Radio Zeygos L’economia Giapponese
benvenuti ad una nuova puntata di Finanza Inutile oggi mettiamo sotto la lente il Giappone siamo a metà 2025 e la situazione economica beh è piuttosto intricata c’è un bel po’ di carne al fuoco eh la banca centrale la Bogi che prova diciamo normalizzare le cose dopo anni di tassi bassissimi poi c’è l’inflazione che non molla è una crescita che fatica a partire e ovviamente non mancano le incertezze globali a condire il tutto sì è una fase davvero delicata un vero come dire esercizio di equilibrismo per la Banca del Giappone devono gestire questa uscita da politiche monetarie super espansive senza far deraiare un’economia che insomma non è al massimo della forma esatto questa normalizzazione a maggio 2025 il tasso di riferimento è rimasto fermo allo 0,5% giusto corretto certo era stato alzato a gennai dallo 0,25% un livello che non si vedeva da 17 anni che per il Giappone è quasi beh fantascienza ma allora perché fermarsi di nuovo a maggio la solita proverbiale super cautela giapponese o c’era dell’altro beh un po’ di quella cautela c’è sempre non si smentiscono ma le ragioni principali diciamo sono state le tensioni commerciali globali pensiamo ai dazzi USA e tutto il resto e poi la necessità di valutare bene l’andamento dell’inflazione interna il governatore Ueda ha parlato di flessibilità ma ecco ha legato futuri rialzi a Sengali chiari servono crescita dei salari e inflazione sostenuta la prossima riunione è a metà giugno gli analisti sai sono un po’ divisi molti però pensano che per ora resteranno fermi forse un ritocco nel trimestre successivo capisco però intanto l’inflazione non aspetta mica ad aprire eravamo al 3,6% annuo ben sopra l’obiettiva del 2% che l’abbog insegue da da sempre praticamente come si spiega questa cosa loro le si dicono fiduciosi di raggiungere il target nel medio termine anche se poi hanno dovuto tagliare le stime di crescita proprio per via delle turbolenze esterne però sì questa inflazione così alta resta il fattore chiave è quello che alimenta il dibattito sulle prossime mosse sai eh alzi tassi per frenarla ma rischi di soffocare la poca crescita che c’è e a proposito di segnali contrastanti il mercato del lavoro sembra tirare parecchio disoccupazione bassissima 2,5% ad aprile questo dovrebbe dare una mano alla Bogi no supporta l’idea della crescita salariale sperare che i salari possano davvero salire e alimentare un’inflazione buona quella da domanda interna il problema però è che poi ti scontri col dato del PIL primo trimestre 2025 crescita zero piatta zero sì 0,0% su base trimestrale ok è andata un po’ meglio delle stime preliminari che davano un -0,2% ma insomma resta il segnale di un’economia davvero fiacca che non accelera e se l’economia generale è fiacca l’industria come sta la produzione ad aprile è scesa ancora -0,9% sul mese dopo un piccolo rimbalzo a marzo cosa la frena ma a frenare sono stati soprattutto i macchinari i trasporti tranne gli autoveicoli curiosamente e i metalli lavorati è un mix direi debolezza della domanda interna ma anche incertezze sull’export legate proprio alle tensioni commerciali di cui parlavamo lo conferma anche il PMAI manifatturiero quell’indice sulla salute del settore ah sì a maggio era 49,4 quindi ancora sotto 50 che significa contrazione è l’und1º mese di fila che succede anche se va detto è il leggerissimo miglioramento rispetto ad aprile i dazzi US pesano è chiaro un piccolo segnale positivo forse viene dall’occupazione nel settore lì c’è stato l’aumento più forte da aprile 2024 ma è poca cosa ecco quindi industria in affanno e servizi di solito sono più resilienti no eh sì di solito sì ma anche lì si nota un po’ di fiacca il PMI servizi a maggio era 50,8 quindi ancora espansione tecnicamente sì sopra 50 ma lo slancio è diminuito rispetto ai mesi precedenti c’è un rallentamento anche lì insomma però aspetta c’è una nota quasi stonata in tutto questo il sentiment dei consumatori a maggio è migliorato per la prima volta in 6 mesi e non basta le vendite al dettaglio ad aprile sono pure accelerate più 3,3% sull’anno ma allora i giapponesi fanno shopping nonostante tutto sembra quasi che non leggano i dati sull’industria ah beh è una divergenza interessante sì un po’ un rompicapo consumi che sembrano tenere botta contro un’industria che invece soffre fa sorgere qualche dubbio no quanto può durare questa spinta ai consumi se poi l’industria non migliora e i salari faticano a crescere davvero poi c’è il dato immobiliare anche se un po’ vecchio di gennaio prezzi in forte crescita specie a Tokyo ma nuove costruzioni in calo altro segnale misto quindi se dovessimo tirare le summe il Giappone sta camminando su un filo bello sottile direi proprio di sì l’economia è molto molto esposta alle dinamiche globali soprattutto commerciali la capacità della BOJI di continuare questa normalizzazione monetaria magari alzando ancora un po’ i tassi dipende tantissimo da come evolvono le prospettive di crescita fuori dal Giappone se il quadro globale dovesse peggiorare beh lo spazio di manovra per la bogge si ridurrebbe parecchio si conclude così la puntata di oggi mi raccomando rimanete sintonizzati sui nostri canali per nuovi aggiornamenti
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