Prosecco DOC | APERIOPERATORI | POSIZIONAMENTO DEL PROSECCO DOC IN CINA E GIAPPONE
17:05 direi di partire anche perché eh puntualmente non siamo poi rispetto a chi è in oraria eh buon pomeriggio a tutti e bentrovati a questo terzo appuntamento di questa eh sessione primaverile del apri operatori dopo gli incontri in presenza tra il primo e il secondo online come questo eh dedicato a alcuni dei più importanti mercati della nostra dizione oggi ci affacciamo a due mercati che uno rappresenta una sempre una potenzialità inespressa poi che è sicuramente il mercato cinese che continua a far segnare i risultanti puntualmente al di sotto delle attese visto quello che rappresenta ma che nessun operatoreanale si esime dal presidiare proprio per eh le potenzialità che potrebbe esprimere dall’altro è un mercato giapponese che invece dimostra grande attenzione per le produzioni generali di qualità italiane che eh rappresenta per alcuni dei nostri colleghi di altre denominazioni italiane uno dei mercati di export a livello internazionale tra i più importanti e che da noi pur sviluppando comunque volumi interessanti rimane marginale nel panorama del nostro esport ovvero come diceva poco fa Andrea prima nellinizio ufficiale dell’appuntamento uno 0,4% del nostro Expo mercati che riteniamo però sia obbligatorio continuare a monitorare e continuare a provare ad individuare la metodologia migliore per approcciarli tenendo conto che sono figli di cultura probabilmente piuttosto lontane da noi motivo per il quale è bene capire cosa cosa cercano loro oggi in un vino e devo dire che l’impressione che abbiamo specie per il mercato cinese la l’appil sia rappresentato da un momento pensatemi in termini di occidentalità non certo un prodotto che vada in abbinamento con le cucine locali perché di cucine bisogna parlare non di cucina perché sono paese che sono grand per quanto riguarda Cina è un paese che è grande quanto un continente quindi standosi da un cantone all’altro cambia e mondo alla luce di queste mie brevi forse anche banali considerazioni lascio la parola e ringrazio a Danis Fantini che come ormai da tradizione alcuni anni ci ci assiste e ci fornisce i dati per questo tipologia di attività attività che serve a noi per programmare la le nostre attività ma contiamo sempre servono anche le nostre aziende per meglio comprendere cosa succede succede nei mercati che cerchiamo di approcciare e quindi un grazie a lui e invece per le conclusioni poi lascerò la parola al collega Battistelli grazie grazie a te Luca e buon pomeriggio a tutti ehm beh diciamo che questo è il terzo appuntamento appunto dell’ultima release degli apri operatori e di conseguenza ora metterò in condivisione quelle che sono un po’ eh le slide che ho preparato per presentarvi i risultati principali di queste due indagini che appunto abbiamo fatto nel corso di fine eh 2000 eh 24 inizio 2025 iniziando dal Giappone giappone che come diceva anche adesso il direttore è un mercato importante soprattutto dal punto di vista degli acquisti dall’estero di spumati perché per valore rappresenta il terzo dopo Stati Uniti e Regno Unito quindi è un mercato dove i consumi di vino spumante di sparkling sono sicuramente molto importanti tantoè vero che qui vedete sostanzialmente i trend degli ultimi 5 anni delle importazioni che a valore Nel 2024 hanno registrato una riduzione rispetto al 2023 ma vedete come rispetto al picco del 2022 parliamo di quasi 700 milioni di euro di sparkling importati ehm vi dicevo che appunto eh c’è un calo negli ultimi 2 anni eh del circa il 13% a valori e però a parità di di volumi quindi vuol dire che sostanzialmente c’è stato una riduzione soprattutto dei prodotti di fascia più alta e qui sicuramente lo champagne è tra quelli che ha subito maggiormente la riduzione un po’ come tutto il mondo nel 2024 perché ricordo lo champagne è calato un’esportazione di quasi il 10% a valore nel 2024 4 nel nel lungo periodo eh siamo ancora sotto a valore perché vedete eh un 4% in meno con un 9% a volumi ciò nonostante la Francia la fa ancora da padrone perché ha una quota superiore all’80% al secondo posto abbiamo la Spagna mentre noi siamo terzi vedete con una quota di circa 6,5% per quanto in crescita rispetto al 2019 eh questi invece sono i trend dell’export di Prosecco veniva era citato anche prima Prosecco Spumante quindi solo no frizzante nel 2024 abbiamo spedito eh 1,2 milioni di litri per un corrispettivo di oltre 7 milioni di euro e in crescita rispetto al 23 23% in più a valore 20% circa volume ancora più alta se guardato nel raffronto dei 5 anni eh rispetto a quello che nel 2019 la crescita è stata del 20% a volumi e del 42% a valori eh diciamo però che il proseco non è la tipologia di spumante più esportata in Giappone infatti al primo posto ci sono gli spumanti generici con circa eh 15 milioni di eh di valore e 4,6 milioni di litri al secondo posto ci sono gli altri prodotti gli altri spumanti DOP qui sappiamo che il Trento DOC ad esempio rappresenta una tipologia ehm che va forte diciamo così nel mercato giapponese poi il prosecco che è comunque quello che negli ultimi anni ha registrato una variazione più alta veniamo invece quindi alla parte più qualitativa cioè di quello che è la notorietà il consumo di prosecco nel mercato giapponese che è un po’ il il punto di forza della dell’indagine fatta su 1000 interviste di ehm popolazione consumatori di vino in Giappone qui vedete un po’ com’è stato ripartito il campione eh sia tra maschi e femmine anche per fascia di età eh notare come c’è un livello di istruzione molto alto perché comunque tenete presente che sia per quanto riguarda il Giappone che per la Cina le indagini sono focalizzate sono le principali città quindi per la Cina di primo e secondo livello e per il Giappone anche Tokyo e altre città importanti e questo ovviamente rende eh giustizia fra virgolette di questa maggior composizione di eh mh consumatori con più alto reddito da un lato ma anche a livello di istruzione allora in Giappone nell’ultimo anno quasi un giapponese su due ha dichiarato di aver consumato vino di uva faccio la specifica perché come sapete nei mercati asiatici ci sono anche altri prodotti chiamati vino che però non derivano dalla fermentazione dall’uva ma come in Cina ad esempio di cereali e così come in caso di del Giappone anche di riso ehm è interessante vedere come nella distinzione tra chi conosce o consuma vino di uva ferma o vino di uva eh spumante eh c’è poca differenza cioè a differ rispetto ad altri paesi dove gli spumanti rappresentano una quota più bassa rispetto ai vini fermi qui in Giappone invece non c’è tantissima differenza vedete il 57% eh dichiara di non consumare mai vino fermo nel caso degli spumanti siamo al 61% quindi solo a quattro punti percentuali in più mentre sempre rimanendo nella categoria degli alcolici vedete che la birra e i superalcolici sono invece altri due prodotti maggiormente consumati rispetto al vino di uva eh come mai non consumano vini spumanti diciamo che il 42% non lo fa per altri gusti legati sostanzialmente anche alle tipologie di prodotto e cioè quindi alla concorrenza delle altre bevate alcoliche mentre il 33% sostanzialmente non li consuma perché non li trova nelle eh nei negozi che frequenta abitualmente o nei ristoranti così come non ritiene ci siano occasioni di consumo dedicate ai vini spumanti ai vigili spumanti in generale vediamo come invece è conosciuto consumato in prosecco qui la percentuale è il 9% della popolazione il totale indagata che ha dichiarato di aver consumato nell’ultimo anno interessante vedere dove questa percentuale media aumenta nelle diverse categorie cioè aumenta nel caso dei milleniers che arriva al 13% aumenta tra chi ha reddito più alto così come chi ha anche più alto livello di istruzione e sembra esserci una predirezione maggiore del prosecco tra gli uomini rispetto alle donne se guardiamo anche gli altri spumanti e ci soffermiamo un attimo sul grado di notorietà qui la champagne lo fa da padrone perché solamente il 3% della popolazione ha dichiarato di non conoscerlo mentre questa non conoscenza arriva al 41% del prosecco aumenta fino al 55% nel caso del cava e al 63% nel caso dell’Astic eh quali sono i driver di acquisto di chi consuma prosecco allora soffermandoci sui primi tre siamo sempre sul prezzo il passaparola e il brand interessante vedere invece quali sono le differenze tra le fasce di età cioè se il 18% è la media di chi dice di scegliere il Porsco sulla base del prezzo arriva al 25% nel caso della generazione X quelli fino a 55 anni eh se la confezione d’etichetta quindi il packaging rappresenta un criterio di acquisto per il 12% della media arrivo al 23% nel caso dei diversamente giovani cioè i cosiddetti BB Boomber l’utilizzo di app la scelta di internet o di guide è un criterio che mediamente interessa prioritariamente il 9% dei consumatori ma arriva al 12% nel caso dei millennials interessante la questione del rosé il prosecco rosé è un criterio di acquisto per il 4% appunto della media del campione ma arriva al 13% nel caso dei più giovani dove si consuma prosecco eh 6 su 10 lo consumono a casa e il rimanente 4 eh su 10 40% invece è fuori casa la tipologia da solo non mixato è comunque preponderante sia nei consumi tra le mure domestiche 77% ma anche fuori casa vedete sette consumatori su 10 chi lo consuma fuori casa lo consuma da solo e non mixato eh quali sono le motivazioni invece di chi non consuma prosecco cioè vi abbiamo spiegato nella domanda cos’è il prosecco per chi non lo conosce o per chi lo conosce solo raramente perché non lo consumate diciamo che anche qua sommando le diverse risposte per eh tipologia che ci hanno fornito eh vedete che il 30% non lo consuma per una questione di gusto cioè o perché non gli piace o perché preferisce altri vini in particolare quelli fermi e un 9% invece per l’origine nel senso che magari o gli piacciono di più altri eh prodotti italiani oppure preferisce proprio spumanti o prodotti vini di non italiani quali sono invece allora diciamo così gli incentivi che potrebbero spingervi a consumare il prosecco anche in questo caso andando a vedere i diversi aggregati di risposta il 32% ci dice eh per una questione di gusto cioè quindi o un minor contenuto alcolico o una diversa qualità argonolettica come una minor presenza di zuccheri oppure un 7% invece legate alle caratteristiche green sia che si parli di prodotto biologico che di certificazione di sostenibilità anche qua se vogliamo guardare le differenze principali che ci sono per fascia di età se il prezzo diciamo una riduzione di prezzo potrebbe incentivare l’acquisto di un 28% di chi oggi non lo consuma questa percentuale arriverebbe al 35% tra i giovanissimi oppure se guardiamo quelle che sono le qualità organolettiche oggi un incentivo ulteriore per questo 16% di chi non lo consuma arriverebbe al 19% nel caso della GenX il packaging invece potrebbe essere un motivo o un incentivo al consumo soprattutto per i più giovani ultime due slide che facciamo per il Giappone è quella di capire cosa è accaduto negli ultimi due anni e cosa accadrà nel prossimo allora purtroppo diciamo che il Giappone è un mercato che negli ultimi 2 barra3 anni non è andato benissimo nel senso che da un punto di vista del consumo in generale sto parlando in generale di vino è stato abbastanza come avete visto prima dal lato delle importazioni stabile se non in calo e questo lo si vede anche ne nelle nei comportamenti dei consumatori perché come specifico sempre questa è la classica domanda dove noi cerchiamo di capire come è cambiata il comportamento di consumo e quindi abbiamo chiesto ai consumatori se negli ultimi due anni i consumi di vino in questo caso di spumante sono aumentati rimasti stabili o diminuiti e l’ultima colonna ci dice il saldo tra chi ha dichiarato di averli aumentati rispetto a chi li ha diminuiti e purtroppo purtroppo vedete che sono quasi sempre segni rossi cioè quindi è maggiore la percentuale di quei consumatori che hanno detto negli ultimi due anni di aver ridotto i consumi di spumanti invece a chi ha dichiarato i livelli aumentati c’è un unico segno positivo e fortunatamente riguarda al prosecco bianco vedete qui sembra esserci negli ultimi due anni un aumento dei consumatori che hanno dichiarato di averlo appunto accresciuto rispetto diminuito e rispetto a quello che sarà il i prossimi 12 mesi tenete conto che l’abbiamo fatto fino 2024 inizio 2025 questo significa che cosa prevedono per l’anno in corso e per l’anno in corso qui la situazione leggermente migliora migliora sempre nel caso del prosecco vedete più 3% il saldo tra chi eh il numero di consumatori che prevede di aumentare il consumo di prosecco bianco in questo caso 2025 rispetto a chi invece dice diminuirlo mercato cinese eh qui il direttore giustamente faceva presente come il mercato cinese è un mercato che potenzialmente potrebbe dare tanto ma negli ultimi anni questa potenzialità ancora non si vede il grafico di sinistra vi fa vedere quello che è stato l’importumanti nel corso degli ultimi 5 anni c’è da dire che il vino il mercato cinese è un mercato che si è sempre contraddistinto soprattutto per un forte consumo di vino fermo in particolare rosso anche se va detto che negli ultimi anni sta crescendo molto anche il consumo di vino bianco dallato e soprattutto di spumanti pumanti non sono champagne perché come vedete anche dal grafico di destra la Francia in particolare lo champagne ha una quota preponderante nelle importazioni tra l’altro in crescita dal 58 al 69% ciò non toglie vedete come gli ultimi 3 anni siano anni di calo delle importazioni sia a valore che a volume e il calo non è stato solo nel 24 sul 23 ma anche rispetto al livello del 19 l’italia ha una quota comunque significativa per quanto il segmento non sia così eh diciamo rilevantissimo perché parliamo di circa ehm 7 milioni di litri di eh spumante importato ma la nostra quota è di circa il 23% come eh questa quota è coperta soprattutto diciamo dal Prosecco che invece a differenza della media generale vedete nell’ultimo anno è cresciuto è cresciuto fino ad arrivare a circa 3,7 milioni di euro di esportazione e di 750.000 l ehm prima Andrea faceva vedere come parliamo considerando sia il frizzante che lo spumante di circa 1,2 milioni di bottiglie e se guardate le performance sia nell’ultimo anno ma rispetto anche al 2019 vedete tutti i segni positivi tra l’altro a valori negli ultimi 5 anni parliamo di una crescita del export di Prosecco di circa il 55% quali sono gli altri spumati che arrivano in Cina vabbè al secondo posto i generici sia per quanto riguarda il valore mentre per i volumi addirittura sono ancora più alti gli altri dopo quattro minoritarie così come anche quella dell’Astri survei consumatore anche qui 1000 interviste 1000 interviste come dicevo prima soprattutto sulle città di primo e secondo livello e infatti lo si vede anche dalla questione della livello di istruzione e il campione è fortemente istruito diciamo così la distinzione per fascia è abbastanza eh equiparata al di là della Genzetta che è un 10% ma il resto si divide in maniera quasi uguale e così come anche la fascia di reddito è sicuramente medio medio alta eh consumo di vino qui il tasso di penetrazione è più basso perché ovviamente sapete che in Cina va forte anche il vino della fermentazione cereali in particolare di sorgo qui abbiamo un 40% di tasso di penetrazione in questo caso è più alto però il tasso di penetrazione dei vini vini fermi rispetto a quelli spumanti infatti vedete come ancora alta la quota di chi non li consuma eh che parliamo di circa un 80% ehm molto più alto invece il consumo di birra vedete qui siamo sullo 9% di chi non consuma e anche gli stessi superalcolici ma questo dipende appunto anche dalla cultura del paese eh perché non consumano vini spumanti e frizzanti le motivazioni sono per il 68% riconducibili alla questione del gusto del prodotto e quindi o non gli piace o preferiscono i vini fermi o altri alcolici mentre un 11% soprattutto legata alla questione di consumo della reperibilità del prodotto il tasso di prenetazione del proseco è più basso rispetto al Giappone vi ricordate l’9 qui siamo al 7% anche qui è interessante vedere dove aumenta questo tasso di consumo tra le diverse categorie aumenta tra i millennial tra chi ha un reddito più alto ma anche un alto livello di istrazione e la cosa interessante è che sembra essere diciamo preferito dalle donne rispetto dagli uomini qui il tasso di prestazione vedete aumenta fino al 9% eh guardando quelli che sono i tassi di consumo e e guardando diciamo il complementare cioè di chi non lo conosce eh vedete che è ancora alta parliamo di un 50% quindi uno su due di quelli che sono gli user di spumanti o vini frizzanti non conoscono ancora il prosecco anche se va detto che a parte lo champagne che è invece straconosciuto in tutti gli altri casi degli altri spumati la percentuale è addirittura peggiore arriva all’84 in caso di Togliano doppiate l’80% dei cremà e al 66% dei caro eh quali sono i driver di acquisto del proseco in Cina allora diciamo qui è importante la questione del bio infatti sembra interessare il 14% dei consumatori come prima risposta aumenta addirittura il 22% nel caso della generazione X il prezzo è il quarto item indicato e arriva al 14% nei boomer mentre internet quindi app tutto ciò che è digitale eh cresce ovviamente nel caso delle generazioni più giovani dal 9% di media arriva al 14% eh dove si consuma eh anche qui anzi no qui scusate è diversa la la il peso ed è uno dei pochi paesi nel senso che eh mentre in tutti quelli che abbiamo analizzato quindi UK Francia Australia e Giappone eh fatto vedere prima la quota di chi sembra consumarlo fuori dalle mure domestiche è molto più alta vince in peso 53% contro il 47% di chi dice di consumarlo in casa e in questo contesto è forte anche il consumo mixato perché è vero che è ancora preponderante quello da solo ma vedete come la quota di chi lo consuma non da solo non mixato eh è alto sia che si guarda tra le mure domestiche che soprattutto nel fuori casa eh stessa domanda fatta ai giapponesi perché non consumate secco o non l’avete consumato negli ultimi 12 mesi allora qui c’è la forte preponderanza di chi dice non lo consumo perché preferisco o i vini fermi o non mi piace il suo gusto eh mentre la questione di vini e diversi dal sfumati diversi dal prosecco raccoglie solo un 5% interessante vedere come i vini fermi sono preferiti soprattutto dai baby boomer rispetto ai più giovani e la questione di costo interessa invece anche il Genix e la reperibilità diciamo così eh sembra lamentarsi di più maggiormente i millennial rispetto a una media del 10% qui vedete arriva al 20% della non reperibilità cosa potrebbe invece aumentare il consumo di Prosecco eh diciamo l’altra faccia della medaglia non lo trovo se lo potessi trovare sicuramente questo aumenterebbe e aumenterebbe ancora di più nel caso dei giovanissimi da un 19 al 29% eh la questione del gusto c’è una maggior qualità organolettica una maggiore presenza di zuccheri o anche un minor contenuto alcolico ecco questo è interessante che nella casa del Giappone non rientrava anzi in Giappone addirittura c’era chi lamentava che era troppo leggero qua invece in Cina sembra esserci un’attenzione particolare a la gradazione alcolica perché vedete che come prima risposta sia che si tratti di un dealcolato del minore produto alcolico messi assieme interessano un 10% se però prendiamo la risposta multiplo cioè tutti quelli che hanno dato una risposta vedete che arriviamo a percentuali molto più alte eh la questione degli zuccheri vedete interessa circa un 10% e potrebbe essere da stimolo per consumarlo maggiormente ma arriva addirittura al 15% nel caso dei milliers questi diciamo sono tutti item che possono dare uno spunto su come incentivare maggiormente il prosecco il consumo di prosecco in Cina ultime due slide allora eh cosaè accaduto negli ultimi 2 anni rispetto al consumo di Prosecco ehm la cosa interessante è che sembra esserci stato ma poi l’abbiamo visto anche delle importazioni un boom eh tra il numero di consumatori che ha aumentato il consumo di prosecco perché vedete il saldo è nettamente positivo più 22 nel prosecco bianco più 18 nel prosecco rosco pura fronte vedete di un saldo negativo di chi dice di aver ridotto i consumi di spumanti in generale rispetto a 2 anni fa e anche sui prossimi 12 mesi quindi nell’anno in corso il saldo per il consumo di prosequo è molto alto positivo sia per quanto riguarda il bianco che il roscia diciamo in un trend di crescita in generale del consumo di spumante che dovrebbe aumentare la cosa è molto interessante e chiudo con questo perché quando si pensa alla Cina si pensa sempre a un mercato molto complicato dove i consumi di vino fermo in particolare quelli rossi lo fanno da padrone è ancora così da un punto di vista di volumi assoluti però mentre i consumi di vino in particolare di vino rosso sono in calo da diversi anni c’è questo trend di crescita sugli spumanti sui bianchi anche e in particolare sul prosecco che invece stanno andando in controtendenza quindi questa è una bella notizia perché è vero è un mercato difficile ma come diceva il direttore all’inizio è un mercato dalle forti potenzialità e se parte quest’onda di interesse verso i vini eh fermi bianchi in particolare i vini fermi frizzanti bianchi il proseco se lo può giocare sicuramente bene chiudo qui e passo la parola ad Andrea grazie mille Denis anche per queste diciamo dati confortanti su quelli che possono essere gli sviluppi per i prossimi anni come si diceva all’inizio sono dei mercati minori infatti diciamo hanno una limitata esportazione di importazione di prosecco però credo che bisogna fare anche attenzione a quelle che sono le eventuali triangolazioni che vengono fatti magari per eludere alcune alcune diciamo tasse tassazioni particolari no per cui eh sono dei mercati molto particolari in particolare quello cinese sono stato anche sorpreso per quanto riguarda il Giappone perché se guardiamo l’export italiano di spumante al primo posto non c’è il proseco ma ci sono gli spumanti generici quindi se ehm guardando magari anche il prezzo di esportazione del prosecco piuttosto che anche una buona quota di altri DOP che immagino siano un metodo classico magari dal Trento Doc al Franciaacorta no quindi con un valore piuttosto alto mi sorprende che il primo diciamo prodotto spumante italiano sia proprio quello generico che ho fatto anche il conto dovrebbe essere con un prezzo a bottiglia da €2,40 come importazione e e quindi sono anche un po’ da la lettura di questi dati è abbastanza difficile capire cosa vuole il consumatore eh giapponese no ehm anche perché se poi guardiamo quella che sono state le risposte credo che il almeno per quanto riguarda il Giappone il portafoglio vince sempre sia sulla qualità che anche sul tutte le caratteristiche di sostenibilità ambientale piuttosto che sociale no eh non solo per incentivare ma anche proprio perché lei eh diciamo eh consumerebbe a Proseguo al primo posto sempre il prezzo cosa invece diversa sul mercato cinese dove lì invece eh si va a premiare quello che è il la valorizzazione del gusto anche se non piace proprio per il gusto proprio perché eh viene preferito eh un vino fermo piuttosto che altre che altre bevande vediamo che un consumatore potrebbe essere incentivato bere prosecco oppure incrementare i propri consumi non tanto per il prezzo ma per altre qualità altre caratteristiche da quelle organolettiche piuttosto quelle relative alla sostenibilità ambientale come si evinceva dal dal biologico no per cui personalmente ha cambiato un po’ la percezione dei di dei mercati di questi due mercati che avevo prima di vedere questi questi dati e credo sia importante eh poter fornire queste informazioni se non anche andare più in dettaglio approfondire queste queste dinamiche per capire come proporre il i nostri prodotti in particolare il prosequo doc no e capire se ci sono anche delle come si può dire degli ostacoli che vengono eh che sono presenti a causa della normativa del paese di entrata perché essendo dal punto di vista spumantistico uno anzi forse anche il primo paese al mondo vedere che nel mercato in alcuni mercati l’Italia al terzo posto dove abbiamo un dominio incontrastato dai francesi e sul mercato AT giapponese eramo gli spagnoli eh ci deve far capire anche se questo è dovuto un po’ alle legislazioni all normativa import export piuttosto che a queste triangolazioni che vengono fatte quindi poi considerando magari il prodotto che arriva da Singapore Hong Kong tutte queste basi commerciali magari poi l’Italia abbia un peso diverso rispetto a quello che che abbiamo presentato ma sicuramente quello che può essere un coinvolgimento da parte degli operatori ricordo sì questo l’Osservatorio economico del Proseco questa iniziativa che abbiamo avviato già qualche anno fa credo ci posso possa anche diventare un’occasione di confronto di dialogo tra tra operatori per capire quali potrebbero essere ehm le opportunità che il che anche a livello consortile si possono cogliere ma anche capire quali possono essere le criticità dove eh come sistema produttivo possiamo intervenire nelle nelle sedi opportune eh te partecipante guarda se posso aggiungere una cosa no giusto perché l’hai citata e quindi è volevo dare ulteriore specifico allora sulla questione del prezzo eh su queste risposte cioè quelle del prezzo occorre sempre fare un minimo di tara perché è chiaro che quando tu un consumatore dici cosa ti potrebbe incentivare di più aumentando il consumo è chiaro che l’aspetto economico incide e e la risposta non dico sia quasi naturale scontata per cui io mi soffermerei più sulle altre risposte cioè non non si deve pensare che il prosecco è troppo caro rispetto agli altri qualsiasi vino nel momento in cui gli dici “Eh ne beresti di più?” Sì grazie a cosa se costa meno cioè eh noi ovviamente lo chiediamo perché eh l’importanza della risposta che viene data va valutata anche rispetto ad altri item però non mi soffermerei troppo su questo poi è chiaro che l’importanza del prezzo diventa ancora scusate il gioco di parola più importante in un momento in cui l’economia di un paese è il rallentamento e il Giappone ha avuto gli ultimi due anni come avete visto nelle importazioni in calo quindi è ovvio che se io questa indagine magari la rifaccio fra 4 anni sperando che il Giappone invece abbia una crescita una ripresa del PIL probabilmente l’importanza del prezzo viene un po’ a scemare nella nel nei driver di acquisto e questo quindi io metterei in considerazione cioè è bene contestualizzare questa risposta anche rispetto a quello che è l’andamento dell’economia e delle importazioni in quel momento e di lì poi si spiega anche perché il generico magari è cresciuto tanto nell’ultimo periodo eh questo era un po’ ecco quello che che volevo aggiungere rispetto al dato che hai visto e che ti ha meravigliato cioè nel senso sì è giusto stupirsi però contestualizzandoli quello che è un po’ l’andamento dell’economia di quel paese ci sta ecco non non ne farei una una legionamento di prezzo del Prosecco lo farei più che altro come risposta che hanno dato i consumatori perché in questi ultimi 2 anni le importazioni sono per Ah l’ultima cosa sulla sul Singapore è vero è una importante per l’Asia però considera che andando a verificare l’andamento delle importazioni per origine questa triangolazione dovrebbe essere eliminata per cui effettivamente rispetto a quello che è il peso della della Francia sul mercato giapponese ma anche cinese è che loro sono presenti da molto più tempo rispetto a noi quindi hanno avuto tempo per consolidarsi con una quota di mercato molto molto importante noi siamo fra virgolette un po’ più giovani ecco rispetto a questi mercati e probabilmente sul prezzo sarebbe mettere da a parità di potere d’acquisto no quindi mantenendo fermo il prezzo in modo che non ad esempio adesso rifaccio l’esempio sul su di su me stesso magari ho ridotto le occasioni di consumo perché magari vado fuori una volta di meno nel ristorante oppure alle ai locali però cerco di mantenere di acquistare meno ma meglio quindi con una minorenza ma di acquistare un prodotto magari dal punto di vista qualitativo superiore e che anche la motivazione del della mancanza di occasioni di consumo piuttosto che di reperibilità del prodotto sul mercato anche questo eh ci deve far riflettere eventualmente con i propri buyer gli operatori che sono presenti in loco perché mi ricordo un’altra problematica sul mercato cinese era che c’era una folta diciamo un folto numero di Bayer no che magari un anno c’erano l’anno prossimo non c’erano più quindi c’è anche una sorta di incertezza di di operatori in loco che possono garantire un corretto flusso di prodotto magari chiedo anche a chi ci sta ascoltando da casa dall’azienda di poter scrivere in chat per confermare o smentire o per dare anche altri spunti noi abbiamo fatto sostanzialmente se vi ricordate l’anno scorso è stato monitorato quasi i raggi X il mercato italiano con eh sia dal punto di vista dell’Oreca che dal punto di vista della GDO individuando anche quella che è stata che è l’elasticità del prezzo del del prodotto sia del Proseco ma poi anche comparata con gli altri spumanti quest’anno abbiamo fatto una ricerca importante sul Regno Unito che è stata condivisa due settimane fa settimana scorsa è stata condivisa Francia e Australia e oggi abbiamo presentato i risultati dell’indagine eh Giappone e Cina ehm chi partecipa all’osservatorio ribadisco ha sempre i dati freschi sottomano oltre che gli imbottigliamenti ma soprattutto quelli del mercato parlo anche di dati Nilsen piuttosto che Sircana o quelli delle dogane e ma con Nomisma abbiamo avviato proprio una collaborazione ormai penso sia dal 2000 prime che abbiamo inviato dal 2019 quindi pre Covid e e per cui molto probabilmente anche verso la fine di quest’anno andremo a presentare altri dati altre analisi dei consumatori magari sui mercati sempre importanti perché sì m particolare la Cina è un mercato che potenzialmente potrebbe far grossi numeri no con oltre oltre quasi mi pare sono 1 miliardo e 3 1 miliardo e 4 di persone però anche il Giappone perché sono 120 110 milioni di abitanti per cui potenzialmente eh l’export verso questi paesi potrebbe essere elevato eh però nei prossimi mesi in riferimento anche quelli che possono essere i finanziamenti da parte regioni quindi OCM piuttosto che PSR di poter andare a indagare anche altri altri mercati che abbiamo fatto l’ultima volta mi sembra gli Stati Uniti nel 22 quindi potremmo verificare scendendo dal ranking Stati Uniti e e altri mercati non solo importanti ma come in questo caso anche mercati minori nel caso vogliate segnalare eh quali possono essere le vostre esigenze ovviamente come consorzio ne terremo sempre considerazione e per preparare diciamo quelle che sono le attività di monitoraggio per per i prossimi mesi ma anche per i prossimi per i prossimi anni visto che questo monitoraggio continuo ci permette anche di capire come sta evolvendo non solo le vendite l’export ma anche i consumi e soprattutto anche i gusti del del dei consumatori che poi diciamo è il bersaglio finale del del nostro prodotto se qualcuno vuole eh in chiedere qualcosa se ci sono dubbi chiarimenti qualche spunto potete scriverlo in chat altrimenti la presentazione come anche la registrazione verrà inviata penso già domani o comunque nei prossimi giorni e poi con il bollettino di eh maggio che sarà quindi inviato nei primi 10 giorni di giugno invieremo tutte e tre le presentazioni quelle dei tre appuntamenti con anche le registrazioni in modo che possano essere visionate qui in questo su questo bisogna un po’ individuare una soluzione perché là per gli operatori in presenza dove tutti quanti avevano poi il calice in mano sia diciamo dopo per fare il brindisi ma anche prima durante la la presentazione dei dati in questi ultimi due appuntamenti è venuta meno e però con la modalità on vediamo che la presenza latita no quindi bisogna cercare la modalità per ricreare quel diciamo quella presenza che poi ci consente anche di eh poter scambiare opinioni su quello che può essere il futuro della denominazione perché per noi magari se il direttore è ancora in linea può puoi anche chiudere per noi è importante avere la vostra la vostra opinione e e come ricorda sempre il direttore il consorzio è parte attiva dell’azienda delle aziende in quanto noi viviamo con i contributi e operiamo con i contributi delle delle aziende lascio la parola al direttore per saluto le conclusioni finali e vi ringrazio è chiaro che ero collegato ancora eh ho seguito per attenzione no esattamente allora riprendo semplicemente quello che ha appena detto Andrea eh formule e contenuti sempre migliorabili sempre a disposizione e chiaramente c attendiamo che eh eh che che vengano in qualche modo avanzati dei suggerimenti a questo punto anzi faremo un tesoro di qualche suggerimento di qualcuno che ha detto non si condivide i dati con la gente che non partecipa agli appuntamenti vedremo come fare come muoverci nel frattempo rinnovo il mio ringraziamento a Dennis Pantini salutiamo Massima Poloni che ci ha salutato che si è scollegato e ringrazio Andrea per il lavoro che fa a tutti gli auguri una buona serata e rimaniamo in contatto saluto a tutti ciao grazie
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Prosecco DOC presenta un nuovo appuntamento con gli Aperioperatori.
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