Il Colpo di Genio di Trump che ha Messo KO il Giappone!

Sei pronto a scoprire come la strategia negoziale più chiacchierata degli ultimi anni ha ribaltato il gioco commerciale tra Stati Uniti e Giappone? Oggi ti porterò dietro le quinte dell’accordo che ha fissato i dazzi al 15%. Tra promesse, tattiche e retroscena da far girare la testa, non vuoi perderti nemmeno un secondo. Alla fine del video svelerò il dettaglio più sorprendente di tutto l’accordo. Quello che potrebbe stravolgere i rapporti tra Washington e Tokyo. Resta con noi fino alla fine. Partiamo subito con la prima domanda. Cosa c’è davvero dietro al famoso metodo Trump? quando Donald Trump ha alzato i dazzi all’inizio del suo mandato. In molti hanno parlato di follia, eppure citando Shakespeare c’è del metodo in quella follia. Oggi vedremo come questa tattica ha messo a segno un risultato clamoroso con il Giappone. Primo atto, l’effetto sorpresa a Tokyo pochi giorni dopo l’annuncio dell’accordo. La borsa di Tokyo ha reagito in modo inaspettato. Gran parte dei titoli delle multinazionali giapponesi sono saliti come se avessero respirato un sospiro di sollievo, un’incredibile inversione di tendenza, se pensi che solo. Qualche mese fa tutti temevano il collasso dei mercati asiatici. Vuoi sapere perché gli investitori hanno festeggiato? Te lo spiego subito, ma quello che devi tenere a mente è che questa reazione positiva non era affatto scontata. Secondo atto, il nuovo standard del dolore i hai presente quando, parlando di negoziati, si fissa subito un obiettivo irraggiungibile per poi concedere una misura più ragionevole. Ecco, Trump ha alzato la ossoglia del dolore con annunci di dazzi stratosferici per poi presentare tariffe solo molto alte. Così da un picco al 25% si arriva al 15% e tutti applaudono. È un trucco che secondo molti analisti ha già cambiato il modo in cui il pianeta si rapporta al protezionismo americano, ma non è ancora tutto. Nel prossimo segmento scoprirai come questa mossa si riflette sui rapporti con l’Europa. Non andare via. Terzo atto: Bruxelles osserva e impara a Bruxelles hanno studiato l’accordo con il Giappone come fosse un caso di scuola, quali sono i punti che interessano di più all’Unione Europea? Investimenti miliardari Tokyo ha promesso di stanziare 550 miliardi di dollari negli Stati Uniti, puntando su settori strategici come semiconduttori, farmaci, aviazione e intelligenza artificiale. Alleanza nell’Indo Pacifico, un impegno politico forte, ma privo di numeri certi sulla spesa militare. Il Giappone ribadisce il suo legame con Washington, ma senza vincoli troppo. stringenti agricoltura protetta. Il governo Ishiba ha difeso fino all’ultimo la sua potente lobby agricola, mantenendo intatti i dazzi sul riso e gli altri prodotti sensibili al 770. 00 tonnellate di accesso esente. Se pensi che questi siano dettagli di poco conto, aspetta il gran finale. Ti rivelerò quale aspetto di questo accordo potrebbe trasformare profondamente il mercato europeo. Attendi, manca il pezzo forte. Prima però un breve aggiornamento sulla salute dell’economia americana sotto Trump. Quarto atto, l’economia usa sfida le previsioni, ricordi, le voci che annunciavano il tracollo dopo i dazzi. Bene, il Wall Street Journal le ha messe a tacere, nonostante la linea antiprotezzionismo del suo editoriale. Ha dovuto ammettere che la fiducia dei consumatori è tornata a salire. LS P500 ha raggiunto nuovi recordolle vendite al dettaglio. Superano le aspettative. L’inflazione galoppante non si è ancora materializzata. Insomma, sei sicuro di volerti perdere il commento di un quotidiano così critico con Trump? Ora veniamo al cuore del racconto con il resoconto ricco di cifre e dichiarazioni. Firmato Nicki Asia. Tensione alle stelle. Le cifre dell’intesa all’accordo Washington Tokyo prevede dazzi sulle auto dal 25% al 15% nessun limite quantitativo alle esportazioni. Giapponesi tariffa reciproca del 15%. La più bassa concessa a un partner commerciale con attivo Donald Trump sul suo Social Truth Social ha parlato di accordo colossale, forse il più grande mai realizzato. Il primo ministro Shiger Shiba ha ribadito che si tratta di un risultato significativo sottolineando che il Giappone non sarà trattato in modo meno favorevole di altri paesi e che continuerà a usare la Japan Bank for International Cooperation per finanziare investimenti strategici. Ecco i dettagli che pochi ti hanno spiegato. Riduzione dazzi sui veicoli sezione 232 del Trade Expansion Act. Dal 25% al 12,5% dazzi usa già il 2,5% sulle auto. Risultato finale 15%, nessuna cessione agricola R ISO 770 tonnellate ad azio 0 con possibilità di aumentare la quota statunitense senza penalità acciaio e alluminio. esclusi dall’intesa restano fermi al 50% investimenti immati 550 miliardi in semiconduttori, farmaci, energia, tecnologie quantistiche catena di approvvigionamento resiliente per settori critici, spesa difesa, nessun impegno. Numerico da Tokyo ma forte richiamo all’idea di un indo pacifico libero e aperto il colpo di scena finale. Ed eccoci al dettaglio che chiude il cerchio. Secondo l’economista Takaide Kiuki del Nomura Research Institute, l’imposta del 15% comporterà una riduzione del PIL giapponese dello 0,55% contro lo 0,85% di un dazio al 25%. In altre parole, Tokyo ha ottenuto una vittoria quantificabile. Meno danno all’economia e zero concessioni sul fronte agricolo. Sembra un compromesso quasi perfetto, ma cosa succederà se Washington decidesse di cambiare nuovamente i termini, comeè già accaduto in passato? Lascia un commento qui sotto e dimmi. Credi che questo accordo reggerà nel tempo o che si tratta solo dell’ennesimo bleff negoziale? Prima di salutarci un ultimo consiglio. Se ti è piaciuto questo approfondimento, metti un bel like, iscriviti al canale e attiva la campanella. Ogni click ci aiuta a portare notizie e analisi sempre più dettagliate proprio qui. E tu, quale aspetto di questo accordo ti ha colpito di più? Scrivilo nei commenti e condividi questo video con chi vuoi coinvolgere in questa discussione. Ci vediamo al prossimo video. Non perderti le nostre analisi sulle mosse economiche che modellano il futuro del mondo.

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