Perché l’Argentina è Sempre in CRISI? Dalla Ricchezza al DEFAULT
Per chi in Argentina si trovano ciclicamente sempre punto e capo. I primi default, tra 800 e 900 erano determinati da una forte dipendenza dal Regno Unito, che fossero prestiti, esportazioni o gestione di porti e infrastrutture. L’Argentina esportava molto, ma i profitti non bastavano a colmare i pagamenti delle banche, quelle britanniche, e la sua economia dipendeva poi esclusivamente dal settore agricolo. Poi a metà 900 arrivò Peron, iniziatore di una linea politica riproposta quasi ininterrottamente nella storia recente dell’Argentina. Con Peron il paese si industrializzò e si attuarono una serie di riforme assistenzialiste attente al benessere della classe operaia. venne posta al centro grande attenzione al welfare, ma tutto questo significava un aumento significativo della spesa pubblica. Inoltre, un altro fattore determinante fu la svalutazione del pesos per favorire le esportazioni, ma questo comportava anche un abbassamento del potere d’acquisto degli argentini con la conseguente necessità, quindi, di stampare più moneta e quindi causare fenomeni ulteriormente inflazionistici. In sintesi, possiamo indicare quattro grandi problemi costanti nella politica argentina. Alla base delle cicliche crisi sociali ed economiche del paese abbiamo spesa pubblica fuori controllo, il ricorso a numerosi prestiti da parte del Fondo Monetario, la monetizzazione del debito favorita dai legami tra governo e banca centrale e poi la conseguente inflazione. E in più in tutto questo c’erano anche delle politiche sul cambio pesos dollaro che però poi si sono rivelate delle armi a doppio taglio. Nel 1991, per esempio, venne varata la legge sulla convertibilità che prevedeva il cambio fisso tra pesos e dollaro. Da quel momento, cioè, un pesos valeva un dollaro. però favorire le importazioni a danno delle industrie nazionali, quindi il PIL e la crescita si contrassero e come abbiamo visto il debito pubblico è sostenibile solo se cresce anche di paripasso il PIL. E inoltre il cambio fisso pesos dollaro spinse molti argentini a convertire i propri risparmi in dollari e spedirli all’estero.
Ci sono quattro tipi di Paesi: quelli sviluppati, quelli in via di sviluppo, il Giappone e… l’Argentina, parole di Simon Kuznets, premio Nobel per l’economia nel 1971.
Guarda qui il video completo 👉 https://www.youtube.com/watch?v=y-Fc7CFvDxM
Dal debito pubblico all’inflazione galoppante, dalla politica monetaria disastrosa ai continui interventi del Fondo Monetario Internazionale, ripercorriamo la storia dei default argentini, cercando di capire se e quando potrebbe arrivare il prossimo.
In questo video @marcelloascani ce lo racconta nel dettaglio!
Playlist completa 👉 https://youtu.be/d40NoMA_u1g?si=kaFGOYBIkyk_4C2w
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