“Italia e Giappone. Un ponte tra Europa ed Asia per la mobilità del futuro”
M. Buongiorno a tutti. Buongiorno, ben arrivati a questo evento intitolato Italia e Giappone, un ponte tra Europa e Asia per la mobilità del futuro, un evento che si svolge all’interno dell’Expo di Osaka, Expo 2025, nel cuore del padiglione Italia. Io voglio salutare non solo le persone presenti, ma anche tutte le persone che ci stanno seguendo in questo momento in diretta dall’Italia. un evento che ha un po’ l’obiettivo di sottolineare l’importanza della cooperazione tra questi due grandi paesi, l’Italia e il Giappone, che è una cooperazione ampia, è una cooperazione che riguarda le tecnologie ferroviarie, il trasporto aereo spaziale, che riguarda la la mobilità elettrica, il progetto di decarbonizzazione dei trasporti, ma anche la ricerca e l’università. E siamo qui anche per immaginare un futuro che possa essere un futuro più sostenibile, più umano, più connesso e lo facciamo partendo da quelli che sono i nostri valori comuni, quindi l’attenzione alla qualità, la bellezza del design, la l’innovazione ovviamente, ma anche la grande tradizione che i nostri due paesi condividono e questo è la base per poter guardare a una mobilità futura e una mobilità sostenibile. Io direi diamo inizio a questo evento e lo facciamo con il commissario generale per l’Italia Expo 2025 Oscca. Chiamo sul polco sul palco il commissario Mario Vattani. Prego. Grazie mille. Grazie mille e benvenuti al padiglione Italia a Expo Osaka 2025. È inutile dirlo, è veramente un grande onore e un piacere accogliere qui oggi il vicepresidente del Consiglio e ministro delle infrastrutture e dei trasporti Matteo Salvini. Ministro, la sua presenza qui rappresenta un segnale forte dell’attenzione del nostro governo verso una visione integrata dello sviluppo che unisce infrastrutture, logistica, mobilità e naturalmente capacità industriale. E queste sono le leve fondamentali per la crescita e l’internazionalizzazione di tutto il nostro sistema produttivo. E noi oggi non celebriamo soltanto un settore strategico della nostra economia, ma un’idea un’idea del futuro che è costruita su connessioni intelligenti, sostenibili, anche veloci. Ed è un futuro in cui l’Italia che è al centro delle reti euromediterranee ed è protagonista a dei corridoi transeuropei, si propone come una piattaforma avanzata. La composizione stessa della sua delegazione, ministro, testimonia la volontà della nostra nazione di affrontare la grande sfida dell’accessibilità globale, strade, ferrovie, porti, aeroporti, queste sono infrastrutture strategiche per la competitività e la sicurezza dei flussi commerciali, ma anche di quelli culturali e di quelli turistici. Ora, Expo 2025 è veramente un’occasione preziosa per rafforzare i legami con il Giappone e direi con l’Asia che sono mercati fondamentali per la nostra economia e l’Italia, lo vedete in questo padiglione, ha scelto di raccontarsi non solo attraverso la sua storia, la sua cultura, sicuramente la sua arte, ma tutto ciò che sa immaginare, progettare e costruire. Il padiglione Italia è un’opera di ingegno fisico, ma anche di collaborazione istituzionale, dove il contributo del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti è stato determinante sin dalle prime fasi della progettazione e continua ad esserlo anche oggi con una visione strategica e un supporto concreto. Ministro, la sua presenza oggi mi offre l’occasione per ribadire ancora una volta, lo faccio sempre, quanto questo progetto ambizioso abbia potuto contare fin dall’inizio sul pieno sostegno del nostro governo. Un sostegno che si riflette nel successo concreto del padiglione, lo vedete, decine di migliaia di visitatori ogni giorno. E l’Italia che si presenta qui è un’Italia che si presenta unita, coerente e determinata e a questo si aggiunge il contributo fondamentale delle regioni italiane. Io voglio dirlo, che ben 18 regioni su 20 hanno voluto aderire a questo progetto e questa settimana noi celebriamo il Molise con grandissimo successo. Io mi congratulo ancora col vicepresidente Andrea Di Lucente, con l’assessore Michele Marone e naturalmente con tutta la delegazione del Molise. Ora, in questi mesi qui a Osaka, anche grazie a una collaborazione veramente efficace con la nostra ambasciata, io saluto e ringrazio il mio amico e collega ambasciatore Benedetti, abbiamo una piattaforma, è una piattaforma di promozione e di diplomazia economica ed è che è a supporto delle nostre imprese in tutti quei settori chiave dell’action plan che deriva dalla partnership strategica tra Italia e Giappone e quindi E in queste sono incluse l’ingegneria civile, la mobilità sostenibile, il trasporto marittimo, l’alta velocità ferroviaria. Noi siamo a metà del semestre Expo, tra pochi giorni, il 13 luglio saremo esattamente a metà del semestre e io vorrei dirvi che il padiglione Italia si è, direi, affermato come uno strumento concreto di crescita. Pensate che in meno di 3 mesi dall’apertura noi abbiamo ospitato oltre 90 eventi economici, 80 incontri B2B, 150 eventi culturali. Proprio ieri abbiamo avuto uno splendido eh spettacolo con Roberto Bolle. Ora noi oggi accogliamo anche grazie a una veramente efficace, proficua direi collaborazione con con il Sole 24 ore, il Forum Italia Giappone, un ponte tra l’Europa e l’Asia per la mobilità del futuro. Questo è un incontro tra istituzioni, imprese italiane, partner giapponesi importantissimi. Abbiamo oggi con noi una importante delegazione di Itaci per discutere di grandi opere, mercati strategici, innovazione, la mobilità del domani. Beh, questi sono temi perfettamente in linea con la filosofia di Expo che è quella, lo ricordo, disegnare la società del futuro per le nostre vite. E proprio oggi qui dove noi parliamo di futuro, il padiglione Italia racconta un paese che unisce estetica. e funzione, arte e tecnica. Noi il titolo che abbiamo scelto per questo padiglione è l’arte rigenera la vita. Ma l’arte non si limita al bello e si esprime nell’ingegneria. Qui dall’altra parte di questo muro ci sono i disegni di un grande artista, ingegnere e scienziato che è Leonardo da Vinci. Io in conclusione, ministro, voglio ricordare la sua visione perché è quella che ha ispirato lo spazio espositivo del suo di casastero all’interno del nostro padiglione e e voglio ricordare il suo impegno per un’Italia che costruisce, che accelera, che torna protagonista anche i propri confini. E qui in Giappone, dove infrastruttura e armonia convivono in modo naturale e noi italiani con la nostra capacità tecnica, con l’ingegno, con la forza del nostro sistema industriale penso possiamo condividere e anzi partecipare a questa visione. Grazie davvero ministro Salvini per il suo sostegno e per la sua presenza qui oggi. Grazie, commissario Battani. E noi come Sole 24 ore non potevamo che essere qui. Abbiamo ha già presentato il ministro. Noi sappiamo però che, diciamo, la sfida delle infrastrutture in questo momento è una sfida particolarmente complessa, resa complessa dal contesto globale, che è un contesto, come recita il titolo, di, diciamo, economico, instabile e soprattutto forse geopolitico. E allora facciamo una fotografia di quelli che sono i progetti infrastrutturali italiani e lo facciamo con il vicepresidente del Consiglio, ministro delle infrastrutture e dei trasporti e il senatore Matteo Salvini che invito sul palco. Grazie. Sono eh 19 slide e 6 pagine. Garantisco tempi giapponesi, quindi al massimo 19 minuti. Registrate. Voglio la puntualità di Japan Railways, quindi nell’arco del minuto medio di ritardo al giorno. Innanzitutto, non grazie a me, grazie alla squadra del Meet, grazie all’ambasciatore Vattani, è veramente un bel padiglione, è un orgoglio, grazie alla sua squadra di tecnici e di figli e di di e di collaboratori che si fanno un’esperienza veramente eccezionale, che si porteranno dietro dietro nel tempo. Grazie all’ambasciatore Benedetti, abbiam visto Tokyo. Poi in coincidenza con Tanabata, ho trovato nel tempio che c’era di fianco al nostro albergo una coppia veneta che veniva appositamente in luna di miele a Tokyo per questa festività. Io invece ieri ho espresso a Tokyo il mio desiderio personale, oggi il mio desiderio istituzionale. Vediamo se riusciamo a mettere insieme tutti e due. Torno in Giappone e mi trasferisco in Giappone. Eh, dicevamo, padiglione Italia bello perché c’è Caravaggio, perché c’è Leonardo, perché c’è l’arte, c’è l’enogastronomia sul tetto. È impressionante vedere la coda. Bello perché coinvolge le autonomie e quindi di settimana in settimana lo straordinario anche dell’artigianato che c’è da nord da nord a sud. Eh io ho incontrato in questi giorni i vertici di Toyota, i vertici di Honda che già stanno investendo in Italia, oggi Itaci, poi IIHi, perché l’Italia ovviamente non è solo il bello, il gusto, la tradizione, ma in questa manciata di minuti vorrei spiegare agli italiani e ai giapponesi che diventeranno italiani, cosa abbiamo in cantiere per i prossimi anni. 2032 perché questo governo si è insediato nel 2022, quindi ci siamo dati una programmazione a medio termine. l’obiettivo, so che in Giappone ci sono le elezioni fra 10 giorni e quindi abbiamo scelto un periodo anche abbastanza dinamico per essere in giro per Tokyo, però noi le avremo fra 2 anni e elettori e buon Dio permettendo, l’obiettivo è di arrivare al 2032 perché quello che vedete oggi possa essere realtà. Che cosa? Quindi, innanzitutto, i numeri nel complesso, noi abbiamo un dato aggregato, è la slide numero 2, di circa superiore ai 200 miliardi di investimenti e sono progetti eh già eh non solo programmati, ma finanziati, quindi non sono qua a vendere quello che forse ci sarà. Porto in dote quello che stiamo preparando cantieristicamente in Italia e gli amici del Sole 24 ore sono fra i più attenti a seguire settore per settore, cantiere per cantiere, che cosa stiamo mettendo a terra? Partiamo dalle ferrovie. Ovviamente ieri abbiamo visitato la centrale d’emergenza di Japan Railways. L’emergenza per loro sono ritardi superiori al minuto, quindi io torno a Roma con un onere non non indifferente da questo da questo punto di vista, però loro hanno avuto l’intelligenza di fare una linea interamente dedicata all’alta velocità come in Spagna, come la Barcellona Madrid. Noi stiamo lavorando per in Italia, lo vedrete, dividere il traffico dell’alta velocità, come la Tokyo Osaka, dal traffico merci, regionale e locale, perché oggi in Italia, se un treno locale ha un problema a Firenze, si rallenta l’intera dorsale dell’alta velocità. Noi stiamo lavorando per scindere eh i due traffici ferrovie, dicevamo, eh 125 miliardi fanno la parte del Leone con 700 nuove opere e soprattutto 500 miliardi di 500 cantieri di manutenzione programmata, perché l’unica cosa che non si deve fare è progettare il nuovo senza manutenere il vecchio. Questa è una vicinanza fra Italia e Giappone, perché anche l’età media delle opere pubbliche in Giappone in molti casi supera i 50 anni, quindi è una sfida che dobbiamo affrontare insieme, il riportare a nuovo opere studiate e realizzate tempo fa. Qua vedete una parte di queste mh di queste eh opere e la parte del Leone, ad esempio il tunnel di base del Brennero son 10 miliardi. Cosa vuol dire? Vuol dire che a cantieri ultimati nel 2032, il 2032 di qui sopra eh si arriverà in 25 minuti dall’Italia all’Austria, da Fortezza a Insbrook, passando con un treno a 250 all’ora sotto le Alpi, sotto quelle Alpi che ospiteranno le Olimpiadi invernali Milano Cortina. Altri 11 miliardi uniranno la Lombardia al Veneto, Brescia-Verona e Vicenza- Padova verso Venezia. Altri 10 miliardi uniranno sempre fra il 32 e il 33 Italia e Francia, Torino e Lione. Altre grandi opere sono l’alta velocità fra Milano e Genova, un’ora, tempo di percorrenza cantiere ultimato e finalmente la progettazione definitiva per arrivare fino ai margini dello Stretto di Messina a Salerno Reggio Calabria. Questo è possibile grazie al ponte perché il ponte è un acceleratore di tutto quello che c’è intorno. Dalle ferrovie passiamo alle strade che sono la seconda voce di investimento ovviamente in Italia. Teniamo presente che oggi più dell’80% del traffico merci, l’85% viaggia su gomma. Quindi noi possiamo e dobbiamo investire su ferro, cura del ferro, però teniamo presente che 8 chgili di frutta e verdura su 10 viaggiano su gomma, quindi stiamo investendo 44 miliardi per eh in totale sulla rete nazionale ovviamente queste sono le autostrade gestite da ANAS che è il concessionario nazionale. Poi ci sono anche gli investimenti eh dei concessionari privati, sono 32.000 1000 km di rete e ci sono anche qua più di 4 miliardi e mezzo per manutenzione. Andiamo pure avanti. Un altro tema che unisce Italia e Giappone, il tema dell’acqua. Oggi Expo è su un’isola artificiale che nasce su quella che era acqua e quindi c’è un problema di gestione e manutenzione della rete idrica sotto il suolo. mancava in Italia un piano nazionale a medio lungo termine per la gestione dell’acqua. Lo abbiamo adottato, andiamo alla slide successiva, sono 6 miliardi in Mi scuso, era ancora quella prima. Sono andato io troppo veloce. Sono 6 miliardi. Uno dice “Ma come spendete 6 miliardi in acquedotti, in dighe, in fognature, in invasi”. Tenete presente che noi dai territori, e lo dico agli amici giapponesi, abbiamo in chiave autonomista dal governo centrale chiesto a tutti i territori, mandateci i vostri progetti per sistemare la rete idrica su manutenzione di vecchie infrastrutture, su realizzazione di nuove dighe, di nuovi acquedotti. Sono arrivati quasi 600 progetti, ne abbiamo selezionati perché perché cantiarbili 418 per 12 miliardi di potenziali investimenti. Quindi, se ci sono fondi pazienti o potenziali investitori che hanno voglia di venire a fare partnership in Italia, tenete presente che noi riusciamo a stanziare per il momento meno della metà di quello che sarebbe necessario per portare avanti la messa in sicurezza del territorio e fra Italia e Giappone abbiamo una tradizione, una storia e una cultura millenaria alle spalle. Abbiamo un territorio bellissimo ma fragile dal punto di vista idrogeologico. Abbiamo due delle popolazioni più longeve al mondo, il che vuol dire che la qualità della vita e la qualità della sanità evidentemente sono di eccellenza. D’altro canto è in prospettiva evidentemente anche un problema strutturale, economico, previdenziale e infrastrutturale anche da questo punto di vista, perché l’età media di chi lavora nei cantieri in Italia e in Giappone evidentemente sta crescendo con tutto quello che ne consegue. Quindi abbiam detto il Ministero sono ferrovie, sono strade, acqua è un altro tema che avvicina eh Italia e Giappone, il tema della casa e quindi è la prossima slide che dipende eh in buona parte dal nostro ministero. Noi stiamo investendo anche qua quasi 3 miliardi di euro per recuperare alcune migliaia di case popolari che sono per le fasce meno abienti, non abitabili ed entro giugno dell’anno prossimo torneranno abitabili. Non basta perché c’è un grosso problema in Italia e a quanto sentivo dall’ambasciatore anche in Giappone che è quella fascia di popolazione che sta crescendo non sufficientemente povera da poter accedere alla graduatoria delle case popolari, ma non sufficientemente benestante per poter accedere al libero mercato sia in acquisto che in affitto. Ho sentito che anche a Tokyo il prezzo al metro quadro, anzi a Tokyo l’affitto al metro quadro è ben più oneroso rispetto a Roma e perfino alla mia a Milano che pensavo fosse ai top e quindi mettere sul mercato con partnership pubblico e private non alcune migliaia, alcune centinaia di migliaia di abitazioni in vendito in affitto è la sfida, penso, per il governo italiano e per il governo giapponese dei prossimi anni. Col piano Casa Italia noi abbiamo già messo sul tavolo 660 milioni per le prime sperimentazioni. Da questo punto di vista torniamo sottoterra non per l’acqua, ma per la rete di ferrovie metropolitane, quindi sotterranee. Ieri l’abbiamo presa a Tokyo per fare esperienza anche da quel punto di vista lì e devo dire che c’era un ordine e un silenzio che erano quasi preoccupanti e poi uno torna a Milano e torna a Roma e c’è un approccio diverso. Peraltro oggi per andare alla Tokyo Station ambasciatore m’ha fatto notare un cartello che aveva uno zero al centro e io gli ho chiesto cosa significa questo. registra i morti sulle strade ogni giorno. Lo dico perché una delle riforme a cui tengo di più e che ha portato più polemiche in Italia è stata la riforma del codice della strada. Non l’abbiamo reso più severo, abbiamo preferito investire sulla prevenzione che non sulla gestione. Noi purtroppo in Italia abbiamo 3200 morti ogni anno sulle strade, quindi anche a me piacerebbe avere a Roma o a Milano quello zero, però può essere di stimolo anche quello. metropolitane, dicevamo, quindi qua veniamo veniamo a scuola, però anche noi ci difendiamo, abbiamo un finanziamento complessivo di quasi 30 miliardi e fra le metropolitane c’è la Metroc a Roma che c’è qua nel padiglione Italia, che lo dico per gli amici giapponesi, oggi per gli italiani la metro C significa mezz’ora di coda in piazza Venezia a Roma guardando l’altare della patria. Però non è una stazione, non è una linea metropolitana, è un museo sotterraneo, perché mettetevi nei panni degli ingegneri che oggi pomeriggio stanno lavorando a Roma eh scavando decine di metri sotto o al fianco dell’altare della patria, dei Fori imperiali, del Colosseo, per arrivare sempre in quel benedetto 2032-33 alla Farnesina, quindi comodo per qualcuno che è qua, allo stadio olimpico, comodo per altri che sono qua e e via a Roma Nord e poi le metrò di Milano, le metrò di Torino, insomma con 30 miliardi, non tutto, ma parecchio si fa. Ne abbiamo ancora quattro e penso che stiamo rispettando i tempi alla Japan Railways. Il grande evento, ho visitato oggi al volo qualche padiglione degli Stati Uniti, della Cina. andremo a salutare gli amici sauditi, tutti ovviamente da ministro li ho invitati il 6 febbraio all’inaugurazione delle Olimpiadi invernali Milano Cortina 2026 su cui investiamo quasi 4 miliardi con un ritorno superiore ai 5 miliardi, ma al di là di questo, oltre ai 2 milioni di visitatori previsti, sono i 3 miliardi di telespettatori stimati da Osaka a Buenos Aires, da Washington a Pechino che potranno essere un’occasione di branding internazionale incredibile non solo per le Dolomiti, per le Alpi, Lombardo Venete, ma ovviamente se qualcuno verrà affascinato da Cortina, da Milano, dal Trentino o da Livigno, poi ovviamente scenderà a Firenze, scenderà a Roma, a Napoli, a Palermo. Quindi la delegazione giapponese sarà la più nutrita di tutto il continente asiatico con, vado a memoria, 133 atleti per le Olimpiadi e 30 atleti per le Parolimpiadi. Spero che ora per allora, siccome noi stiamo celebrando quello che di grande il Giappone e l’Italia stanno facendo in un contesto internazionale complicato, in Medio Oriente, fra Russia e Ucraina e anche potenzialmente nell’Indo Pacifico, ecco il mio auspicio qua, non so se basta la festa di Tanabata e la congiunzione astrale che però nel pieno spirito olimpico possano esserci veramente gli atleti di tutti i paesi del mondo con tutte le bandiere del mondo a conflitti finiti, perché sarebbe il successo più grande che ciascuno di noi possa auspicare. Eh, il ponte più volte evocato. Eh, qua vengo a insegnare a casa a casa di chi ha da insegnare a noi. Il ponte 15 anni fa sarebbe stata una grande opera di ingegneria non risolutiva, perché sarebbe stato uno straordinario ponte, il ponte a campata unica più lungo al mondo che però univa due realtà infrastrutturali arretrate Sicilia e Calabria. Quindi sarebbe stato un’opera di ingegneria eccezionale in un contesto non adeguato ai tempi. Perché quindi oggi sì, perché oggi noi stiamo investendo 20 miliardi in Sicilia e 20 miliardi in Calabria per l’ammodernamento della rete stradale e ferroviaria. Quindi, siccome oggi ci sono i cantieri aperti per aumentare la velocità fra Palermo, Catania e Messina e c’è la progettazione in corso per arrivare da Salerno a Reggio Calabria, oggi sarebbe un non senso economico non fare il ponte, quindi spendere 40 miliardi per arrivare velocemente in Sicilia e per arrivare velocemente in Calabria. E lo dico agli amici giapponesi che misurano ritardo in secondi. Oggi un treno merci per attraversare quei 3 km ci mette 3 ore, 180 minuti, perché oggi il treno arriva a Reggio Calabria, viene smontato, viene messo su traghetto, attraversa lo stretto, viene rimontato e riparte. A ponte operativo i 180 minuti diventano 15 minuti. È evidente che dal punto di vista economico, sociale, industriale, ambientale, invece di avere migliaia di traghetti che vanno avanti e indietro, hai sei corsie stradali e due corsie ferroviarie aperte h24 365 giorni all’anno. C’è ovviamente, come ovunque e sempre in Italia qualcuno che è contrario, però mi dicevano che qua c’è stato un dibattito fervente sui servizi igienici a servizio di Expo. Quindi diciamo che se qua c’era qualcuno contrario a un certo tipo di gestione della sanità, noi non ci neghiamo in ottavi, no ex, in ponte, in omose e in qualsiasi altra cosa, però domani sarò al ponte di Akashi che era fino a pochi anni fa il ponte campata unica più lungo al mondo. poi è stato superato dai turchi. Adesso, ahimè, se partono i lavori, come ci siamo impegnati a fare entro l’estate di quest’anno, eh sarà sul terzo gradino del podio. Però al di là di tutto l’ingegneria giapponese e l’ingegneria italiana potranno dare dimostrazione della grandezza a tutto il mondo. Qualcuno continua a dire “Non si può fare, non ci riuscite”. Eh, anche il Brunelleschi nel 1420, quando cominciò i lavori per la cupola di Santa Maria del Fiore a Firenze, ed erano 600 anni fa, anche allora c’era innocupola. Se andate a leggervi eh la storia non starà mai in piedi, non serve a nulla, costa troppo. Ma prima di fare la cupola, fate le scuole, non so se se torna, sono passati sei secoli e lui ha insistito e in 16 anni ha messo in piedi quella che è ancora oggi la volta in muratura più grande al mondo. Quindi è sei secoli che in occupola vengono smentiti. Quindi conto che Italia e Giappone col trust, perché nel consorzio Eurolink che darà vita al ponte ci sono anche gli amici giapponesi di IHI insieme ai denesi, agli spagnoli e ai e alla Parsons americana. Quindi è un trust che spero torno in Italia e conto che venga approvato il progetto definitivo al CPES. Eh, questo dipende anche da Tanabata nei nei prossimi eh nei prossimi giorni. Eh, non la faccio lunga. Spero di avervi fatto capire sia gli italiani che i giapponesi che l’Italia è un paese ospitale, moderno, con una grande storia, una grande cultura, una grande tradizione, una lingua complicata, non che il giapponese sia eh sia da meno, però noi stiamo lavorando perché abbia anche un grande presente e un grande futuro. Questa è la cartina del paese dove non vedete il Colosseo, il Duomo, Santa Maria Novella o Taormina. Vedete i cantieri che sono aperti oggi. Certo, 1200 cantieri aperti sulla rete ferroviaria e 10.000 treni circolanti nel picco massimo ti dicono che dei problemi ci possono ahimè essere. Ma se non avessimo questo numero di cantieri, non lasceremmo ai nostri figli un’Italia come quella che i giapponesi stanno progettando per i loro figli. Spero di non avervi annoiato. Buon Expo e buon lavoro a tutti voi. Grazie al vicepresidente del Consiglio, al ministro delle infrastrutture e onorevole Matteo Salvini, senatore Matteo Salvini. Adesso diamo inizio, diciamo, ai primi spazi dedicati di questo evento e partiamo da quello intitolato Giappone Asia, mercati strategici e player di riferimento per il settore delle grandi opere. E qui il primo collegamento lo abbiamo da remoto, quindi il primo ospite è da remoto. Io saluto Federico Ghella, Vice President Gella Spa, rappresentative Vance, Italian National Builders. Buongiorno. Datemi conferma dalla regia se il collegamento c’è. Eccoci qua. Buongiorno. Ci sono. Buon pomeriggio a tutti. Buon pomeriggio a lei. Allora, parli partiamo, diciamo, da un contesto globale che è sempre più interconnesso e allo stesso tempo competitivo. Noi sappiamo, diciamo, come l’ha anche ricordato il ministro Salvini, che l’Asia, ma il Giappone in particolare per noi è sicuramente un riferimento per quanto riguarda l’innovazione, la sostenibilità, la capacità ingegneristica e che le grandi opere, diciamo, non sono soltanto infrastrutture, ma sono veramente piattaforme di sviluppo, sono strumenti di diplomazia industriale e sono leve strategiche anche per la transizione. ecologica. Allora, io partirei dall’azienda, partirei da Gella perché sappiamo che è riconosciuta per l’uso avanzato del digitale nel tunneling. Ecco, qual è però la sua visione del sistema paese? Quanto secondo lei le aziende italiane di costruzione stanno investendo in tecnologia e inovazione? insomma, è sufficiente per poter essere competitive in un mercato così competitivo come quello orientale dell’Asia. Allora, inizio salutando il vicepresidente del Consiglio e ministro Matteo Salvini, le autorità italiane, giapponesi e tutti i partecipanti. Mi scuso anche, mi dispiace di non essere lì di persona ma solo in collegamento, ma purtroppo un evento associativo importante che abbiamo a Roma domani e dopodomani m’ ha impedito di fare il viaggio a cui pensavo inizialmente di riuscire a partecipare. Saluto anche i colleghi di IHI, di cui conosciamo molto bene i rappresentanti in Italia. Per noi di Gella l’innovazione tecnologica danni un pilastro strategico, soprattutto nel tunneling, dove il digitale ci ha permesso di fare passi avanti enormi su efficienza, qualità e soprattutto sicurezza. Oggi però non è più solo una scelta, è una necessità per restare competitivi a livello globale e mercati esigenti come quelli asiatici. A livello di sistema Italia anche vedo segnali incoraggianti. Sempre più imprese stanno investendo nella digitalizzazione dei cantieri, nel monitoraggio in tempo reale, nel BIM e in soluzioni sostenibili. In particolare il BIM si sta diffondendo non solo nelle grandi opere infrastrutturali, ma soprattutto nella realizzazione di edifici complessi e nei progetti urbani, dove consente una gestione integrata del ciclo di vita, riducendo sprechi, errori e migliorando la qualità e l’efficienza energetica. Anche il nuovo codice dei contratti che è stato promosso dal ministro Salvini ha dato una forte spinta in questa direzione. Naturalmente c’è ancora molto da fare. Se vogliamo che le imprese italiane, grandi e piccole, siano protagoniste nei mercati più sviluppati, serve uno sforzo collettivo. Pubblico e privato devono lavorare insieme per garantire accesso a competenze, tecnologie e risorse. E non bisogna dimenticare neanche la sicurezza. Oggi intelligenza artificiale e digitale sono fattori chiave anche per tutelare le persone perché permettono di prevenire rischi e intervenire tempestivamente. Investire in tecnologia significa quindi investire in sicurezza che resta per noi un valore imprescindibile. Ecco, lei rappresenta anche il sistema nazionale dei costruttori e noi sappiamo che in questo momento c’è una vivacità, una ripresa nella domanda di infrastrutture fisiche e questo in giro per il mondo. Ecco, quanto pensa che questo possa essere una sfida per le imprese italiane, ma anche un’opportunità? Beh, sicuramente la ripresa della domanda infrastrutturale in tante aree del mondo che stiamo vivendo in questi anni rappresenta una straordinaria opportunità per la nostra filiera. Solo per dare qualche dato, il mercato delle infrastrutture nella regione Asia Pacifico è previsto in crescita con un tasso annu del 6-7% fino al 2030. in Nord Africa e Medio Oriente 5-6%, in America Latina 4-5%, negli Stati Uniti invece sono già stati finanziati trilioni di dollari per i prossimi 10 anni. Non dimentichiamoci poi l’Europa dove il ministro Salvini ci ha dato una bella panoramica dell’Italia che sicuramente sta vivendo un grande boom, ma sono presenti investimenti importanti anche in altri paesi. In questo scenario le imprese italiane hanno caratteristiche che possono fare davvero la differenza. Siamo infatti riconosciuti nel mondo per la nostra capacità tecnica, la flessibilità progettuale e una cultura della qualità che ci permette di affrontare progetti complessi in contesti molto diversi. C’è poi un altro aspetto che ci distingue particolarmente, la capacità di lavorare in partnership nei grandi progetti infrastrutturali. Questa è spesso una delle chiavi del successo e penso qui anche al ponte sullo stretto di Messina destinato a diventare il ponte sospeso più lungo del mondo, dove aziende italiane e giapponesi leader come Webilde e IHI collaborano fianco a fianco. È un bellissimo esempio di come le nostre competenze possano integrarsi con quelle di altri grandi player locali nella realizzazione dei progetti più ambiziosi. Grazie Federico. Ah, prego. Mi scusi, pensavo avesse finito. Vada pure avanti. Ah, no, c’è ancora un paio di passaggi che volevo toccare. però era sul PNRR dove il ministro ha già dato una ampia panoramica su su quello che fa l’Italia, ma volevo dire che solamente sulla parte di mobilità sostenibile gli investimenti che stiamo vivendo in questi anni toccano i 24 miliardi di euro e sono progetti importantissimi che stanno trasformando e riqualificando il paese, ma soprattutto creando nuove competenze. Stiamo infatti impiegando migliaia di tecnici, ingegneri, operai specializzati che saranno poi un patrimonio prezioso per la competitività delle nostre imprese anche sui mercati internazionali. Un altro piano strategico che stiamo portando avanti in Italia in questo momento è il piano Mattei che invece punta a costruire partnership con i paesi africani, superando la logica tradizionale dell’aiuto e favorendo invece investimenti congiunti infrastruttura, energia e digitale. Ed è un approccio che può generare sviluppo vero e nuove opportunità per tutta la nostra filiera. Naturalmente per affrontare queste sfide e cogliere queste opportunità serve fare squadra e qui entra in gioco il ruolo dell’ANCE che accompagna le imprese nei processi di internazionalizzazione, promuove sinergie, stimola il dialogo con le istituzioni e aiuta a costruire un vero sistema. Perché in un mercato globale dove contano le dimensioni e la capacità di affrontare progetti complessi, ci vuole di più che le singole eccellenze. In sintesi e per concludere, oggi non vince chi costruisce semplicemente di più, ma chi costruisce meglio, più sicuro, più sostenibile, più attento all’intero ciclo di vita dell’opera. E credo che l’Italia, con il suo knohow, la sua capacità di collaborare con partner di eccellenza e un sistema associativo forte alle spalle possa e debba avere un ruolo da protagonista in questa nuova stagione delle infrastrutture. Ecco, grazie Federico Gella, le chiedo però di rimanere qui perché adesso chiamiamo sul palco Mena Buinoe che è Vice President of Social Infrastructure Business Area, scusate IHI Corporation President IHI Infrastructure System. lo invito a salire sul palco. Prego. e con lui, diciamo, lui ci farà una presentazione, dicevo, ci farà una presentazione nella quale, diciamo, ci spiegherà come l’innovazione ingegneristica e la sostenibilità ambientale hanno guidato e guidano ancora oggi le scelte progettuali dell’azienda, ma anche qual è la visione dell’azienda sulla cooperazione industriale di cui abbiamo appena parlato. Prego. Japanese of the transpation 突然橋 は 道路 の部 もしくは 車 を通す ため の 構造物 な と 言え ます 私 は橋 と いう の は人や文化 の を埋めるミング だ と 考え て い ます 。 人や文化 の コミュニティ は昔 から物理 的 な 障害 それ から そう いっ に よっ て させ られ て まし た 。 その をする ため に 大昔 に はえ小さ川 に丸 をすいっ こと から 始まり古代 ロマ で は 石 を中 と し た技術 が発達 し て い ます 日本 で はどちら か と いう と を 使っ と いう の が 多くられ てき て い ます 。 18世紀 の 半 の 革命 で を作る技術 が 的 に 発達 し て から は より長い橋 を かける こと が できる よう に なり まし た 。 そのう発 を て 20 の橋 の と いう の が そちら の番右 に ある 橋え約 4km の物理 的 な これ を埋め た日本 の 海峡橋 です 21 をる我 ですけどア日本橋の分野将来のうしうえことついて紹介 국c はご存 の イタリア のプジ のつい です も少しれ てり まし た が 海峡橋 は イタリア と 会 の島 で あるシリア と これ を結ぶの で このタワー とタワー の間 の 距離 と いう の が 3.3km橋 3km 橋 の大きさ ます と 約 5km に も なり ます飯橋 を ローマ に置い たらどう なる か と このうさ 感タワーフランス の 高く 400m現世界 で 最も長い橋 で ある のカレ橋 それ から 海峡橋 と 比べる と この海峡橋 の 大き 長 さ と いう の は 約 1.6 6 倍 あり ます 。 これ は 技術 的 に は 非常 に 大きな です が 、 この 実現 に 向け て 特に鍵 と なる の は 風れ から地震 の技術 的 な 対応 です 。 イタリア も日本 も この分野 の技術経験 は とても い ます の で その技術ノ を この橋 の に 十分 活用 し て いき たい と いう に 思っ て い ます 22 まで残る この歴史 的 なビッグ の建設 それ から 維持 管理 で イタリア と 日本 が しっかり と合わせ て文化 の交流 と世界 の 経済 発見 に是非 とも貢献 し て Thank you very much here perché ci sono degli interventi qualificati dal pubblico, quindi io chiamo Valerio Mele, direttore tecnico della Società dello Stretto di Messina. e a lei do la parola. Si è sentita direttamente coinvolta oggi, ovviamente da quanto è stato detto finora. Grazie per avermi dato la parola. Per me è un onore e un’emozione prendere la parola qui al Padiglione Italia dopo il ministro Salvini, dopo altri autorevoli relatori per poter portare il contributo, breve contributo della società Stretto di Messina che rappresento non prima di aver portato i saluti del dottor Ciucci, nostro amministratore delegato. Il ponte collegherà l’Italia peninsulare alla Sicilia, che è l’isola più popolosa d’Italia, ma la sua valenza strategica in realtà va ben oltre quella che è la dimensione locale. Il ponte è un’opera europea internazionale con i suoi 40 km di collegamenti stradali e ferroviari che lo collegheranno alla rete infrastrutturale esistente permetterà di completare il corridoio scandinavo mediterraneo che è un importante corridoio multimodale che va da Helsinki a Palermo fino a Malta, quindi interessa otto paesi europei che hanno una popolazione complessiva di 180 milioni di abitanti pari al 40% dell’intera popolazione. dell’Unione Europea. Nel giugno del 2024 il Consiglio europeo ha confermato il ponte sullo stretto di Messina come opera strategica del corridoio scandinano mediterraneo e il mese successivo a luglio 2024 la Commissione Europea ha riconosciuto un cofinanziamento per la progettazione esecutiva per la parte ferroviaria del ponte e questo è nell’ambito di un bando del programma Connecting Europe Facility for Transport. In particolare la Commissione ha riconosciuto che l’opera ha la capacità di incidere positivamente su tutti e quattro i principali obiettivi di corridoio utenti che sono coesione, efficienza, sostenibilità e incremento di benefici per gli utenti. E abbiamo visto prima nella presentazione del collega di IAI le caratteristiche tech il ponte che lo rendono unico e permetterà di raggiungere un record mondiale, la questa campata unica di 3,m 300. Eh, le tre corsie stradali per senso di marcia e due binari permetteranno di avere una capacità di 6.000 veicoli all’ora e 200 treni al giorno. Dal punto di vista strutturale il ponte è composto di quattro eh quattro componenti principalmente le torri, il sistema di sospensione, i blocchi di ancoraggio e l’impalcato. Le torri sono realizzate interamente in acciaio, abbiamo visto, con altezza di circa 400 m. Il sistema di sospensione sarà realizzato da due coppie di cavi dal diametro di 1,26 m e dei pendini con intrasse di 30 m. I cavi dello Stretto di Messina hanno lo stesso diametro, la stessa tipologia costruttiva e lo stesso materiale dei cavi del ponte Acasci. E e in particolare l’impalcato. L’impalcato è la vera novità, è il è quella sfida tecnica evolutiva che permette di raggiungere dimensioni record. È un impalcato di tipo multicassone di terza generazione in grado di eh ottimizzato dal punto di vista aerodinamico e in grado di resistere a velocità del vento a garantire la stabilità flatter fino a 300 km/h di vento. Questo tipo di impalcato è stato utilizzato in diversi ponti in costruzione nel mondo, anche il Braila che vedevamo prima e in altri è progettato e questo ci permette con un pizzico di orgoglio di dire che il Messina Style Deck è diventato ormai il benchmark di riferimento per l’ingegneria mondiale dei ponti Grande Luce. Questo anche grazie alla collaborazione fra l’ingegneria italiana e l’ingegneria giapponese. Grazie. Grazie. Grazie al direttore tecnico della società dello Stretto di Messina Valerio Mele e ci aveva anticipato il ministro Salvini. Tra il pubblico c’è l’assessore alle infrastrutture della Regione Molise Michele Marone che io chiamo sul palco. Grazie e buon pomeriggio a tutti. che anche per me è un grande onore, innanzitutto, eh stare qui con voi e fare il saluto da parte del governo regionale che è rappresentato unitamente al vicepresidente assessore Andrea De Lucente e anche il presidente del Consiglio regionale Quintino Pallante, il consigliere Angelo Angelo Primiani. Prima di tutto vorrei porgere, desidero porgere un grande ringraziamento al nostro vicepremier ministro delle infrastrutture e trasporti Matteo Salvini, al commissario generale ambasciatore Battani e a voi di Sole 24 ore per l’organizzazione di questo importantissimo evento di caratura mondiale direi e che fa il focus un po’ anche su una grande collaborazione, direi, tecnico-scientifica, non soltanto politico-amministrativa, tra due grandi paesi come l’Italia e il Giappone. E approfittando di questo breve breve saluto, lo facciamo da parte della Regione Molise per portare e condividere la visione del nostro governo regionale che dovrebbe, diciamo, caratterizzare un po’ la visione programmatica di tutte le autonomie territoriali. E vorrei dare due messaggi, cioè questo messaggio ha fondato su due principi fondamentali. Il primo riguarda la responsabilità che i governi locali devono devono avere. E sotto questo profilo noi abbiamo un compito delicatissimo ma molto molto importante e cioè quello di evitare che le singole e le piccole comunità locali guardino alle grandi opere come un danno per il territorio e ciò nel solco di quello che è stato detto con precisione prima proprio dal nostro ministro. Dobbiamo evitare che le gli enti locali facciano da megafono ai cosiddetti comitati del no. Viceversa. Noi come amministratori regionali di tutta Italia dobbiamo lavorare affinché le grandi opere si facciano con intelligenza e grande grande visione, ma soprattutto affinché abbiano una ricaduta positiva per il territorio al fine di favorirne lo sviluppo e soprattutto un rilancio socioeconomico dei singoli territori delle autonomie regionali italiane e A tal proposito desidero ringraziare il Ministero delle Infrastrutture, posto che in Molise, diamo qualche piccolo dato in via sintetica, ha finanziato ben per i prossimi anni 2 miliardi e 200 milioni di euro, di cui €1.700.000 per le ferrovie, 300 milioni per le strade, 130 milioni per il settore idrico integrato e 45 milioni per i Pingua, che sono quei programmi urbani di riqualificazione infrastrutturale delle singole singole città. Il secondo messaggio che vogliamo sottolineare riguarda l’importanza di guardare anche ai territori che possono sembrare periferici come il Molise che è una delle più piccole regioni d’Italia, diciamo, appena dopo la Valle d’Aosta e di guardare come in un’ottica nuova questi piccoli territori e cioè quello l’ottica della della ridondanza, ovvero di un sistema infrastrutturale capace di aumentare la nostra affidabilità, cosa questa che ci viene imposta proprio in questo momento della crescente instabilità a livello a livello mondiale. Quindi la visione, o meglio l’imperativo per noi autonomie territoriali è quello di realizzare grandi infrastrutture e nuovi corridoi come può essere il collegamento fra il Tirreno e l’Adriatico, ricordando a tal proposito che la Regione Molise, il territorio della Regione Molise e se facciamo caso, rappresenta il punto più stretto dello stivale per collegare l’Adriatico al Tirreno. E la visione di queste grande opere infrastrutturali, sia sul ferro che su strada, non deve essere visto come uno sprego. Al contrario, è essenziale per assicurare alle catene di approvvigionamento di avere sempre un’alternativa utile sotto il profilo dello sviluppo. Grazie e buon lavoro a tutti. Grazie. Grazie a Michele Marone, assessore alle infrastrutture della Regione Molise e grazie ovviamente a Menabui a IHI e grazie a Federico Gella di Ghella e AN. Thank you very much. Andiamo avanti quindi con il nostro programma e ci spostiamo su una nuova tavola rotonda, questa volta dedicata a infrastrutture e high-tech. che il titolo infatti è infrastrutture high-tech per dare slancio alla mobilità del futuro. Io chiamo sul palco Horoide Hirai, Itachi, Global Vice President, thank you. Francesco De Leo, Chief International Officer di Ferrovia dello Stato Italiano Group e Akira, representative director and executive Vice President Head of Railway Operation, West Japan Railway Company. Prego. Have please. Yes. Allora, entriamo. Sento una musichetta, non so se in diretta sta andando questo. Eh, grazie. Allora, entriamo un po’ eh diciamo nella in una delle sfide più grande che è proprio più decisive per il futuro che son proprio che è proprio quella di come le infrastrutture e le tecnologie avanzate possono trasformare la mobilità e tutto questo ovviamente in chiave sostenibile, efficiente, in chiave integrata. Io do subito la parola a Heroide Hirai, eh, Itaci Global Vice President, che ci parlerà innanzitutto dell’esperienze, diciamo, di fusione con il produttore italiano nel 2015, quindi ci dirà ci spiegherà quali sono stati gli aspetti positive, ma anche le sfide di un’integrazione con le imprese italiane, ma anche ci farà esempi di come le tecnologie digitali, quindi parliamo di artificial intelligence, di machine learning, di internet of things vengono poi applicate nei sistemi ferroviari. La parola a Hero dei Rai集い ます 。 ご質問い た につい て私のプレゼンテーション の でごさい と 思い ます 政作所 の 本日 は JAPANコラボレーション と し まし て日本 とイタリア の コラボレーション の鉄道モビリティ分野 にるデジタル活 のつごい です現デit en mob の 4 つ のセクター で業 を展開 し てり世界中 に拠 を 持っ てり ます は売上規模 の 19% をめ てり 日本場 に最大 のマーケット で あり ます 。 次 は 本日 の ある の鉄業 のごい ます政策 の鉄道業 は 1920 年 にえ国 第 1号 の電機車 の製造 を開始 100年 に渡る をり ます 。 2015 年 に は イタリア の メーカー ある アンサルドブレダー車メ ある アンサルド STS と し た 2024 年 に はフランス のメー で ある GTS と 合し まし て の鉄道 システム業 を担うレール と して より グローバル に鉄道 を 提供 し て いる とろ でござい ます レール のフット がデータ をご紹介し ます 。 は現 50 以上 で授業展開 いたし まし て 300 以上 の お 客 様 に サービス を提供 し てり ます 。 世界中 で入実績 を 1万6000 の車両 2000km及メインメインライン進 4000km の都市鉄道 システム をめ てり まし た 。世界 に 24万000 の業員 を 彼 ら は 10箇所 の製造拠点 と 25所 の研究開発拠点 で 活躍 を し てり ます 。 10所 の製造拠点 を ます と イタリア の製造 が 6箇所 をめ とイタリア の に より 事業 の 拡大 に 取り組ん で いる こと が おかり と 思い ます の を し ます本社 を ナポリ に ナポリピストアレジオカラブリア の参加所 に車や システム の製造 を し て もう少しアンサルドブレダ STS そしてフランス GTS の通ひレのプロダクトポリオ強鉄道市館鉄道 ETCS CBTC の信 システム に至る まで 幅広い製品 とューション を展開 し てり ます はサービスメンテナンス はほし ます H とデジタル技術 を活 しより しろ ます ここ は年 のイタリア にる農令 を 1 つごし 最初 は イタリア 国鉄 へし まし た ETR 型鉄道 です 。 これ は イタリアロッパ の入れ運 が 可能 な車両 でナポリ と ピストイア の製造 にて 94編て を製造し まし た最高速 は 350km にし設計 エネルギー に より負 の貢献 を 2 つ に ご 紹介 する の は バッテリーゼル の 3 つ の力 をえヨーロッパ の列車 です と でまれ ます 。 区間 で は電車 と して する 一方ディーゼルエンジン で も 可能 です 。 さに中 で は バッテリー のみ で しえ燃料消費 を抑える こと が でき ます 。 また注目 す べき は この列車 に は弊社 の日本 の で製造されパワーユニット が用され ます は日本 で 20 年間 に渡り ハイブリッド車両 の開発製造 をっ てり まし た 。 日本 でっかし て製造 し た電品 を イタリア の車両 に組み込ん だ と いう まさに日本 とイタリア のコラボレーション の あり ます の実 に より は CO 2%削減 使用され て いる の 93% がリサイクル 可能 で あり くタリア国 の鉄道運会トレイタリア殿 の枠組契約 で は最大 135編 の運用 を し て いる とろ あり ます は者 が 拡大 を目指すメンテナンス業 につい て です は トレイタリア と 15 年 以上 に渡るメンテナンス契約 を し3編 prvティブナコレクティveや のサービス を提供 しり ます に よりサービス の 信頼 と寿命 の 大きく貢献 しろ は国内プロジェクトアメリカ国パナマ日本の日イタリアの人レールがコンシアを蘇生ジャの共を受けてフルタンキー契約でモノレールを建設中日本の工場で製造モノレール車両 レール の通信 システム の 合さ まし て者 の システム が 行い ます し ます と都市パナマ にる雑緩和 環境 に 大きく貢献 する ことっ てり ます最後 に鉄道 にる の につい てごし 先ほ し たメンテナンス は もはや故障 し て から 対応 する で は なく予測 可能デジタル 化され へ と進化 し て い ますレ のハモビリティアパート HMAX と読み ます が これ は これ ら の 基礎 の アプリョン つまり車両や鉄道 インフラ から収 し たデータ を 合 し AI を 活用 し て保守や運行 の最 を 測るプラッ 車両 にけ た センサー や カメラ車 の システム さに は電力供 の電所広いアセット かられる を 一管 管理 し より 安全 で運 を実し ます最後 に HMAX実 できるごし ます の HMAX運用 で は列車 のサービス を 20% 改善 しテナンスコスト を 15% する こと に成功 いたし まし た Nvidia dプラ に よっ て 支え られ ます HAX は 2000編 以上 の車両 に導入 し てり 今後 イタリアやヨーロッパ をめ とする世界各国 にさなる展開 を 測っ て まり Thank you very much. Francesco de Leo, CEF International Officer di Ferrovia dello Stato Italiano. Ma allora l’abbiamo strutturata forse a domande. Se vuole può rimanere anche seduto. O lei ha delle slide? No, non ha delle slide. Preferisco parlare da qui a Allora, allora, guarda, mi sento un po’ stando seduta, però non importa. Allora, parliamo con lei di internazionalizzazione per il suo ruolo, ovviamente, ma perché, diciamo, nel progetto dell’amministratore delegato c’è l’internazionalizzazione di un’azienda, diciamo, che nasce invece con un obiettivo domestico. Ecco, ci racconta i progetti dei prossimi 5-10 anni. Sì. Allora, eh due spunti per iniziare. Eh oltre la parte di Chief International Office anche la Global Strategy di tutto il gruppo, quindi dobbiamo anche pensare a tutto ciò che succede, non soltanto in questo arco di piano, ma cosa succederà nei trasporti nei prossimi 20 anni. E qui torno su tre episodi della mia vita che sono stati importanti come formazione. Io ho avuto la fortuna di fare il PhD all’Università della California. È finito il PhD allà California, sono entrato nel Computer Science Department, il Computer Science Lab, dove il nostro maggior investitore era il gruppo Toyota. Molto di quello che noi vediamo qui oggi a 20-25 anni di distanza è legato al fatto che già all’epoca parlavamo di car to car communication e di guida autonoma. Il secondo spunto è che rientrato in Italia nel 97, entrai nel consiglio di amministrazione dell’IFIL che oggi si chiama Exor con l’avvocato Agnelli e il dottor Umberto e all’epoca vi ricordate che il dottor Umberto era il presidente della Fondazione Italia Giappone e il rapporto con la famiglia Toyoda era talmente stretto che venne deciso nel settembre del 1997 di entrare nel capitale di Telecom Italia col famoso nocciolo duro perché la famiglia Toyoda aveva consigliato la famiglia Agnelli. di guardare le telecomunicazioni come la prossima frontiera di sviluppo nel settore auto. Sono passati 25 anni ed è esattamente così come vediamo oggi. Uno, il terzo spunto è il fatto che oggi noi come FS, gruppo FS, a livello internazionale contiamo molto su un partner come Itaci, con cui abbiamo una collaborazione molto stretta con l’amministratore delegato Giuseppe Marino ci vediamo spesso per discutere non soltanto di quali sono i nostri programmi nei prossimi due o tre anni, ma di quello che vorremmo fare nei prossimi 20. E qui c’è un tema che è importante. Ehm, quando sono arrivato nel gruppo FS a settembre dello scorso anno, il primo obiettivo è stato quello di mettere ordine nelle attività internazionali. Oggi il gruppo FS all’estero ha circa 3 miliardi di fatturato e circa 13.000 addetti. L’obiettivo è quello di raddoppiare fatturato addetti nel carco dei prossimi 2 bar3 anni. Dove stiamo puntando principalmente? che abbiamo fatto ordine, nel senso che il primo obiettivo è stato quello di strutturare la parte internazionale perché fosse facilmente elegibile dai mercati finanziari. Una delle massime che noi abbiamo quella di essere sicuri quando noi scegliamo di prendere delle traiettorie tecnologiche, siamo così semplice e lineari nello spiegarlo che i mercati, i fondi, gli investitori istituzionali ci possono seguire perché abbiamo bisogno di loro per gli investimenti da mettere in atto, da mettere in campo sono oggettivamente molto importanti, forse come mai è stato nella storia dellinfrastrutture negli ultimi 50 anni. Il secondo punto è stato quello di iniziare a immaginare di dividere i business per quello che sono. Pertanto una delle aree di verticale molto importante per noi è diventata l’ig speed rail, il trasporto dei passeggeri in alta velocità dove oggi oggettivamente FS International è il primo operatore in Europa perché noi siamo i numeri uno in Italia con Freccia Rossa e 3 in Italia, siamo i numeri due in Spagna con Irio che forse è la compagnia di alte velocità di maggior successo in Europa. Siamo 18 mesi avanti rispetto ai piani che avevamo, quindi andiamo in break even con 18 mesi d’anticipo e adesso abbiamo un secondo cantiere che è quello di portare lata velocità nel nord della Spagna, probabilmente raddoppiando anche le dimensioni della nostra presenza in Spagna in maniera molto significativa e quindi contando molto sul fatto che Itacci ci deve mettere a disposizione i nuovi treni freccia rossa che per noi saranno importanti per fare questo. Abbiamo fatto una grande scommessa sulla possibilità di diventare il secondo operatore sulla Parigi- Londra, dove contiamo di investire tra gli 800 milioni e il miliardo di euro Parigi-Bruxelles e stiamo chiaramente guardando e penso che dopo l’estate avremo notizia di un accordo che stringiamo con uno dei più importanti gruppi portoghesi per portare l’alta velocità in Portogallo. Una volta fatto questo, noi potremo con un solo biglietto viaggiare da Lisbona fino a Londra o da Napoli Bari fino a Londra con un unico biglietto, un’unica compagnia, un’unica piattaforma, un’unica app. Il secondo verticale però importante è quello che noi chiamiamo Urban Electric Mobility. Quando sono arrivato il 4 di settembre ho scoperto che tra le attività del gruppo avevamo una società in Olanda di cui abbiamo il 100% del capitale che è la società in assoluto più avanzata al mondo nella gestione delle flotte di basso elettrici a idrogeno. La piattaforma che utilizziamo, che è stata sviluppata in questi 8 anni, è qualcosa che è unico in assoluto, al punto che devo dire che Toyota, appena saputo che ero arrivato in FS il 4 settembre, mi ha chiamato dicendo “Vorremmo venirti a trovare perché ci interessa guardare l’opportunità di investire assieme.” Per darvi un’idea di dove siamo arrivati in Olanda, oggi in Olanda noi trasportiamo, abbiamo circa 1348 bass, circa 670 sono full electric. La piattaforma ci consente di utilizzare le batterie che abbiamo comprato perché siano disponibili per 10 anni. Per 15 li porteremo a essere utilizzate per 20 perché l’efficienza che abbiamo nelle ricariche ci consentono di aumentare il life span durata delle batterie. Possiamo già oggi il benchmark di mercato perché facciamo lo stesso numero di chilometri in comparazione con i nostri competitor col 40% meno di bass elettrici perché sappiamo esattamente come collocarli. Ogni basszo elettrico, quando arriva nei nostri depositi, viene fatto oggetto di una ristrutturazione complessiva. Montate 16 telecamere ad alta definizione a bordo, 7 km di cavi, sette computer di bordo, un iPad a fianco del guidatore ed è collegato in rete la nostra control room. Per cui è vero che noi ieri eravamo in Japanese Israel per vedere la loro control room, però vi posso dire che ad Amsford in Olanda, noi controlliamo 1348 bass che sono in circolazione sulle strade olandesi e abbiamo il 97% di puntualità nel quando nel fermarsi alla fermata quando i nostri competiti, i nostri clienti ci stanno attendo. Cosa abbiamo fatto? Abbiamo pensato anche che eh dobbiamo pensare alla mobilità in maniera molto più articolata, per cui dobbiamo integrare molto di più tutto ciò che è trasporto Urban Electric Mobility con il trasporto ad alta velocità e qui è la vera sfida dei prossimi anni. un grande investimento che ferrovia dello Stato si impegna a fare soprattutto nel deployment, nel dispiegamento dell’intelligenza artificiale generativa su larga scala, perché per essere competitivi non è più sufficiente fare degli ottimi treni o fare delle macchine migliori, ma è quello di saper gestire i terabyte di dati che noi generiamo. Quando voi entrate in una società come FS che fa circa 20, abbiamo fatto chiuso il 2024 con 17 miliardi 800 milioni di investimenti in Capex, 2025 puntiamo a investire 22 miliardi e 25 miliardi a partire dal 2026. Il tema svero, il tema da gestire è la quantità, la dimensione degli investimenti. Noi generiamo 1 terabte di dati al giorno. Siamo il più grande energivero italiano, nel senso consumiamo 7,2 TB terw di di elettricità su scala nazionale, quindi di fatto siamo circa il 3,5% di tutto il consumo nazionale di energia. Potete immaginare che riuscire a sviluppare tutto questo vuol dire poter valorizzare cinque piattaforme diverse. La prima, chiaramente, l’intelligenzaale generativa, l’agenti che hai, perché siamo già molto avanti sul fatto che queste macchine possono non soltanto processare molti dati, ma possono ragionare, pensare e interagire col mondo fisico e digitale in maniera unita. Il secondo punto chiave per noi è quello dell’accelerated computing. Dobbiamo avere molte più risorse computazionali, altrimenti non riusciamo a processare i dati. L’Energy Storage, dove noi siamo, credo, molto avanti in Olanda, perché fate conto che in Olanda eh il governo olandese ci sta chiedendo di lavorare col governo per riuscire a far sì che i nostri 8 milioni di batterie disponibili ai nostri depositi diventino un backup in caso di blackout sul grid nazionale. Abbiamo il tema chiaramente non ultimo della robotica dove chiaramente ci sarà uno sviluppo importantissimo. Riligenza artificiale la gente che hai oggi sta diventando fisica, quindi i robots possono imparare molto più rapidamente di quanto noi possiamo insegnare loro. E l’ultimo, chiaramente, la quinta piattaforma, il blockchain, perché tutto ciò che facciamo deve essere interfacciato in maniera seess e continuativa, quindi attraverso dei gli schemi di riconoscimento l’identità di tutti gli oggetti che fanno parte. Detto questo, non c’è dubbio che tutto quello che oggi noi facciamo veramente è frutto fondamentalmente dell’impegno di una persona. E devo ringraziare una volta di più il vicepresidente del Consiglio e il ministro delle infrastrutture e dei trasporti Matteo Salvini perché senza il suo impulso non ci sarebbe stato questo cambio di passo in ferro dello Stato. La dimensione, la qualità e l’orientamento, il lungo periodo che stiamo avendo oggi è qualcosa che è dovuto all’incessante supporto del ministro nel spingerci a sfidare veramente avere missioni impossibile. E l’ultima cosa che è importante, non è un caso gli porto anche i saluti del del nostro amministratore del Gato, l’ingegnere Stefano Antonio Donnarumma che non poteva essere qui oggi per altri impegni istituzionali, quindi io sono un po’ il portavoce, il suo portavoce. Credo che tutte le volte che noi ci impegniamo su opere di ingegneria, mettiamo a terra l’ingegneria al suo massimo livello con le massime qualificazioni, i nostri investitori possono stare tranquilli che creiamo molto valore anche per loro. Grazie. Grazie a Francesco da Leo, vero vie dello Stato. Io invito a salire invece ad andare sul podio Akira Ine, rappresentative Director Executive Vice President Head of Railway Operation, West Japan Railway Company. Prego a lei la parola. ci racconterà i principali fattori, diciamo, che permettono al sistema giapponese eh ferroviario di essere così puntuale ed affidabile, ma anche, diciamo, come viene utilizzata l’intelligenza artificiale, l’Internet of Thinks, sulla operatività ferroviaria in Giappone. J機本先月私 の社長現会 の川 がえさき まし たえ鉄 させにピストア川すごく感うてです私もう日本の鉄道イタリアの鉄道比べて遅れるじゃないということであのっかり勉強するとう こう いう が まし た 。 あの機 を つけ て あの イタリア に伺い たい な と いう私 の鉄 の 関係 は ない です から少し あの私 の少しご理解 で 、 これ は の 基本 的 な 考え 方 で あり ます 。 あの 1 つ 目 に あり ます よう に こう 安全 これ を もう 本当 に こう 事項 と いう にえ て ます 。 私も 2005 年 に 極めて深刻 な大 な 事故 を 発生 させ てり まし て まえ その を あのしく受け止め あの 安全 に 対する 様々 な 考え 方 を 180度 あの あの 変える よう な こと も あの ながら 今全力 で 安全 の マネジメント システム あのく やっ てり ます 。 合理 的 に ま 的 に 安全 を 組み立て て いこう と こう いう こと です 。 次 は お 客 様 から 見 た 鉄道 に する 信頼 と いう ところ で何 より 大事 な の は やっぱり こう 安心 で あり ます 。 鉄道 にご利用く た に あの危険 だ と いうう な こと を 思っ てる お 客 様 は い ないわけ で あり ます ん で 、 そう いっ た 非常 に 大事 に し て おり ます 。 で 、 次 に 4 つ 目 で あり まし て 、 私 は あの地域 の 皆 様 と いう こと を 大切 に し まし て 、 やはり こう自 的 に鉄道 責任 を 持っ て運 させ て こう いっ た ところ を まず この ペーパー な ん です が 申訳 ませ ん けど あり ます と イタリア の 皆 様 と 日本 の 鉄道会社 の 大きない は こう いっ た ところ に ある の か な と 思っ て まし て それ は あの インフラ の あり ます と 車両 で あり ます と 運行 で あり ます と メンテナンス で あり ます と その 我々 は 所有 し てる と いう こと です 。 あの でされ てるわけ で は なく て我 は 責任 を あの 持っ てる と いう こと です はけれ も 大きな 車両 の トラブル で あり ます の で あり ます と が あっ の説明 責任 は JR西 の 場合 は私 に あり ます 様 で あり ます と 関係 なくて私 がっ てるう と あり ます で 次 に あの あり ます を 高め て いく と も 非常 に 大切 で あり まし て あの私 は日本 の鉄道会社 と 非常 に 合関係 に あるう鉄会社 く あり ます 。 あの 今日 も 実 は これ まで 本ライバル の 鉄道会社 の 皆 さん が お 越し いい あの 一 に こう 新しい商品 を あの みたい な です ねう な こと ですごくシムレス に あの これ まで のライバル 関係 で は なく て やっぱり地域 の ため に 共存 し て いこう と こう いっ た あの 針 で こう です 。 少し ちょっと 具体 的 な ところ も あのメンテナンス の ところ の 考え まし て あのデジタル技術 を あの しっかり 取り入れ て いく あの AI あの一懸勉強 し て ます けど も そう いっ た もの と に あり ます よう な あの鉄道基盤 これ は もう決して捨て て は なら ない と いう こと を強く 思っ て ます メンタル できる ん です が 左 の技術 が失われ て は 全て失い ます ん で やっぱり こう鉄道 の 本質 は そのレール で あり ます と で あり ます と です ねっ とろ に ある ん だ と こう いっ た が あの をらさず に です ね あの やっ て いき たい と で AI も どんどん入れ て ますけれ も やはり こう使っ て はけ ない領域 鉄道 に は 必ず あり ます で ま その 辺 は こう あの し あのデザ の 力 を借り ながら もう変 を し て いく と こう いう の が我 の 考え です 。 で 、 もう 1 つ あの やっぱり現 的 にオペレーションメンテナンス に 関わっ てる その 的 なメンバー の と いう 技術 を やっぱり 待 し てり まし て ま そこ を こう失わ ない で そこ に なんかう 軽く こう AI を 入れ て しまう と やはり こう 考える 力 が失われ るっていうことを私 は 相当れ てり ます で 、 非常 に こう あの バランス 取り ながら あのくう こと で あり ます 。 あの システム の 開発 も どんどん やっ て い ます もアル 的 にやる 開発 と そう で は なく て こう 1 つ 1 つ積み上げ ながら やっ て いく 開発 はきっちり こう分け ながら 安全 な作り上げ て いく と いう の が 考え ます 今 細かい あのデータ をり ながら あのメンテ やっ て ます けど 非常 に 時間 と コスト かかっ て で 、 これ から は あの 地上 から 直接 データ を 取る こと にえ て やっぱり社営業 なんか も強 し ながら やっ てり ます 。 これ も に あの展開 でき てる と いう こと で あり ます で 次 に あの これ まで 機械 を導入 する やっ て まり まし たけれ も ここ に 紹介 させ て いただく の は あの と 表現 させき ますけ も こう あのロボット を する こと その 人間 の って いう ん です か ね 。 から放 する ん だ と いう の がコンセプト の マシン を 今現実 し ながら あの やっ てり ますうえ オペレーター の 感覚 が にり その 感触 が また逆 にオペレーター に あの フィードバック さ れる と こういっ最新 の マシン なんか 入り ます新 は本う 今 策 をげ て あの 対応 し なけれ ば なり ませ ん 。 あの ビ を新 を できる だけ 早くさせる あり ます と またえ が 起っ た に できる だけ 大きな 損害 を出さ ない と いう こと で あの車両 をうの大事故 にうっ あの地上 の なんか やっり ますけれ も そう いっ た で あの 交換 を 1 200 を 導入 しオペレーション の技術げ ながら 展開 し て こう いう こと です 。 で次 に あの ちょっと ちょっと自信 ない ですけど あの 非常 に我複雑 な をっり ます で これ は あの 他 の 鉄道会社 に が ない ほど 複雑 です 。 で 、 少し こう あの JR に比べ て も力 の 問題 ありる だけ に 活用 する ん だ と いう こと で あの いん にる 複雑 に運行 かけ てり ます で ま その を ちょっと 示し てる ん です が 例え 関西 国際 空港 に 越し た お 客 様 が と いう列車 で 京都 まで あのご多く あの いい て ます それ は 国際 から大 なり で通り ループ を通り私の走り と こと で 非常 に こう複雑 な運形態 を あの システム の 力 を 借り ながら マネジメント し てる我 の 1 つ の強 なご に答 し てる ん ですけど も最後 やはり我 は そのっえ て 海外 の 皆 様 で あり ます と あの いん の 方々 の いき ながら やはり こう 的 に進化うぜ非作り たい と 思い ます 。 Thank you. Thank you very much. Grazie molte a Francesco De Leo, chief international officer di Ferrovie dello Stato, grazie a Roy Hirai di Itaci. Io chiamo per chiudere il vicepresidente del Consiglio, ministro delle infrastrutture Matteo Salvini, così diciamo completiamo questo appuntamento con le considerazioni conclusive del ministro. Prego. Grazie. Mi farò dare documentazione dagli amici del sole perché intanto abbiamo fatto una marcia campestre non competitiva fra padiglioni affascinanti, eh, quindi padiglione gli Stati Uniti, padiglione Cina, padiglione Saudi Arabia. Devo dire che però oggettivamente se il pubblico giapponese sta premiando come padiglione più visitato quello italiano è perché il pubblico giapponese ha l’occhio lungo e quindi concentrare in così pochi metri quadri tanto passato, presente e futuro non era non era semplice. Abbiam parlato con gli amici sauditi dell’Expo che verrà e quindi ci han fatto vedere eh la pianificazione eh di quello che ci sarà a Riad che è avveniristico, però devo dire che negli altri padiglioni veleggiava e serpeggiava il padiglione Italia come lo dico come non ci sono esempi da dare, però come interesse e devo dire che da ministro dellinf infrastrutture, studiare la realtà giapponese, le aziende giapponesi, le partnership italiane e giapponesi, le buone pratiche giapponesi in un contesto anche morfologicamente, geograficamente complesso, ci ci è d’aiuto. Tenete presente che l’Italia da sola ha più della metà di ponti, viadotti e gallerie di tutta l’Unione Europea messa insieme. Quindi questo è bellissimo per il turista, è più complesso per il ministro che ovviamente addormentandosi con 20.000 ponti viadotti e gallerie conta su aziende d’eccellenza e devo dire sono rientrato alla fine, però gli amici di Itaci sono un esempio di ottima partnership, anche perché hanno acquisito aziende storiche italiane, però mantenendo la storia, la governance, la dirigenza, il personale italiano, quindi senza imporre, ma incrociando le buone esperienze. Quindi è è un esempio conto di portare in Italia sabato mattina eh questo bagaglio di esperienze. Eh diciamo che la stabilità di cui gode il paese in questo momento è anche un fattore economico rilevante. Non eravamo come italiani abituati. Io ero abituato eh a fare a far diverso, però adesso quando vado a Bruxelles nei contesti dei ministri europei siamo noi che vediamo i ministri francesi che cambiano, i ministri tedeschi che cambiano e noi abbiamo la fortuna di andare avanti. Quindi ci saranno le elezioni in Giappone il 20. Già ora per allora ho invitato in Italia il ministro perché abbiamo tanti dossier, ripeto, di di da da portare avanti di pariasso di cui ho accennato prima, fra cui l’acqua, uno dei fili conduttori anche nel padiglione Saudi Arabia, ovviamente è il tema dell’acqua che è uno dei grandi dei grandi temi del futuro. Quindi grazie per aver organizzato questo panel che conto metta a terra buone pratiche. Già so che tornando in Italia questo benedetto ritardo medio di 1 minuto e 40 secondi sarà un una pietra di paragone abbastanza abbastanza impegnativa, però se uno non si dà grandi obiettivi non non va non va lontano. Quindi vale la pena di di fare questo, anche perché mai nella vita avrei pensato di fare il vicepresidente del Consiglio, il ministro dei trasporti delle infrastrutture. Siamo in gioco e quindi lasciare i nostri figli un Giappone e un’Italia con le relative connessioni più sicura, più moderna è è qualcosa di cui di cui farsi carico tutti. Quindi vi ringrazio per aver dedicato con tutte le bellezze che avete fuori da vedere un pomeriggio di lavoro qua, che conto non sia solo un dibattito, ma lasci a terra dei semi da cui germoglierà qualcosa di importante. Grazie di cuore. Viva l’amicizia fra Italia e Giappone. Grazie. Grazie al vicepresidente del Consiglio, ministro Salvini. Grazie a voi per averci seguito. Un saluto anche a chi ci ha seguito in diretta a distanza. Per chi è qui, buona visita all’Expod 2025. Buongiorno.
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