La Russia ha sconfitto gli Usa, che si rivalgono sull’Europa | Giuseppe Masala
[Musica] Buongiorno a tutti. Lo scorso mercoledì 21 maggio l’asta attraverso cui il Dipartimento del Tesoro pianificava di collocare Treasury Bond a scadenza ventennale per un controvalore di 16 miliardi di dollari si è risolta in un sostanziale insuccesso intensificando le ulteriormente le pressioni a rialzo sui rendimenti dei Tresuri a 20 anni. Anche gli interessi sul titoli 10 anni e 30 anni stanno disegnando una traiettoria un divaga, ma tendenzialmente ascendente nonostante la recente tregua tarifaria raggiunta con la Cina. L’effetto catalizzatore alla base della debacle è dato dal declassamento operato il venerdì precedente da Modis che ha sottratto la massima valutazione tripla A debito federale statunitense per la prima volta dal 1919 allineandosi ai pronunciamenti della stessa natura formalizzati da Standard and Purs e Ficci. Il giudizio di Moodis nasce dall’impressione che cito testualmente la pur sussistente forte forza economica e finanziaria degli Stati Uniti non compensa più il declino dei parametri fiscali. Mudis evidenzia inoltre che governi e congresso hanno finora fallito nel concordare misure in grado di ridurre i disavanzi fiscali e il costo degli interessi, esprimendo per di più la convinzione che le misure messe in cantiere dall’amministrazione Trump aggraveranno sostanzialmente la situazione. Il riferimento al disegno di legge comprensivo di tagli delle tasse per circa 4.000 miliardi e riduzioni della spesa pubblica pari a 1500 miliardi che Trump ha appena annunciato. In questo quadro si inserisce il tour diplomatico che Trump, accompagnato dal Gota di Wall Street, dalla Silicon Valley e del complesso militare industriale, ha realizzato nella penisola araba. La visita ha affruttato impegni di investimento da parte dei vertici istituzionali di Arabia Saudita, Emirati Arabia Uniti e Qatar per un ammontare di oltre 2000 miliardi di dollari. Parallelamente Trump ha minacciato dazzi del 50% nei confronti dell’Unione Europea con particolare riferimento alla Germania che nel 2024 ha superato il Giappone affermandosi come primo paese al mondo per posizione finanziaria netta positiva. Parliamo di tutto questo assieme a Giuseppe Masola che è un economista, analista politico, gestore dell’omonimo canale Telegram e collaboratore della testata telematica l’antidiplomatico. Ciao Giuseppe, grazie come sempre. Ciao Giacomo, un saluto a tutti gli iscritti. Bene, Giuseppe, ti chiederei innanzitutto cosa, cioè ritieni che ci sia una correlazione, mi pare evidente, vista la tempistica, tra il, insomma, queste tassi di interesse sui titoli di stato statunitensi che stanno aumentando e il pronunciamento di Mudis che era un po’ nell’aria vista la situazione, insomma, fiscale degli Stati Uniti che pur Trump sembra voler, insomma, sfidare, portare avanti la sua battaglia annunciando questo piano da che che porta un po’ sostanzialmente a compimento a ciò che lui aveva cominciato nel suo primo mandato, anche perché eh è comprensivo di tagli fiscali abbastanza ingenti, soprattutto a beneficio delle fasce più alte della popolazione. Tu come la vedi? Allora, il dal mio punto di vista almeno il vero la vera funzione dell’agenzia di eh rating eh così di valutare realmente degli Stati, ma è quello di orientare l’opinione pubblica su determinate problemati ehm diciamo semplifiche in qualche modo, come appunto la retorica sul debito pubblico che noi italiani conosciamo bene. il debito pubblico e privato non è mai alto o basso, è coperto o o scoperto se quella quella quel popolo è in grado di avere un risparmio che copra quel debito, va bene, non non ce la facciamo, non va più bene perché ti devi rivolgere al mercato al mercato internazionale, quindi a creditori esteri che ovviamente pret pretenderanno maggiori interessi, ovviamente pretenderanno faranno grandi ingerenze nella politica chiedendo determinate misure piuttosto che altro, cose che noi italiani conosciamo benissimo. Le agenzie diretti iniziano pubblica a ciò che si verifich che non è legata di per sé al debitistico, ma è in realtà legato alla cop che è altro concetto. Ovviamente conosciamo bene la situazione americana che in una parola è da considerarsi drammatica, pure se gli Stati Uniti ovviamente hanno degli importantissimi punti di forza, ovvero sia una, come dire una un livello tecnologico di ricerca tecnologica molto alta, un una diploma forte e ovviamente delle forze armate in grado di essere i garanti sul debito e sulla potenza della nazione americana. Questa è la reale funzione delle forze drarmate. Quindi, insomma, situazione dramma va con dei punti di forza. stazione per perché per coprire il debito sia verso delle emesso dalle imprese private sia il debito pubblico, eh è necessario che la nazione importi dall’estero oltre 26.000 miliardi di dollariale, perché allo stato attuale, appunto, il NIP è equivalente a 26.200 200 miliardi di dollari. Questa è la situazione americana. Quindi l’aumento del eh del del degli interessi sul debito pubblico su sono una situazione del tutto normale, del tutto ovvia stante la drammaticità dei conti con l’estero del paese. Sei al limite della bancarotta e io in automatico ti chiedo interessi più alti, senò porto i miei soldi da un’altra parte. Questo è il la motivazione di fondo. Sì, sì, questo questo indubbiamente sono pienamente d’accordo sulla funzione politica dell’agenzia di rating che è sempre stata anche qui ne sappiamo qualcosa noi noi italiani. Peraltro le agenzie di rating sono partecipate da tre grandi gestioni colossi della gestione fondi che sono Vangard, Black Rock e State Street che sono in un’ guerra aperta con l’amministrazione con l’amministrazione Trump. Eh, eppure noi vediamo che eh comunque c’è questo tentativo di Trump di scuotere un po’ la la situazione. Abbiamo visto i dazzi che erano stati imposti nel Liberation Day inizio aprile, poi sospesi. Adesso ci si torna alle minacce nei confronti dell’Unione Europea che sembra essere il bersaglio principale, forse ancor più della Cina, perché con la Cina diciamo che il lo spazio di manovra degli Stati Uniti è più ridotto. Tu credi che con nei confronti dell’Europa Trump calcherà ulteriormente la mano a differenza della Cina? deve deve farlo eh gli stato ha bisogno di recuperare sia dal punto di vista dell’industrializzazione, della manifattura che poi però non non è detto che porti oltre un aumento dei posti lavoro perché sappiamo bene qual è l’ulteriore problematica che si è aggiunta, ovvero sia l’intelligenza artificiale che si mangia dei posti di lavoro e questo è un grave, però in qualsiasi caso se riesce ad importare aziende migliori bilancia commerciale e quindi voglio dire della bilancia commerciale comporta che cosa? il miglioramento del saldo delle partite correnti e a sua volta ciò porta con tempo il momento del NIP perché aspetto che il saldo delle partite che la sommatoria saldo delle partite correnti, però è talmente mostruoso il debito estero americano che ci vorranno per risolverla così la situazione anche un ulteriore aspetto e la classe dirigente americana deve fare una scelta di fondo. Qual è la scelta? Scegliere o il dollaro moneta di conto degli scambi internazionali o la bilancia commerciale in attivo. Tutte e due assieme non si può avere. È una cosa ampiamente risapputa. Devono fare questa scelta. In primo luogo, una volta fatta questa scelta, piano piano le cose possono migliorare. Siccome il gioco del mondo è un gioco a somma zero, il mio miglioramento comporta il matematico peggioramento di qualcun altro per ovvie ragioni. E allora qual è il punto? Il punto è che ci sono dei grandi player al mondo. Questi grandi player sono appunto gli Stati Uniti, il Nord America, diciamo così, l’Europa, la Russia e diciamo l’Est asiatico, quindi la Cina, la Corea e e il Giappone. Bene, l’osso più malleabile per gli Stati Uniti a morsicare e di perché il lavoro è stato già fatto in questi ultimi direi dal 2000 2014. Siamo da in 11 anni hanno c’hanno scavato bene bene la fossa. Prova a spiegarmi meglio. C’hannoato il, diciamo così, la flusso di materie prime dalla dalla Russia distruggendo la nostra comp. Poi cosa hanno fatto? hanno fatto mettere delle sanzioni alla Russia chiudendoci un mercato fondamentale tantissimo. Ora ci vogliono loro i dazzi, vedremo se del 50, del 40 o del 30 poco cambia. E dunque, e dunque, cioè per l’Europa, l’Europa adesso galleggia in qualche modo perché abbiamo un abbiamo del grasso del fieno in cascina, abbiamo un NIP positivo, paesi come la Germania ce l’hanno addirittura stratosferico, ma voglio dire la competitività in sé è minata e già le imprese si stanno già spostando oltre Atlantico. Ecco, quindi siamo l’osso più morbido da da addentare, diciamo così. Mentre la Russia, stiamo vedendo, ci puoi trattare con i russi, ma non li puoi sopraffare. L’abbiamo già visto. La Cina ancora peggio. La Cina ancora peggio dal punto ancora peggio dal punto di vista americano. Perché? Perché piano piano noi stiamo scoprendo una cosa che è questa. La Cina sembra aver raggiunto un predominio tecnologico sugli Stati Uniti, per cui le armi di pressione statunitense non sono mica tante. Esatto. Noi stiamo vedendo che piano piano stanno tentando di creare delle pressioni sempre più per esempio, no, una linea rossa posta da Pechino era quella che a Taiwan mai truppe americane o di altri paesi e di ieri la noticherani invieranno un contingente di 500 militari che non è ovviamente 500 militari è una cosa irrisoria di certo non non batti la Cina con 5, però è il simbolo perché in qualche modo stai contestando quello che, voglio dire decenni fa hai diciamo hai avevi proclamato ovvero sia che Taiwan era parte della Cina continentale, no? Nixon e eh Kissinger avevano dovuto dire questa cosa per fare l’accordo con Teng che gli è stato tanto utile per battere l’Unione Sovietica. Ora, voglio dire, se tu mandi delle truppe in C in a Taiwan, in qualche modo stai rinnegando quello che era stato detto. E perché lo fai? Lo fai per creare una situazione di tensione, provocare, vedere se riesci a far mettere a far scoppiare una crisi e quindi in qualche modo anche a mettere sanzioni e rifare il giochino europeo, perché è quello che stanno facendo gli americani. Solo che, e, voglio dire è molto più difficile farlo con i cinesi perché perché tecnologicamente ti sono avanti e quindi cosa vuoi fare di preciso? Gli hai regalato la Russia che fornisce a mani basse materie prime quante che ne servono. Hanno un vantaggio tecnologico i cinesi e dunque la tensione può essere utile per fare che cosa? Per spennare chi? Taiwan, il Giappone e la Corea del Sud, che è già un bel risultato, però che non so fino a che punto possa risolvere il grande problema che gli americani si ritrovano ad avere, ovvero sia di un debito essere impag ile e soprattutto di un equivoco di fondo. Devono scegliere o la bilancia commissariattiva, tutte e due non si può avere. Gli americani questa scelta non la fanno e questo è il loro difetto di fondo, la loro contorsione logica, che non possono fare come i bambini voglio tutto e anche il suo contrario e no, non funziona. Sì. Eh, il fatto è, infatti sono d’accordo, il fatto è che noi vediamo che per esempio il Giappone, che è sempre stato docilissimo eh vassallo degli Stati Uniti, ha dato qualche segnale di insomma di insofferenza nei confronti delle pressioni statunitensi. qualche leva, per esempio, ha oltre 1000 miliardi di treasury statunitensi in portafoglio e che potrebbero essere anche usati come strumento di pressione. Eh ha è integrato in un’area economica quell’accordo di libero scambio dell’Asia orientale che fa perno sulla Cina e che in cui di cui fanno parte anche la Corea del Sud. Quindi forse gli asiatici sono hanno un po’ più di sono un po’ più di scaltrezza. Gli europei invece sembrano inchiodati in un atlantismo, nonostante le picconate che gli Stati Uniti hanno inferto loro, che sembra tras trascinarli un po’ sempre più verso verso il fondo. E in questo contesto credo che si inserisca il piano di riarmo europeo, no? Che più che sì, insomma, un progetto militare strategico, mi sembra un bel tentativo di di creare una un asset price inflation, insomma. Tu come la vedi? Allora, la prima cosa che io voglio dire, una frase che ha colpito molto di questi giorni, quella di Wkov, il l’inviato, diciamo, di Trump Europa ha detto che è un è un’area del mondo disfun e c’hanno ragione. Perché disfunzionale? Perché non c’è un’omogeneità di fondo anche negli interessi al di là della lingua, della cultura, dei sistemi giuridici, quello che vogliamo, no? è che, voglio dire, c’hai una situazione nella quale Francia e Inghilterra spingono per la guerra, perché, voglio dire, con una situazione di debito estero anche loro drammatica, non possono far altro che spingere per la guerra perché ovviamente la rederazione non lavora. Dall’altro lato hai la Germania che invece è ricchissima, che avrebbe altri interessi, politicamente è un nano, è un nano e quindi non possono dire nulla in questo contesto che che cosa fanno? fanno questo piano di riarmo che bilancia commerciale in attivo, qualcosa di un preparativo guerra non lo sappiamo. Sì. Eh, questo è questo è un dato sicuramente significativo. Eh, quanto invece eh credo che ci sia una tendenza un po’ da noi a considerare tutte le questioni separatamente le une dalle altre, per cui eh le questioni economiche sono questioni economiche, le questioni geopolitiche eh sono vanno considerate in maniera separata. Io invece credo che tutto si tenga e per esempio anche il viaggio che che Trump ha ehm compiuto eh in in Medio Oriente rientri un po’ in questa in questa esigenza, cioè sta sostanzialmente cercando di attrarre di riconfigurare un Medio Oriente attraverso la leva commerciale economica che sia funzionale un po’ alla strategia statunitense e che garantisca un un flusso di investimenti tale, insomma, da eh migliorare la posizione la posizione statunitense. Però nel fare questo Trump ha dovuto, insomma, alterportare un po’ di modifiche al tradizionale approccio statunitense perché vediamo che i rapporti con Netaniau sembrano essere più tesi rispetto al passato. Tu come la vedi? Sì, vedo che che è così. Eh, gli Stati Uniti si sono, la Casa Bianca si è trasformata nella più grande merchant bank del mondo. Voglio dire, eh attraggono capitali per la loro area economica, non lo fanno perché, voglio dire, sono avidi o ma perché ne hanno estremo bisogno. Quindi hanno provato a prendere tutto quello che è possibile prendere da quell’area di mondo ricchissima che è appunto quella degli emirati, dei sultanati petroliferi del del Golfo Persico, quindi il Qatar, gli Emirati Arabi e ovviamente il regno saudita soprattutto che è l’artitrave di tutto, compreso il Petrodollaro. E niente, eh vediamo cose interessanti. I catarioti, per esempio, hanno puntato molto sull’acquisto di aeroplani per la loro Emirates, per la loro compagnia, con un investimento che a seconda di quello che sei deter c’è chi dice 100 miliardi, c’è chi dice 200 miliardi, poi dipende insomma perché i contratti non li abbiamo visti. Ovviamente il il l’Arabia Saudita invece ha puntato molto sia sugli investimenti nelle aziende tecnologiche perché una Salman è quella di trasformare la in un futuro post petrolifero in un grande hub tecnologico del mondo. E gli Emirati Arabi Uniti invece hanno riconfermato i loro investimenti negli Stati Uniti per 1200 miliardi, però in 10 anni, in 10 anni, cioè della serie Sì, stiamo a vedere che succede poi fra 3 anni tu te ne vai e stiamo a vedere eh non sono stupidi. Un’altra cosa che hanno fatto è questa che cioè fanno un po’ la politica dei due forni. proprio in questi giorni è andato in in corso a Qualalampur il eh diciamo così un vertice tra l’organizzazione dei paesi del Golfo, del Golfo Persico e i paesi dell’Asean, quindi Vietnam, Cina eccet questi paesi qua. Quindi vediamo che gli ara sì hanno fatto tanti festeggiamenti, tante grandi promesse, eccetera eccetera, però non disegnano di tenersi calda anche eh la Cina popolare perché poi la realtà è questa. Poi del resto sappiamo che, voglio dire, lentamente, ma è nato anche il Petro Yan, cioè eh l’Arabia Saudita, il petrolio a Pechino se lo fa pagare in Yuan, non in dollari. Insomma, c’è una cororte, del resto gli arabi son mercanti, eh, quindi c’è un’accortezza nel modo. Poi, certo, c’è tutta la fantasmaguria propagandistica eh trampiana che ben conosciamo, però gli altri, quelli che ha di fronte non sono fessi, sanno bene come muoversi in maniera molto scaltra e molto intelligente. Sì, questo questo indubbiamente e credo che questo sia la cifra un po’ del multipolarismo, no? Il fatto che adesso in questa fase anche attori che prima erano dei Vassalli, degli Stati Uniti, adesso invece alzano la testa e costringendo quindi Washington a mercanteggiare continuamente, a dare qualcosa in cambio rispetto a ciò che chiede. E quindi questo è un cambiamento di paradigma. Concluderei, Giuseppe chiedendoti cosa ne pensi riguardo alle evoluzioni del delle trattative eh trattative tra Russia e Ucraina e della posizione che gli Stati Uniti stanno assumendo, che non si capisce bene dove Trump stia andando cercando di andare a parare, perché un giorno è conciliante, il giorno dopo minaccia, poi il giorno dopo fa marcia indietro, lo conosciamo, il personaggio è avvezzo a questo genere di atteggiamento. Ma tu hai qualche qualche impressione in proposito? Ieri ha fatto un uno post di fuoco contro Putin che dice che sta esagerando, che sta giocando con quasi di minacce che un presidente non dovrebbe mai fare nei confronti di un proprio pari eh di un proprio pari in tutti i sensi anche dal punto di vista atomico. Eppure Trump l’uomo è quello e va bene. Ehm che dire? Eh, sappiamo bene qual è la situazione. L’Ucraina deve continuare la guerra, non tanto l’Ucraina, ma l’elite che ha preso il potere nel 2014. Sennò fanno una brutta fine, lo sappiamo tutti che è così. Quindi devono continuare. Sono spalleggiati dagli europei. Un’Europa ormai isolata, un Europa ormai che ha perso competitività, che ha perso mercati e che ormai vede solo nella guerra contro la Russia la possibilità di riavere ciò che ha perso, perché questa è la situazione. La Russia si trova in una situazione un pochino strana, ha stravinto dal punto di vista economico perché le sanzioni l’hanno rafforzata, ha stravinto dal punto di vista diplomatico, per è stata isolata, ma anzi ha guadagnato grande considerazione internazionale e molti alleati e ha stravinto laa militare e allora per Putin non acc la pace. perché ha ehm ha al momento del lancio della operazione speciale ha posto degli obiettivi e non vuole cedere perché secondo me ha paura che la sua opinione pubblica e la storia consideri la vittoria in Ucraina una sorta di vittoria mutilata, una sorta di mezza vittoria in qualche modo e quindi vogliono avere tutto anche loro. Stati Uniti che hanno straperso la guerra contro la Russia, ma hanno stravinto la guerra occulta contro l’Europa, possono sbandierare, appunto, questa sorta trattato sulle materie prime firmato con l’Ucraina e stanno di fatto tagliando la coda perché questo stanno facendo e lasciano l’Europa. Per assurdo questa situazione è una situazione che ricorda molto quella del 39. Io sono sempre stato un faute. Uno di quelli che diceva che questa guerra ricordava molto ciò che avvenne prima della prima guerra. Invece proprio specifica pare più simile a quella della seconda perché gli Stati Uniti sono riusciti a svicolare a svicolare e mandano avanti gli altri. L’Europa è in una bruttissima situazione, eh, brutta, messi male economicamente, messi male tecnologicamente, messi male diplomaticamente e alla fine cos’è che ci rimane? muovere guerra alla Russia, una nuova operazione Barbarossa sembrerebbe qualcosa del genere. È è una tragedia questa qua, eh, ma l’ha detto anche quel Merz il ha detto in pratica ha detto siamo cobelligeranti, ha detto siamo la Russia è un paese ostile, ha detto ieri, poi fanno il solito balletto, no? MERS dice: “Daremo i Taurus con la possibilità di di lanciarli in territorio russo in profondità. Poi arriva il vice il vice cancelliere che dice no non si può fare”. Poi arriva il ministro degli esteri che dice forse si può fare, forse noemo. Oggi va Zelenski in a Berlino e miracolosamente esce l’idea che la Germania aiutina a costruire i suoi missili da crociera, in altri termini gli taus e poi in Ucraina mettono l’adesivo con la bandierinao gialloblu e questa è la stanza delle cose. provano ad uscirne puliti, però stanno provocando in maniera pesante la Russia e non è l’unico quadrante dove si nota perché bisogna guardare anche la penisola penisola scandinava, soprattutto il confine con la Finlandia che si sta militarizzando e soprattutto questa continui atti di pirateria dei paesi estoni nel Mar Baltico contro le navi che portano il petrolio russo. I russi hanno iniziato a scortare le navi con le loro navi da guerra, cioè un altro focolaio che sta peggiorando e sono cose fatte apposta. Eh sì, perfetto. Direi che oggi abbiamo messo sufficiente carne al fuoco, per cui vi ricordo questo canale si regge unicamente sulle mie forze. 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Lo scorso mercoledì 21 maggio, l’asta attraverso cui il Dipartimento del Tesoro pianificava di collocare Treasury Bond a scadenza ventennale per un controvalore di 16 miliardi di dollari si è risolta in un sostanziale insuccesso, intensificando le pressioni al rialzo sui rendimenti dei Treasury a 20 anni. Anche gli interessi sui titoli a 10 anni e a 30 anni stanno disegnando una traiettoria ondivaga ma tendenzialmente ascendente, nonostante la recente “tregua tariffaria” raggiunta con la Cina. L’effetto catalizzatore alla base della débâcle è dato dal declassamento operato il venerdì precedente da Moody’s, che ha sottratto la massima valutazione (AAA) al debito federale statunitense per la prima volta dal 1919 allineandosi ai pronunciamenti della stessa natura formalizzati da Standard & Poor’s e Fitch. Il giudizio di Moody’s nasce dall’impressione che «la pur sussistente forza economica e finanziaria degli Usa non compensa più il declino dei parametri fiscali». Moody’s evidenzia inoltre che «governi e Congresso hanno finora fallito nel concordare misure in grado di ridurre i disavanzi fiscali e il costo degli interessi», esprimendo per di più la convinzione che le misure messe in cantiere dall’amministrazione Trump aggraveranno sostanzialmente la situazione. Il riferimento è al disegno di legge comprensivo di tagli delle tasse per circa 4.000 miliardi e riduzioni della spesa pubblica pari a 1.500 miliardi. In questo quadro si inserisce il tour diplomatico che Trump, accompagnato dal gotha di Wall Street, della Silicon Valley e del complesso militar-industriale, ha realizzato nella penisola araba. La visita ha fruttato impegni di investimento da parte dei vertici istituzionali di Arabia Saudita, Emirati Arabi Uniti e Qatar per un ammontare di oltre 2.000 miliardi di dollari. Parallelamente, Trump ha minacciato dazi del 50% nei confronti dell’Unione Europea, con particolare riferimento alla Germania, che nel 2024 ha superato il Giappone affermandosi primo Paese al mondo per posizione finanziaria netta positiva. Ne parliamo assieme a Giuseppe Masala, economista, analista politico, gestore dell’omonimo canale Telegram e collaboratore della testata telematica «L’Antidiplomatico».
FONTI
https://www.reuters.com/business/tepid-demand-us-treasury-auction-shows-investor-jitters-about-tax-bill-deficit-2025-05-21/
https://www.wsj.com/finance/investing/jgbs-mixed-as-market-participants-await-fresh-catalysts-42f56174
https://ratings.moodys.com/ratings-news/443154 https://disclosure.spglobal.com/ratings/en/regulatory/article/-/view/sourceId/6802837 https://www.fitchratings.com/research/sovereigns/fitch-downgrades-united-states-long-term-ratings-to-aa-from-aaa-outlook-stable-01-08-2023 https://fred.stlouisfed.org/series/GFDEBTN https://waysandmeans.house.gov/2025/05/22/passed-the-one-big-beautiful-bill-moves-one-step-closer-to-president-trumps-desk/
https://www.crfb.org/blogs/permanent-ways-means-bill-could-add-53-trillion-deficits https://www.whitehouse.gov/articles/2025/05/what-they-are-saying-trillions-in-great-deals-secured-for-america-thanks-to-president-trump/
https://www.politico.eu/article/donald-trump-eu-von-der-leyen-50-percent-tariff-standoff/
https://www.bloomberg.com/news/newsletters/2025-05-27/japan-cedes-top-creditor-title-to-germany-after-34-year-run
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AVVERTENZA: Questo video contiene discussioni su conflitti armati ma non dati militari classificati. Può pertanto non essere adatto a tutti gli spettatori. Il sostegno economico viene utilizzato esclusivamente per la produzione di contenuti indipendenti e ricerca.
23 Comments
audio penoso oggi…….interruzioni continue
Sì, tutto molto interessante come sempre, però il Dott. Masala si aggiusti il microfono o la connessione oppure controlli se lo spinotto del microfono è inserito bene. E' uno stress ascoltare in queste condizioni.
Emirates non è Qatariota
Il denaro è la feccia dell umanità
Sig.Masala,la prossima volta conviene fare un collegamento telefonico.
La sua connessione non e' delle migliori.
Non per colpa sua,ma la connessione e' pessima
I parchi eolici della sardegna ,penalizzano la connessione del sig.Masala
Peccato… è inascoltabile…audio terribile…
Eh no! Proprio in un punto non sono d'accordo con Giuseppe Masala. Il gangster americano Donald Trump non è affatto "pari" al grande Presidente della Federazione Russa, Vladimir Putin, nemmeno sul piano nucleare e militare. La Russia, infatti, possiede circa 1.000 testate nucleari in più rispetto agli Stati Uniti ed è dotata di armi ipersoniche che né gli USA né l'intera NATO hanno. Possiamo dunque affermare che il gangster Donald Trump è inferiore e sottomesso a Vladimir Putin. 😉
Bella puntata ma con l'audio pessimo di Masala…sarebbe stato da fermare tutto e riprenderla dal principio.
Basta, ascoltare Masala in questo modo è uno stillicidio. Quando avrà un sistema di collegamento almeno decente potrà essere ricontattato, così non ha senso.
All'ottavo minuto ho smesso di guardare il video perché l'audio fa schifo e non si riesce a seguire e nel 2025 non si sopportano più queste pecche, proprio perché era interessante. Non è la prima volta, possibile che non si riesca a fare meglio? Con cosa vi collegate con il phon? Che già i video con risoluzione a 720 sono scarsi, su dai.
PERO' MASALA VA IN TANTE TRASMISSIONI, UNA CAZZAROLA DI CONNESSIONE DIGNITOSA POTREBBE PROCURARSELA, ECCHECC°°
Indecente.
Ma perché vi avventurare in queste cose se non riuscite nemmeno a garantire uno straccio di audio ? Ma a che serve ?
Audio pessimo
Purtroppo a mio avviso bisogna capire che i globalisti sono da secoli al comando condizionando il mondo… la vedo dura renderli inoffensivo in breve tempo…. ma la speranza è l'ultima a morire !!
Ma com'è che siamo ancora a parlare di Americani, Cinesi, Europei, Russi … ? L'analisi andrebbe fatta a livelli più alti, ai livelli dei poteri finanziari che stanno dietro a questi recinti. Non esiste una sola America come non esiste una sola Cina ecc…
Complimenti comunque sempre x il programma.
Non si può ascoltare!
fuochi d'artificio in Russia ieri non pervenuti?
Giuseppe, metti una ADSL veloce😁
Ottima puntata ❤
👍
Non si capisce niente,perché non controlla la qualità di connessione
E' DISTURBATA la TRASMISSIONE VOCALE !