente, senza esagerare;. le riserve mondiali, per giunta sono "custodite" a carico degli altri Paesi produttori, amici e nemici. In sostanza gli Stati Uniti godono di un diritto di signoraggio sull'estrazione dell petrolio estratto da tutto il pianeta.Mi ricordo che negli anni 2000 Saddam Hussein annunciò l'intenzione di aprire una borsa petrolifera a Baghdad scambiabdo petrolio contro euro. … e fu subito antrace! Praticamente esporti inflazione… stampi denaro fresco che va all'estero quindi ne hai benefici (compri beni esteri, in sostanza, dietro moneta, che poi dal punto di vista tecnico è un foglietto di carta stampato in verde che al "sistema americano" costa 20 centesimi che però diciamo sulla piazza ha un valore di 1, 20, 20, 50. 100 dollari.. che surriscalderà altre economie…. senza impatto inflattivo, oltre hai fenomeni che hai ben illustrato tu;

    pensiamo a quanti dollari ci sono chiusi in milioni di casseforti (fisiche o in organismi finanziari) in giro per il mondo.

    Mi scuso per il pippotto….. mi è partita la tastiera….

    grazie, un saluto!!!